Trovai finalmente qualcosa piuttosto dura da poter rompere la finestra.
Mi avvicinai e mi guardai attorno prima di lanciarlo contro il vetro, quando improvvisamente vidi la porta aprirsi e Tessa che a malapena si reggeva.
Mi avventai su di lei e la presi in braccio non appena vidi che stava cedendo sulle gambe.<<Tes o meglio testarda, perché ti sei alzata tu? >> dissi spaventato mentre lei si stringeva al mio corpo, come aver paura di cadere.
<<Amore come stai? - piangeva in silenzio - Quanto male vederti così >> nel mentre, raggiunsi la camera da letto e la sdraiai
<<Dimmi come devo comportarmi - presi il suo viso nelle mani - Tes guardami, mi stai spaventando >> ma non riusciva nemmeno a tenere gli occhi aperti
<<Andiamo, ti porto in ospedale >> dissi, prendendo qualcosa dall'armadio per vestirsi
<<Can >> sentii la sua voce cosi distrutta che arrivò come pugnale al cuore
<<Tes, io non posso vedere te in questi condizioni, perdonami >> ribattei, avvicinandomi a lei.
Prese la mia mano e la strinse nella mia.<<Can. Sono abituata... Non portarmi in ospedale >> disse a tratti
<<Puoi sopportare tante dolore? Davvero dimmelo >> la portai nelle mie braccia e feci appoggiare la testa sul mio petto
<<Ascoltami, hai preso qualcosa? >> ribattei
Annuì.
<<Quanto tempo ci vuole per far passare questi maledetti dolori? Prenderei tutto quel dolore Tes per liberarti, ma non posso purtroppo amore>>
<<Stammi vicino... Non ho mai avuto nessuno prima>> lamentò fra le lacrime
Quel Matteo che aveva avuto l'onore di essere tatuato sul suo corpo, che razza di persona era?
Come poteva non provare dolore nel vedere la sua donna in queste condizioni?
Io la vedevo e mi sentivo morire.<<Tes, ti sono vicino. Stringimi pure se ti serve - prese in pugno la mia maglietta e la stringeva con disperazione - io non riesco davvero. Andiamo in ospedale, fallo non per me, ma per te! Non puoi soffrire così! >> forse non ero in grado di fare nulla in quel momento.
Ero distrutto e non riuscivo ad essere lucido nelle decisioni, quando improvvisamente le mani di Tessa non strinsero più la mia maglietta.
Era priva di sensi.
Sbiancai nel vederla così.
La presi in braccio e corsi in macchina con gambe che tremavano .La sdraiai sui sedili posteriori e presi la marcia verso l'ospedale.
I miei occhi si dividevano fra la strada e lei, che era ancora lì priva di sensi, ma dovetti essere forte e cercare di mantenere la calma.Arrivai in ospedale e le porte del pronto soccorso si aprirono per lei immediatamente.
Mi pregarono di rimanere fuori e andavo avanti e dietro con nervoso. Ricevetti una chiamata.
Era mia madre.
STAI LEGGENDO
𝑰𝒐 𝑬 𝑪𝒂𝒏 1 e 2 Vᴏʟᴜᴍᴇ
FanfictionCompleta Dirti "Ti amo" non è facile, me ne rendo conto. Ancor più difficile è gestirlo, soprattutto dopo un passato che mi ha aperto ferite quasi impossibili da rimarginare. Ma tu Can, hai cambiato la mia vita Hai cambiato la mia esistenza. Mi h...