Darkness and Flames

36. Ultimo giorno

Canzoni capitolo:
-You are the reason~Callum Scott
-I don't want to miss a thing-Aerosmith
-All of me-John Legend

Il mio ultimo giorno qui, a San Francisco. La città che doveva essere "casa mia" solo fino alla laurea e che ho scoperto essere la vera città in cui sono nata. San Francisco, la città che ha cambiato tutta la mia vita. Mi ha dato un nuovo passato, un presente difficile da gestire, un futuro di cui non so niente e lui, l'uomo che ho scoperto amare con tutta me stessa. Ed è proprio da lui che mi allontano, da cui sto "scappando", per così dire. Mi domando se sto facendo bene a lasciare tutto e tutti, se è la decisone migliore, soprattutto dopo quel "piano" che si è aggiunto alla mia lunga lista di cose da portare a termine.

Non so ancora come andrà a finire questa storia. Ieri ho parlato con Luke, gli ho chiesto una pausa da tutto ciò. Stranamente, ha accettato senza fare nessuna protesta. Mi ha detto che ci sarebbero stati alcuni uomini della base a sorvegliare la casa, dato che non sono più sotto la sua "protezione". Ho messo subito in chiaro di non volerli, ma lui ha insistito. Ho accettato perché ha messo di mezzo i miei zii, dicendomi che sarebbe stata una protezione maggiore anche per loro. A quel punto non potevo non accettare.

Gli ho anche chiesto di non dirlo a nessuno, soprattutto al caposquadra. Ha mantenuto la parola e l'incontro di ieri è andato normalmente, come se non stessi per partire fra poche ore. Luke ha parlato del piano, facendo finta di non sapere che è stato messo in "pausa" per il momento. Ci siamo allenati come al solito, sempre ignorando quel piccolo dettaglio della mia partenza. Gli unici a saperlo sono Leyla, Aiden e Luke. Nessuno di loro ha parlato, la "novità" è ancora ignota a tutti. Lo scopriranno domani stesso, poco prima della mia partenza. Alla squadra lo dirò di presenza, mentre a David lascerò una lettera.

Non riuscirei a dirgli che vado via guardandolo negli occhi. So già che insisterebbe per farmi restare e io potrei cedere facilmente, quindi lo farò così, con una lettera. Ieri è stato l'ultimo giorno in cui l'ho visto, non penso che oggi lo rivedrò. È domenica e la vorrà passare con la sua fidanzata. Magari andando a pranzo in un ristorante, passando la giornata in un bel prato, come abbiamo fatto noi un po' di tempo fa e, infine, potrebbero andare al cinema, per terminare la giornata.

Ammetto che è tutto quello che vorrei io. Non il ristorante o il cinema, semplicemente, del tempo da passare con lui. Ieri l'ho spiato mentre si allenava da solo: addominali, flessioni, pesi...
Mi si è formato un magone allo stomaco. Mi fa male tenerglielo nascosto, morivo dalla voglia di dirgli che non c'era più nessun piano, che era una farsa, che me ne sto andando perché sono troppo innamorata di lui, ma ho resistito. Avrei solo reso tutto molto più complicato.

Finisco di scrivere la lettera che leggerà domani, all'incirca a quest'ora, e la ripiego su se stessa. La metto dentro una busta che chiudo accuratamente. Adesso andrò in azienda e la lascerò dentro al suo ufficio, sulla scrivania. È domenica, ma l'azienda è comunque aperta. Non si lavora come accade durante la settimana, vengono fatte le pulizie e alcuni vanno a recuperare alcuni documenti o altre cose varie. È il momento migliore per farlo, lui non ci sarà e non correremo il rischio di incontrarci. Lascio cadere sulla carta alcune gocce del mio profumo, così sarà un po' come se fossi veramente lì con lui quando la leggerà.

<<Cosa fai?>> Leyla entra in stanza senza bussare. <<Che casino!>> esclama, vedendo il disordine che regna qua dentro. Ho preso tutti i vestiti dall'armadio e li ho appoggiati in tutti i ripiani liberi della camera. L'intendo era quello di infilarli nella valigia, che al momento giace aperta sul letto, ma è completamente vuota. Non ho avuto il coraggio di riempirla, non ancora. Mi è sembrato di mettere un punto definitivo a questa storia. È così che sarà, ma mi è sembrato un po' troppo presto quando ho iniziato. Lo farò più tardi.