Cap 56. Come Adolescenti

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Due mesi dopo

Mi svegliai di colpo con il rumore del phon nel bagno della nostra camera.
Mi alzai e camminai a piccoli passi, trovando Can alle prese con i capelli.

Rimasi ferma a guardarlo e pensai che finalmente avevamo trovato la nostra felicità.

Con Niky non mi vedevo dal giorno in cui aveva lasciato casa.
Ogni giorno imparavo ad essere forte e provavo a non cercarla per nessuna ragione al mondo.

Non sbagliai io, quindi mi convinsi sempre più che quella che doveva fare il primo passo era lei e non io.

Grazie all'aiuto di Can ero riuscita ad entrare in un ospedale lavorando per quello che avevo studiato e sognato fare.
Lavoravo come infermiera nel reparto ostetricia, uno dei reparti che avevo in mente per ultimo nella mia lista.

I primi giorni infatti sono stati del tutto difficili, tra donne incinte e bambini appena nati, ma in qualche modo potevo vedere quel meraviglioso mondo e capire quanto la vita potesse regalare a noi donne.

Riguardo le nostre nozze avevamo finalmente una data.
Avevamo scelto il diciannove luglio e mancava meno di un mese.

Miran si stava occupando dell'organizzazione, inserendo un ottimo catering per realizzare qualcosa di magnifico per il nostro giorno importante.

Avevamo scelto già gli abiti e andavamo di tanto in tanto per assicurarci delle modifiche e delle misure.

<<Tes? >> disse, spegnendo il phon e portandomi fuori dai pensieri

Puntai gli occhi su di lui e scoppiai a ridere quando notai maschera d'argilla sul suo viso.

<<Che ridi? >> disse, cercando di essere serio.
Tra barba e maschera viso, non riuscivo a vedere il volto del mio Can e non potei scoppiare in una rigorosa risata

<<Ti faccio tanto ridere? >> lasciò il phon sul mobiletto e si avvicinó, mentre io indietreggiai lentamente

<<Dove vai? Perché non parli invece di ridere? >> mi prese velocemente, bloccandomi con le braccia e portandomi vicino alla parete.
Ero racchiusa nelle sue braccia, con il suo viso colorato di grigio, che non mi faceva smettere di ridere

<<Ora ti faccio vedere cosa significa ridere>>

<<No Can>> di colpo smessi di ridere e mi mostrai seria

<<Vieni qui! >> prese il mio viso e lo portó vicino al suo, sporcandomi con la maschera.
Fortuna gran parte era asciutta, così no poté fare molto per vendicarsi

<<Non mi sfidare sai? >> disse, mentre ripresi a ridere
<<Che paura >>
<<Ok... Ti faccio vedere che significa prenderti gioco di me>>
<<Sono curiosa! >>
<<Vado a lavarmi il viso, mi vesto e andiamo >>
<<Dove andiamo? >>
<<Sorpresa>>
<<Can>>
<<È la mia vendetta... Rideró io e non vedo l'ora >>

Andò a sistemarsi nel bagno mentre io andai nella nostra camera e mi sistemai al meglio, modo tale da farlo ingelosire e renderlo più debole nella sfida.

Optai per una gonna di jeans corta e una magliettina bianca, dal tessuto leggero e con spalla scoperta.

Mi alzai i capelli in una coda e indossai un paio di orecchini che Can si divertiva a prendere in giro, chiamandoli "cerchi della macchina".

Mi truccai leggermente e mi spruzzai l'intera boccetta di profumo, come al mio solito.

<<Te- si bloccò davanti alla porta- perché ti sei messa quella gonna? >>

𝑰𝒐 𝑬 𝑪𝒂𝒏 1 e 2 VᴏʟᴜᴍᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora