Cap 53. Incomprensioni

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Can's pov

Quella notte a Madrid fu tremenda. Tra il malore e il temporale forte che si fece sentire nel bel mezzo della notte, portandomi a ricordare di Tessa e le sue paure.

In realtà la mia Tessa non aveva idea di quanti temporali aveva affrontato dentro sé e si limitava ad aver paura di quello esterno, solo perchè creava boati pazzeschi.

Le cose peggiori a volte vengono vissute talmente in tranquillità da non accorgersi di essere abbastanza forti da poter superare qualsiasi cosa.

Chiusi gli occhi e mi addormentai dopo vari tentativi, alzandomi dopo qualche ora con i raggi del sole puntati sul viso.
Mi alzai rapidamente e chiamai Tessa, passando subito in video chiamata.

"Perché hai una mano fissa sulla fronte?" le chiesi scettico
"Perché ho male alla testa!" sorrise
"Tessa che hai?" alzai il sopracciglio
"Ok, proprio non posso nasconderti nulla - mostrò il gonfiore sulla fronte - sono caduta dalle scale!" affermò facendomi sbiancare di colpo

"Che significa sei caduta? Devo crederti o anche questa è l'ennesima bugia?"
"Ti ho detto la verità Can! Sta a te decidere se vero o meno. Tranquillo comunque, è successo agli ultimi gradini"

"Ti ritieni anche fortunata? Tessa, ora sono in pensiero per te ancor di più!"
"Non esserlo! Mi vedi? Sto bene... Tu piuttosto... I tuoi programmi di oggi?"

"Devo partecipare ad un sevizio fotografico negli angoli più suggestivi di Madrid! Dopodiché pranzeró in un locale scelto da Miran! - abbassò lo sguardo - Tessa, stai tranquilla. Non mi fare quella faccia"

"Can, non è facile gestire la mia gelosia.... Come posso sapere se c'è qualcuna che si avvicina o ti punta gli occhi addosso?"
"Non possiamo far finta che non succeda, ma guarda dalla mia prospettiva Tes. Per me esisti solo tu"

"Can, mi manchi"
"Anche tu piccola" mi alzai portando il telefono con me e posizionarlo sul comodino, modo tale da permetterle un'ottima visuale

"Che fai?" dice alzando il sopracciglio mentre cominciai a spogliarmi e prendere la roba dalla valigia

"Can? Ti stai vestendo davanti a me? - risi- mi stai provocando?"
"Forse!"

Presi la camicia e cominciai a infilarla piano piano, per poi passare ai pantaloni e vedere Tes nel mentre disperata

"Certo che potevi abbottonarla di più. Hai praticamente meta busto scoperto" disse mettendo il broncio
"Gelosona"
"Can, non dovevi farmi questo"
"Presto sarò da te"

Mi avvicinai allo specchio e sistemai i capelli nel mio solito codino, lasciando un ciuffo cadere lateralmente sul viso.

Continuavo a sorridere per le parole di Tessa e chiusi la chiamata dopo aver ricevuto almeno duemila minacce.

Raggiunsi Miran e con la scorta attaccata dietro, raggiungemmo il Palazzo Reale per fare i scatti per il servizio.

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𝑰𝒐 𝑬 𝑪𝒂𝒏 1 e 2 VᴏʟᴜᴍᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora