Can's pov
Dopo che presi il tè con Demet, l'accompagnai a casa sua e prima di scendere si avventó su di me, dandomi un bacio sulla guancia. Rimasi fermo come un palo.
<<Demet>> le dissi mentre stava scendendo.
Si voltò subito, con la mano ferma sulla maniglia<<Dimmi >>
<<Non odiarmi, preferisco avere dei limiti fra noi - il suo sguardó si era contratto - nel senso, abbracci, baci, non devono più esserci>>
Si creò qualche minuto di silenzio.
<<Ricevuto >> si limitó a dire, ma avevo percepito quanto ci fosse rimasta male
<<Grazie per i tuoi consigli... Sei importante per me, lo sai>>le dissi poi
<<Buona notte Can>> rispose.
Tagliò corto.
Dovevo incominciare a sistemare un pó le cose, che a Tessa potevano far male.
Andai dritto a casa, portandomi dietro il suo diario.
Mi sedetti sul divano non appena entrai e fissavo il piccolo diario. Ero incerto se aprirlo e leggerlo, o rispettare la sua privacy.
La verità è che volevo conoscerla meglio. Aprii una pagina a caso. La curiosità mi stava uccidendo. Non potei non leggere.Casualmente, aprii la pagina dove aveva scritto tutti i suoi sogni, realizzati e non.
In cima alla lista, c'ero io.
Il mio cuore acceleró.
Ero il suo primo desiderio.
Volevo tanto abbracciarla in quel momento, ma lei non c'era.
Non era con me.
Sentivo un vuoto incolmabile! Continuai a leggere e scoprii altri suoi desideri.
Conocere la Turchia, in particolare Istanbul, voleva sposarsi, avere figli, diventare una buona infermiera, essere amata e soprattutto essere il centro della vita del suo futuro marito.
Sentivo che potevo realizzare tutti i suoi desideri, se solo lei non mollasse la mia mano ogni volta che cercavo di riprenderla. Chiusi il diario.
Non era corretto il mio comportamento.
Lo posai sul mobile e andai nella mia stanza, dove mi liberai di tutto e mi infilai nella doccia. Quando uscii, mi avvolsi un asciugamano in vita e digitai il suo numero.
Dovevo chiamarla.Tessa's pov
Tornata in hotel, persi la testa a trovare il mio fottuto diario. L'avevo perso probabilmente sul lungo mare, quando mi era caduta la borsa.
Dovevo recuperarlo in qualche modo.
Mentre cercavo di chiamare un taxi, comparve il suo nome sullo schermo.
Mi stava chiamando Can e il mio cuore incominciò ad abbandonarmi.
Deviai la chiamata, ma subito dopo arrivò un'altra.<<Tes, perché chiudi la chiamata? >> disse non appena aprii la chiamata.
Si l'avevo aperta, alla fine.
<<Perché ancora mi stai chiamando? >> dissi con rabbia
<<Tes ascoltami... Fammi parlare e poi magari, chiudi anche la chiamata, ma prima ascolta>> alzò la voce
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𝑰𝒐 𝑬 𝑪𝒂𝒏 1 e 2 Vᴏʟᴜᴍᴇ
FanfictionCompleta Dirti "Ti amo" non è facile, me ne rendo conto. Ancor più difficile è gestirlo, soprattutto dopo un passato che mi ha aperto ferite quasi impossibili da rimarginare. Ma tu Can, hai cambiato la mia vita Hai cambiato la mia esistenza. Mi h...