Cap 54. Prendere Posizione

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Can's pov

Tre giorni dopo

Mi alzai all'alba e mi preparai in fretta. Quegli ultimi giorni li avevo vissuti male per via di Baris.
Raggiunsi la macchina dove Miran mi stava aspettando e ci dirigemmo dritto un aeroporto.

Ero stanco ma nello stesso tempo era stata una bellissima esperienza, sopratutto mi sentivo grato alla Spagna per il loro sostegno e il loro pazzo amore da fan.

<<Can, hai delle brutte occhiaie>> disse Miran catturando la mia attenzione

<<Si, è stato abbastanza pesante questa esperienza e poi dormo senza Tessa da un bel pó ormai>> sbuffai

<<Come mai Can? Non capisco come tu faccia a dormire in Hotel quando hai una casa abbastanza capiente per un esercito>>

<<Preferisco così>>

<<Oppure preferisci non dirmi la verità? >>

<<Uff Miran. Dormo in hotel perché mia cognata è un disagio per me in quella casa >>

<<Ho capito bene? Ci sta provando? >>

<<Non la voglio vedere così, preferisco pensare che il suo modo di fare non abbia secondi fini - mi grattai il mento - non appena torniamo parlerò con Tessa e se d'accordo questo week end andremo in un bel posticino solo io e lei >>

<<Allora proseguo per il pernottamento>>

<<Fai pure Miran! Voglio passare del tempo con la mia donna e posso farlo in tranquillità, andando via da Istanbul >>

Arrivammo all'aeroporto e mandai un messaggio a Tessa dicendole che stavo per prendere l'aereo e quindi non ci saremmo sentiti in quelle ore.

Venni assalito da due fans matte più del solito dove con bracciali e ciondoli appuntiti mi lasciarono un bel segno sul collo.
Si mortificarono e quando fui allontanato con l'aiuto delle guardie, continuarono ad urlare che erano dispiaciute per l'accaduto.

Non sapevano quanto ormai fossi abituato a tutto ciò.
Il mio corpo era sotto stress da tempo e anche se stavo male, mi rincuorava l'idea che erano conseguenze del loro amore verso me e che andavano di forza perché avevano a disposizione pochi minuti.

<<Can, tieni... - mi passó un fazzoletto imbevuto d'acqua e lo poggiai sul graffio sanguinante- ... odio i bracciali per questo>> disse Miran e pensai a quanti abbracciali aveva Tessa e nonostante tutto, con la sua delicatezza non mi aveva mai graffiato.

Presi finalmente l'aereo, chiudendo gli occhi nel mentre con musica che passava nelle cuffie e sognai ancora una volta un bambino troppo lontano da raggiungere.
Piangevo per mancanza di forze e mi chiedevo come potevo raggiungerlo ma intorno a me non c'era nessuno.

Mi svegliai di colpo quando sentii la voce di Miran e cercai di dimenticare quelle immagini ormai indelebili dentro me.
Ignoravo sempre quei sogni e cercavo di non pensarci o avrei vissuto nel farmi domande a raffica.

Mentre raggiunsi la macchina ferma al parcheggio, vidi Ezgi appoggiata con braccia conserte.

Che ci faceva?
Che voleva ancora da me?

<<Can>> disse determinata mentre si avvicinò a grandi passi e mi avvolse nelle sue braccia, mettendosi sulle punte.
Mi tolsi immediatamente e mi guardó in maniera strana

<<Ezgi, non ho bisogno dei tuoi abbracci e poi, che ci fai qui? >>

<<Volevo vederti! Dopo la notizia del tuo malore ero preoccupata >>

𝑰𝒐 𝑬 𝑪𝒂𝒏 1 e 2 VᴏʟᴜᴍᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora