Ultimo Capitolo

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Tessa's pov

Mi svegliai dopo che le mie orecchie stavano ascoltando da un bel pó della musica.
Il cretino di mio marito aveva pensato bene di mettermi un paio di cuffie nell'orecchio.

<<Sei il solito >> dissi con voce assonnata, alzandomi lentamente
<<Sei dormigliona sai? Fra un paio d'ore abbiamo il volo>> rise
<<La notte ad allattare non la fai tu >>
<<Beato lui che vede le tue tette ventiquattro ore su ventiquattro >>
<<Non le vede. Le succhia alla grande >>
<<Che dire... Tutto suo padre >> disse mentre si sistemava, ornandosi con la sua bigiotteria

 Tutto suo padre >> disse mentre si sistemava, ornandosi con la sua bigiotteria

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<<Ho una gran paura di viaggiare in aereo con Checco >> dico
<<Tranquilla Tes. Abbiamo parlato con il pediatra e ci ha tranquillizzati. Non è il primo bambino che viaggia in aereo>>
<<Lo so, forse sono troppo ansiosa io >>
<<Togli il forse >>
<<Va bene... Non ci penso più... Vado a vestirmi>> dico prendendo le cose dall'armadio
<<Puoi vestirti qui amore >> disse ridendo
<<No Can... Ti conosco sai >>
<<Hai paura di me? >>
<<Moltissima >>
<<Fai bene>> disse e fece piccoli passi verso di me.

Presi tutto velocemente e scappai in bagno.

Mi chiusi a chiave ovviamente.

<<Tes, apri devo prendere il profumo>>
<<Dopo Can>>
<<Ora>>
<<Dopo >>
<<Ok hai vinto! Me la pagherai >> disse e risi come una stupida, sapendo che già stava tramando qualcosa per vendicarsi

Un'ora dopo

Caricammo le valigie e passammo a prendere mia suocera.
Aveva invitato sua madre nel nostro viaggio così poteva aiutarci con Francesco.

Ovviamente aveva deciso di viaggiare in un jet privato, o le fans ci avrebbero fatto perdere l'aereo.
Salimmo sul jet e Can si propose di tenere il bambino per tutto il viaggio. La pediatra ci aveva informato che i neonati da zero a due anni potevano salire sull'aereo senza problemi, ma dovevano essere tenuti in braccio.

<<Che emozione>> disse mia suocera guardando Istanbul dall'obló che man mano si rimpiccioliva
<<Anch'io sono emozionata. Rivedere la mia terra, la mia città dopo anni di assenza >> dissi
<<Anch'io non vedo l'ora di conoscere Polignano>> disse Can
<<Sono sicura che ti piacerà>> dissi
<<Tutto ciò che è collegato a te, mi piace>> disse strizzando l'occhio sinistro

<<Mio figlio è un romanticone >> disse mia suocera sorridendo
<<Lo so mamma. Chissà da chi ho ereditato questo lato caratteriale >>
<<Forse più da me >> disse sorridendo mia suocera

La mia mente era già in Italia.
Si creò un magone pazzesco e mi capitava spesso di deglutire.
Francesco dormiva beatamente fra le braccia di suo padre, e potevo capirlo benissimo.
Le braccia di Can erano confortanti e sopratutto erano braccia che sapevano amare.

𝑰𝒐 𝑬 𝑪𝒂𝒏 1 e 2 VᴏʟᴜᴍᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora