David's Pov
«Cazzo! Cazzo! Cazzo!» Sbatto la mano contro la scrivania, facendo traballare il portapenne accanto. Riesamino il file al computer, sperando di aver visto male, ma rileggo la stessa esatta cosa. «Merda!» Continuo ad imprecare anche quando prendo il cellulare e faccio partire la chiamata.
«Era da due mesi che non vedevo apparire il tuo nome sullo schermo.» Risuona la voce di Aiden.
«Perché fino ad oggi non avevi combinato nessun casino. Mi vuoi dire cosa cazzo sta succedendo?»
«Magari, se ti spiegassi meglio, riuscirei a capire di cosa parli.» Diversamente da me, che sto per esplodere, lui rimane calmo.«Succede che ho appena esaminato l'ultimo reso conto che mi hai inviato e ci sono errori da tutte le parti!» Muovo compulsivamente il piede sul pavimento.
«Impossibile!»
Emetto una risatina isterica. Leggo ad alta voce il file, evidenziando tutti gli errori fatti. «Vuoi farci andare in bancarotta? Perché ci stai riu...» mi interrompo e sgrano gli occhi, vedendo una cosa di cui poco fa non mi ero accorto, «Abbiamo perso un cliente?» Urlo furioso. «Ti sei fatto scappare la M&G Enterprises? Ti rendi conto di quanti soldi abbiamo perso?» Mi sta arrivando il sangue al cervello.«Sì, quello dell'M&G è stato un errore, ma di tutto il resto non ne ho idea. Sono piccoli dettagli insignificanti.» Risponde in modo rilassato.
«Tu questi me li chiami errori insignificanti?» Dalla rabbia scatto in piedi e comincio a fare avanti e indietro per il mio ufficio.
«Per favore, puoi urlare di meno? Capisco che là è mattina, ma qua sono le undici di sera e c'è chi è stanco dopo una lunga giornata.»
Giuro che lo vado ad ammazzare!«Vedi di risolvere questo macello entro domani mattina.» Ordino. In tutta risposta, tace.
«Hai capito cosa ti ho detto?» Cerco di mantenere la calma, ma invano.
«Fratello, lo farei volentieri, ma il fatto è che non so dove mettere mano. Sei tu quello bravo in questo tipo di cose, occupatene tu.»
«Non posso farlo da qua e lo sai.» Sbotto.
«Torna a San Francisco.» Propone in un batter d'occhio.
«Non posso. Sai che sono nel pieno di una missione.»«Bugiardo! Luke mi ha detto che da quanto sei stato ferito, ti ha tolto quell'incarico. Tecnicamente sei l'à solo per il progetto in corso con Maurin, di cui ti puoi occupare anche da qua, come avrebbe dovuto essere inizialmente, non ricordi?» Ribatte.
Stringo i pugni, fino a far diventare di un bianco latte le nocche.
«Non posso tornare.» Mormoro. Il solo pensiero di tornare a vivere a San Francisco, di dover andare ogni giorno in azienda e vederla là, mi uccide. Come potrei mai ignorarla, fingere di non desiderarla, di non amarla, quando è tutta la mia vita?«Sinceramente, non so cos'altro proporti allora» sospira, «Non mi sono reso conto di quegli errori e tra tutti tu sei l'unico che se ne può occupare. Se proprio non puoi tornare, me ne occupo io, ma non ti assicuro niente.» Il suo tono si fa serio. «Lascia che ti ricordi però che quest'anno l'azienda ha già rischiato di andare in bancarotta, non può permetterselo un'altra volta. Ne va della nostra credibilità.»
E ha ragione, dannazione.«Sto arrivando.» Affermo e chiudo la chiamata. Do un altro pugno alla scrivania.
«Mitchell!!» Urlo. Pochi secondi dopo la porta si apre ed entra uno dei ragazzi. Sta già tremando. Alzo gli occhi al cielo. «Fa preparare il mio aereo, torno a San Francisco» lo informo mentre comincio a prendere tutte le mie cose, «Deve essere pronto fra massimo un'ora, non un minuto di più.» Gli ordino e vado via, non sentendo la sua risposta.«In hotel.» Dico al mio autista, che annuisce e mette in moto la macchina. Guardo le strade di Roma dal finestrino e sospiro. In questa città avevo trovato una sorta di nascondiglio...un rifugio. E adesso sto abbandonando tutto. Scuoto la testa. So già cosa fare per evitare ogni tipo di sofferenza, sia a me che a lei: Rimarrò solo il tempo di sistemare questa faccenda, dopodiché tornerò in Italia. Nel frattempo, dovrò solo fare in modo di non incrociarla. In azienda non passerò mai davanti al suo ufficio, non prenderò il caffè quando lo prende lei e non arriverò mai in azienda nel suo stesso orario. Me ne starò sempre chiuso nel mio ufficio, dove lei non metterà mai piede, sapendo che sono là dentro. Sì, farò così.
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Darkness and Flames
RomanceE se il tuo "nuovo inizio" fosse in realtà il punto di ripresa da dove tutto si era interrotto? È proprio quello che succede ad Aria, giovane donna ambiziosa che ama avere il pieno controllo della sua vita. Controllo che è, però, destinata a perdere...