«Non starai cucinando un po' troppe cose?» Dico a mo' di saluto, entrando in cucina, la sera. Mia zia è intenta a tirare fuori dal forno la lasagna. «Tu dici?» Sorride, guardando tutto il cibo sul bancone. «Direi di sì» Rido, addentando un muffin, ancora caldo. «Com'è andata la vostra giornata?». «Rigenerante! Ne avevamo bisogno.» Risponde con tono rilassato.
«Mi sa che dovrò prendermi più giorni liberi, per permettervi di farlo.» Ribatto, felice che abbiano avuto una bella giornata. «Tu lavori già tanto. I giorni dovresti prenderteli veramente, ma per rilassarti.» E comincia a pelare delle patate. «Davvero, stai esagerando. Basta, c'è cibo per una settimana, fermati!».
«Gliel'ho detto anche io, ma oggi è impazzita.» Commenta mio zio, entrando in cucina. «Oh, ma state zitti!» Ci redarguisce lei. Mio zio fa segno di cucirsi la bocca e buttare via la chiave. Io mi zittisco con un altro morso al muffin. Il silenzio creatosi viene rotto dal campanello. Aggrotto le sopracciglia. «Aspettiamo qualcuno?» Domanda mio zio, stranito. Mia zia alza le spalle.
«Vado io.» Annuncio, già fuori dalla cucina. Apro la porta di casa e la prima cosa che vedo è un mazzo di fiori. Alzo lo sguardo più in alto, incontrando un paio di occhi blu. Il cuore mi salta un battito. «David?» Sussurro. «Ciao, Aria.» Mi saluta con quel suo sorrisetto furbo. «Che ci fai qui?» Riacquisisco un minimo di compostezza. «Sono venuto a cena.» Risponde, con il tono di chi ha appena risposto alla domanda più ovvia del mondo.
Ripenso a tutto il cibo su quel bancone. Mi faccio da parte, per farlo entrare. «Ti avevo detto di darmi tempo. Perché devi sempre insistere?» Mi innervosisco, incrociando le braccia al petto. «E non li voglio i tuoi fiori!».
«Ben arrivato, caro!» Ci raggiunge la mia cara zia, seguita da mio zio, che guarda male il nostro ospite. «E lui cosa ci fa qui?» Sbotta mio zio.
Viene ignorato da tutti, dato la moglie è occupata ad abbracciare il suo protetto.«Questi sono per te, Nicole. E grazie dell'invito.» Mi lancia una fugace occhiata con la coda dell'occhio. Alzo gli occhi al cielo. «Grazie, David. Non dovevi disturbarti.» Li porta vicino al viso, per odorarne il buon profumo. «Questo è per lei, signor Cooper.» Gli offre una bottiglia di vino, che teneva nell'altra mano. «Te lo puoi tenere!». Mia zia sgrana gli occhi: «Evan!» Lo rimprovera, e poi, rivolta verso David: «Dallo a me, caro. Vado a mettere i fiori in un vaso, voi, intanto, accomodatevi.».
Mio zio se ne va in salone senza dire niente, David rimane fermo dov'è. «Giuro che ci ho provato a rifiutare l'invito di tua zia. Volevo darti veramente lo spazio che mi hai chiesto, ma non ha accettato un no come risposta.» Mi informa. Non faccio fatica a credergli. Mia zia sa essere veramente insistente. Soprattutto se si è messa in testa chissà che cosa.
Gli indico il salone: «Conosci la strada. Io arrivo subito.» E vado nella direzione opposta, in cucina, dove mia zia sta posizionando il vaso al centro del tavolo. «Quando avevi intenzione di dirmelo?» La guardo male. «Mi è passato dalla mente.» Fa la finta smemorata. «La cena che stavi preparando non era un promemoria sufficiente?». Sorride colpevole, ma non ammette la sua colpa.
«Non so cosa ti sei messa in testa, ma per favore, non immischiarti. È già tutto abbastanza complicato, non peggiorare le cose.» Le chiedo con sincerità. «Hai ragione, avrei dovuto dirtelo» sospira, «ma ti ho vista così giù di morale ieri sera, che non sono riuscita a rimanere ferma, a guardarti soffrire.».
«Sei stata tu a dirgli di venire a Seattle, vero?».
«Beh, io gli ho solo detto che qui si respira un'aria migliore, in questi giorni.» Ammette, guardando in basso. Scuoto la testa.«Come devo fare con te?».
«Mi perdoni?».
«Ci devo pensare.» Mento, girandomi, per raggiungere i due uomini in salone. A pochi passi dall'ingresso, sento mio zio discutere a voce molto alta. Aumento il passo, per vedere cosa sta succedendo. Giusto in tempo per vedere mio zio che tira indietro il braccio, pronto per sferrare un pugno a David.
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Darkness and Flames
Roman d'amourE se il tuo "nuovo inizio" fosse in realtà il punto di ripresa da dove tutto si era interrotto? È proprio quello che succede ad Aria, giovane donna ambiziosa che ama avere il pieno controllo della sua vita. Controllo che è, però, destinata a perdere...