Mi sbagliavo riguardo al lavoro: questa sera non c'è quasi nessuno. Di conseguenza, non c'è nessuna festa. Nessuna musica forte da farti male ai timpani, nessuna luce stroboscopica ad accecarti, nessuna folla da farti lavorare come una pazza. Solo una leggera musica di sottofondo, che mi fa solo innervosire, servo un cliente ogni cinque minuti, altro che tenere occupati i pensieri con loro.
In questo esatto momento sono seduta dietro al bancone. Il cellulare posato di fronte a me. È da quando sono uscita di casa per recarmi qui che David non fa altro che chiamarmi. Non ho risposto a nessuna delle sue chiamate. Cosa vuole dirmi? Che mi ha chiamato solo per farmi vedere come baciava la sua ex? Sbuffo innervosita. <<Se ti avessi davanti, ti prenderei a schiaffi>> dico fra me e me. Come se l'universo mi stesse ascoltando, entra un uomo. Guardo verso di lui e...sorpresa: David!
Salto giù dalla sedia e mi accovaccio per terra, sperando che non mi abbia già visto. Sento i suoi passi farsi sempre più vicini. Mi trattengo dallo sbuffare. Non ho nessuna voglia di vederlo. Se ne occupa una mia collega, che ha visto la mia reazione e mi guarda confusa.
<<Sto cercando Aria Cooper>>
Inizio a gesticolare alla mia collega, che mi guarda con la coda dell'occhio. Le faccio segno di no. <<Ehm...non lavora qui>>
Mi porto una mano sulla fronte, evitando di prendermi a schiaffi. O di saltarle addosso e prendere il suo di viso a schiaffi. Si può essere così stupidi? Le mimo un "che cazzo dici?" tanto per restare calma e pacata.<<Lavora qui. Lo so per certo>> risponde. Conoscendolo, starà cercando di mantenere le buone maniere nonostante la colossale bugia che ha detto lei. Adesso avrà capito che non voglio vederlo. <<Ho sbagliato. Volevo dire che non è qui al momento>> cerca di salvare il salvabile.
<<E dov'è?>> chiede impazientemente.La ragazza si gira a guardarmi. Scuoto la testa. Come le viene in mente di farsi scoprire a guardarmi? È stronzo non stupido. <<Sta svolgendo altri lavori>>
Farebbe prima a dirgli che sono nascosta qua sotto. Sempre se non l'ha già capito. <<E cosa ci fa qui il suo cellulare?>>
Sgrano gli occhi. Il cellulare! Merda! Poco dopo lo vedo sporgersi contro il bancone e guardare in basso, verso di me.<<Ciao, Aria>> mi saluta con un sorrisetto odioso. <<Ciao, David>> e muovo la mano avanti e indietro. Mi alzo in piedi. <<Come posso aiutarti?>> cerco di fare finta di niente. Che figuraccia! <<Puoi lasciarci soli?>> si rivolge alla ragazza. Lei annuisce e ritorna dalla sua parte del bancone. La guardo allontanarsi e le rivolgo una serie di imprecazioni. Non è da me fare così, ma in questo momento ho un po' di dubbi su ciò cosa e chi sono.
<<Perché mi eviti?>> va direttamente al punto. Scuoto la testa. <<Non so di cosa parli>> sono una bugiarda. <<Aria>> mi ammonisce. <<Non so di cosa parli>> ripeto sicura di me. <<Allora cosa ci facevi là sotto?>>
<<Stavo cercando una cosa>> sono fiera della mia risposta. <<Cosa?>>
Pensa, Aria, pensa. <<Un'orecchino>>
Passa in rassegna i lobi delle mie orecchie. <<Li porti entrambi>>Alzo gli occhi al cielo. <<Che fortuna, pensavo di averlo perso. Grazie per avermelo fatto notare>>
Si innervosisce e mi fa ridere. Stringo le labbra in una sottile linea. Non voglio ridere davanti a lui. <<Va bene>> si arrende. <<Allora perché non hai risposto alle mie chiamate?>>
<<Non ho ricevuto nessuna chiamata>>Schiaccia il tasto del mio cellulare e si accende lo schermo. Spunta la notifica delle sue trenta chiamate perse. <<Dicevi?>> il suo tono è impaziente di sentire la mia risposta. <<Stavo lavorando, non l'avrò sentito>>
Si guarda intorno. <<Ci sono dieci persone qua dentro>> non appena finisce di parlare, entra una coppia. <<Dodici!>>
STAI LEGGENDO
Darkness and Flames
RomanceE se il tuo "nuovo inizio" fosse in realtà il punto di ripresa da dove tutto si era interrotto? È proprio quello che succede ad Aria, giovane donna ambiziosa che ama avere il pieno controllo della sua vita. Controllo che è, però, destinata a perdere...