Cap 24. Un Fagotto In Casa

3K 178 63
                                    

Can's pov

<<Chi è il bambino più bello del reame? >>disse Tessa con occhi cuore, sollevando il piccolo Francesco in aria

<<Ovviamente il nostro piccolo Francesco>> rispondo prendendogli la manina <<Tutto sua madre >> dice <<È tutto suo padre e vedrai che quando farà grande, diventerà esattamente come me

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

<<Ovviamente il nostro piccolo Francesco>> rispondo prendendogli la manina
<<Tutto sua madre >> dice
<<È tutto suo padre e vedrai che quando farà grande, diventerà esattamente come me. Il più figo di Istanbul>>
<<No amore di mamma... Non prendere esempio dallo stupido di tuo padre>> ridemmo insieme

<<Comincio a vestirmi, devo uscire per fare qualche commissione>> dico alzandomi
<<Dove vai? >>
<<Mi vedo con Miran>>
<<Perfetto, io credo di rimanere a casa. Più tardi verrà tua madre >> dice, continuando ad ammirare il nostro piccolo.

Siamo entrambi increduli per questa nuova realtà.
Guardiamo Francesco ed è come essere in un sogno.

Il giorno della sua nascita per noi è stata una grande emozione, nonostante Tessa stava malissimo e si era creato un momento di tensione. Nell'ultimo periodo aveva sempre contrazioni e vivevamo con l'ansia del parto ormai eminente.

Quella mattina, verso le sei di mattina sentii Tessa lamentarsi in bagno.
Non erano i soliti lamenti, sembravano più insistenti.
La raggiunsi e la vidi abbastanza sofferente.
Mi disse che le contrazioni erano più forti e che le faceva male la schiena. Subito avvisai mia madre e in poco tempo caricai la valigia e portai Tessa in ospedale.
Dopo la visita di controllo, dissero che era il travaglio e che non mancava molto.

Il mio cuore acceleró per la gioia e strinsi mia madre fra le braccia per la gioia.
Tessa richiese la mia presenza e subito andai a darle forza.
Strinse la mia mano con tutte le forze e le massaggiavo la schiena ormai dolente.

Ricordo con sorriso quando mi chiese di cronometrare le contrazioni e ogni tanto buttavo l’occhio al telefono per cronometrare la frequenza, mentre la mia mano veniva stretta da lei con forza e nel mentre feci cadere il telefono per distrazione, f...

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Ricordo con sorriso quando mi chiese di cronometrare le contrazioni e ogni tanto buttavo l’occhio al telefono per cronometrare la frequenza, mentre la mia mano veniva stretta da lei con forza e nel mentre feci cadere il telefono per distrazione, facendola infuriare.

Passarono quattro ore e il dolore era effettivamente più forte.
Cominciai a sentirmi male nel vedere Tessa in quelle condizioni e le chiesi se potevo uscire o sarei svenuto da un momento all'altro.
Feci entrare mia madre al mio posto e andai sulle scale d'emergenza per prendere aria.
Arrivarono tutti a sostenerci, compresi Baris e Niky con la piccola Marta.

𝑰𝒐 𝑬 𝑪𝒂𝒏 1 e 2 VᴏʟᴜᴍᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora