21. Paura

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Mi fermo circa a metà strada per riprendere fiato. Le mani appoggiate sulle gambe, ed il fiato corto a causa della corsa di trenta minuti senza un attimo di pausa. Era da un po' di giorni che non facevo più la mia solita corsa mattutina. San Francisco ha rovinato tutta la mia routine ed i miei piani. Non so mai cosa aspettarmi da ogni singola giornata. Tutti i miei piani potrebbero essere stravolti da un momento all'altro a causa di una missione, qualche giornalista inopportuno o dichiarazioni da lasciare senza fiato, fatte da me o da quello stronzo che si definisce il mio finto ragazzo.
È da quando sono andata via dal brunch, ieri, che non lo sento. Meglio così, potrei seriamente prendere in considerazione l'idea di strozzarlo.

Riprendo gli ultimi dieci minuti di corsa per ritornare a casa e arrivo esausta e sudata. La casa è vuota, Leyla è andata via prima del previsto. Oggi Michael Foster passerà in azienda per discutere su una probabile collaborazione con la Carter Enterprises e deve andare tutto bene. Conoscendo ormai come vanno le cose, a quest'ora in azienda ci sarà tanta di quell'agitazione da farti venire voglia di buttarti dalla finestra del piano più alto.

Vado direttamente in bagno per fare una doccia veloce. Lascio i capelli lisci e tolgo il ciuffo da davanti al viso, grazie ad una forcina. Mi occupo del trucco e scelgo accuratamente i vestiti. Oggi, dopo il lavoro che durerà molto meno del previsto, avrò la mia prima lezione nella nuova università, quindi voglio dare una buona, prima impressione.

Esco di casa in perfetto orario. Durante il tragitto ricevo una chiamata da parte di Celeste. È da un bel po' di tempo che mi chiama, ma per varie questioni diverse non sono mai riuscita a risponderle o a richiamarla. Sono una pessima amica, lo so. Decido di rispondere alla chiamata, pronta a subirmi tutta una serie di ramanzine.

<<È da quindici giorni che ti chiamo. Quindici-fortuitissimi-giorni>> urla come una pazza. Io sono diventata sorda da un'orecchio e le persone che mi circondano l'avranno sentita a loro volta.
<<Lo so che sei incavolata con me e hai più di una ragione per esserlo...>> non mi lascia finire la frase.
<<No cara, io non ho più di una ragione, io ho tutte le ragioni di questo mondo per venire ad ammazzarti e farlo passare come un incidente, di cui nessuno verrà mai a conoscenza. Se non lo faccio, è solo perché tengo ai tuoi zii>>

<<Hai ragione, mi dispiace tantissimo e mi sento una pessima amica. Ma posso spiegarti tutto>> nel frattempo penso a cosa posso spiegarle. La situazione è un po' troppo complicata da spiegare, figuriamoci se devo anche trovare delle scuse per tutto il casino che devo nascondere.
<<Inizia a spiegare, perché io sono rimasta ferma al giorno in cui non sapevi della sua esistenza e l'hai preso per un vecchio freddo e cattivo. Adesso siete fidanzati e la gente per le strade fa scommesse su quando vi sposerete>>
Quest'ultima informazione mi lascia senza parole.

<<Beh, la situazione mi è un po' sfuggita di mano>> è tutto ciò che riesco a dire.
<<Un po' è dir poco. Lo conosci da pochissimo e lo vuoi già sposare. Come è possibile? E la tua carriera? E la tua vita? Non puoi buttare tutto per un matrimonio. Questo non è da te>> Celeste non crede nel matrimonio. Pensa che sia solo una firma su un foglio che rovinerà tutta la relazione.

Non la penso proprio come lei, ma su una cosa siamo d'accordo: il matrimonio non è di certo nei miei piani, al momento, e lei lo sa bene. Ho cose molto più importanti a cui pensare, tipo la mia carriera. Non lascerei mai i miei sogni, soprattutto dato che sono così vicina a compierli, per il matrimonio.

<<Il matrimonio non sarà così vicino come può sembrare. Il nostro è stato più un modo per gridare a tutti il nostro amore, ma il matrimonio è lontano, puoi stare tranquilla>> la rassicuro.
<<Beh, almeno una cosa buona c'è>> dice più a se stessa.
<<Senti, è molto difficile da spiegare mentre cammino per andare in azienda. Ne possiamo parlare davanti ad un caffè, uno di questi giorni?>> propongo. Nonostante le bugie che dovrò dire non mi rendano super ansiosa di incontrarla, non vedo comunque l'ora. Celeste è la mia amica d'infanzia, è come una sorella di cui non posso assolutamente fare a meno.

Darkness and FlamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora