10. L'accordo

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Aria's Pov

<<Cosa?>> esclamo non appena sento le sue parole. Forse ho frainteso. Si, deve essere sicuramente così.
<<Devi fingere di essere la mia ragazza>> suona più inverosimile della prima volta. A quanto pare, però, non ho capito male.

<<Non se ne parla!>> È pazzo!
<<Ho bisogno del tuo aiuto>>
<<Lei ha già una ragazza>>
<<Claire mi ha lasciato>>
Rimango a bocca aperta, senza sapere cosa dire.

<<Mi-mi dispiace. Io non lo sapevo>> balbetto.
<<È proprio per questo motivo che ho bisogno del tuo aiuto>>
Sono curiosa. Tanto curiosa.
<<Quale sarebbe questo motivo? Perché dovrei fingere di essere la sua ragazza? Che, tra parentesi, è una cosa assurda>>

<<Claire mi ha lasciato perché dice che non le do la giusta importanza>> inizia a spiegare.
<<Ed è vero?>>
<<Adesso, questo non è importante>> mi zittisce. Vorrei dirgli che questo è proprio importante, ma lo lascio parlare.

<<Devi fingere di essere la mia ragazza in modo da farla ingelosire>> Confermato, è pazzo.
<<Cosa concluderà facendola ingelosire? La allontanerà e basta>>
<<No. Capirà cosa ha lasciato, e vorrà ritornare con me. Dobbiamo farle ricordare tutti i momenti della mia storia con lei>>

<<Con quale logica, e coraggio, dice tutto ciò? E me ne viene anche a parlare>> sono esterrefatta.
<<La conosco bene. Succederà. Verrà a reclamare il suo posto nella mia vita>>
<<Lo sa, che sembra un maniaco, vero?>>

Fa finta di non sentirmi.
<<Allora? Ci stai?>>
<<Ovvio>> faccio una piccola pausa.
I suoi occhi si riempiono di speranza, che brucio via all'istante <<Che no. Ovvio che no>> rido divertita.

<<Non contribuirò a far soffrire una donna. Credo a Claire, quando dice che lei non le ha dato la giusta importanza. È sempre impegnato con il lavoro e la squadra, si sentirà messa da parte, e già questo significa soffrire>>
<<Pensaci, almeno>>

Faccio di no con la testa.
<<Ti chiedo di pensarci. Per favore>>
<<È fuori discussione. Claire la ama. Le faccia capire che ha capito il suo errore, che cercherà di migliorare e vedrà che le cose si sistemeranno da sole, senza mettere in scena questa pagliacciata>>

Si arrende e sospira.
<<Buona serata, capo>> e ritorno dentro. Riprendo con il mio lavoro, e per tutta la durata del turno, non faccio altro che pensare a quella proposta.

Le sue parole mi rimbombano in testa. Perché ha scelto proprio me? È assurdo. Tutta la mia giornata è stata assurda. Dopo il nostro "discorso" non l'ho più visto nel locale. Ammetto di averlo cercato molte volte con gli occhi, ma non l'ho mai trovato.

*****

Il mattino seguente, mi sveglio in un super riardo: mezz'ora prima dell'inizio del lavoro. Mi alzo dal letto, correndo. Ho solo il tempo di fare una doccia e vestirmi. Quando alle sei è suonata la sveglia, non avevo le forze per la corsa, così ho deciso di non andare e di rilassarmi fra le calde coperte.

Purtroppo però, mi sono addormentata. E adesso eccomi a fare le corse. In cucina trovo un biglietto da parte di Leyla. Mi informa che è dovuta uscire prima del solito, a causa del lavoro. Il signor Carter non le rende la vita tanto semplice.

Darkness and FlamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora