Cap 61. Verità A Prova Di Alcool

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Tornammo a casa e la prima cosa che feci, fu quella di togliermi il vestito e chiedere aiuto a Can.

<<Spiegami perché è così complicato questo vestito>>
<<Le cose complicate sono le mie preferite >>
<<Non sfidarmi con le parole Tes>>
<<Non ti sto sfidando>> risi sotto i baffi
<<Aspetta qui >> disse, andando nel bagno e uscendo poi con un paio di forbici

<<Non lo farai davvero? >> indietreggiai
<<Perché ti allontani? Hai paura di me? >> sorrise
<<Non voglio rovinare il mio vestito per colpa della tua ignoranza in materia >> lo provocai

In men che si dica, mi prese con la forza e mi ritrovai spalla al muro. Il suo profumo cominciò a giocarmi la testa e la sua altezza, mettermi a disagio

<<Non parli più mogliettina? >>
<<Lascia quelle forbici, maritino>>
<<Non voglio ucciderti, come farei senza di te poi? >> sorrise
<<Possibile che Can Yaman non sappia aprire bottoncini di un normalissimo vestito da sposa? >>
<<Ho dovuto farlo a Nazli quando giravamo Doulonay e posso giurarti che quella scena mi ha snervato parecchio, ma ora non ho copione da seguire perciò si fa a modo mio! >>
<<Il mio vestito sarà immondizia >> misi il broncio

Mi fece girare e taglió tutte le stringature dietro, facendo cadere a terra il mio vestito.
Rimasi con solo gli slip addosso e due mani sul seno che coprii istintivamente

<<Cosa copri? >>rise, facendomi roteare, portando il mio sguardo dritto al suo
<<È l'istinto sai>>
<<Ma tuo marito vuole vederti. Vuole vedere la Dea che ha appena sposato >> cominciò a baciarmi il collo, prendendo le mie mani e farle intrecciare dietro al suo collo.

<<Devo alzarmi con le punte ogni volta che voglio abbracciarti >> risi fra un bacio e l'altro
<<Ti semplifico la cosa>> mi prese in braccio e allacciai le gambe intorno al suo bacino.
Cominciai a liberarlo dalla camicia e bottone dopo bottone, quella camicia voló nell'aria.
Poggiai le labbra sulla sua spalla e cominciai a baciarlo con provocazione.
La sua pelle diventó come buccia d'arancia al mio tocco e le nostre anime due fiamme ardenti.

Si sdraió sul letto, portandomi sotto di lui e bloccarmi di conseguenze le braccia.
<<È il mio turno>> disse ansimando e cominciò a baciarmi il collo per poi scendere sui miei seni turgidi

<<Can>> ansimai e mi ritrovai la sua bocca sulla mia. Le nostre lingue si intrecciarono e cominciarono a ballare fra loro.
Cuori a mille e corpi sudati.
Occhi negli occhi.
Petto contro petto.

Lo guardavo attentamente per potermene innamorare di più, fino alla svenimento.

<<Sei mia>> ansimó, portando il mio livello di eccitazione all'estremo, quando cominció a giocare con la mia intimità con movimenti delicati e ritmici

<<Can >> ansimai ancora, aggrappandomi alle sue spalle con fatica per via del sudore che pervase il suo corpo

<<Ti amo >> disse poi, penetrandomi e in poche spinte il mio piacere arrivò in maniera veloce e forte.
Innarcai la schiena e mi lasciai umidire il collo dai suoi baci passionali.

Venne anche lui al suo piacere, pronunciando il mio nome più volte e stringendomi forte a lui e percepire il suo sospiro finale.
Eravamo stanchi ma ricompensati dal nostro amore che ci regalava momenti caldi e bollenti.

Si sdraió di fianco e mi guardava con occhi stanchi ma tanto innamorati.
Mi bastava guardarlo per cancellare ogni mio dubbio dalla mente.

Lo guardavo attentamente.
Guardavo ogni singolo dettaglio del suo viso, con pregi e difetti, quell'uomo era mio.

𝑰𝒐 𝑬 𝑪𝒂𝒏 1 e 2 VᴏʟᴜᴍᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora