11. La nuova coppia

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<<Si. La signorina Cooper è la mia ragazza>>
Sgrano gli occhi. Non posso neanche ribattere, tanto è lo shock per il bacio è l'affermazione. Mi prende per la vita e mi stringe a se. L'unica cosa che posso fare è sorridere e reggere il gioco. Ormai è fatta.

La sala si riempie di mormorii, applausi e congratulazioni. I giornalisti, invece, sono completamente impazziti. Fanno infinite domande. Neanche il tempo di rispondere ad una, che ne arrivano altre 5. I miei occhi vengono abbagliati dal flash delle macchine fotografiche.

Il signor Carter sorride, rivolto ad esse, ed io mi sforzo di fare lo stesso.
<<Come si è permesso a fare una cosa del genere?>> sussurro a denti stretti, mentre continuo ad abbozzare tanti sorrisi.
<<La situazione mi è sfuggita di mano>> anche lui risponde sussurrando, mantenendo la bocca allargata in un sorriso.

Poi, ad un certo punto, mi lascia un bacio sulla guancia. Il mio sguardo è incredulo. Qualcuno mi dia la forza!

<<Quando è finita la relazione con la signorina Claire Morgan?>> chiede un giornalista.
<<Perché vi siete lasciati?>> chiede un altro.
<<Da quanto tempo frequenta la signorina Cooper?>> e un altro ancora.

Il capo, il mio ragazzo, mi trascina via dai giornalisti, continuando a tenermi stretta al suo fianco. Mi conduce fuori e fa segno ad un ragazzo di portargli la macchina. Sto per mettermi ad urlare, ma i giornalisti e la stampa arrivano e ci circondano.

Una moltitudine di voci arrivano alle mie orecchie, ed il flash riprende ad accecarmi. Per fortuna, arriva la macchina. Il signor Carter si fa largo fra la folla, e nel farlo mi tiene molto vicina a lui, facendo in modo che non mi si avvicinino i giornalisti, ne tantomeno mi tocchino. Di questa cosa gliene sono molto grata. Sembriamo essere diventate delle star, improvvisamente.

Apre la portiera del passeggero e mi fa entrare dentro, dopodiché mi raggiunge subito. Adesso i giornalisti hanno accerchiato la macchina. <<Ma questi non stanno bene!>> esclamo. Il signor Carter mette in moto e parte, senza curarsi delle persone. In un primo momento sto per urlare, per paura che possa fare del male a qualcuno, ma subito dopo mi accorgo che è servito a farli allontanare dalla macchina. Non appena nessuno intralcia più la nostra strada, parte a tutta velocità.

Rimasti finalmente soli, rilascio il mio sfogo <<Come ha potuto? Me la pagherà. Con quale coraggio ha fatto una cosa del genere? Non erano questi i piani. Lei è solo uno sporco opportunista che pensa solo a se stesso. Se ne frega di tutto ciò che la circonda>> rimango senza fiato.

<<Ti ho detto che la situazione mi è sfuggita di mano. Mi dispiace>> anche lui sembra arrabbiato, ma non quanto me.
<<Che significa che le è sfuggita la situazione di mano? Stava parlando con i giornalisti e ad un tratto sono stata afferrata è baciata? Che c'è, è scivolato sulla mia bocca, per sbaglio?>>
Cerco di fare profondi respiri per calmarmi, ma ciò serve a farmi infuriare solo di più.

<<Ho visto Claire che stava per andare via con un ragazzo...>>
<<E ha pensato di fermarla baciandomi?>>
<<L'ho fatto d'impulso>>
<<Anche io vorrei sferrarle un pugno in faccia, per impulso, ma mi trattengo>>

<<E poi, come le salta in mente di dire che sono la sua ragazza? Un altro impulso?>> urlo nevroticamente. Non c'è alcuna speranza che quell'articolo non appaia sui giornali. La notizia si diffonderà a macchia d'olio.
<<Mi sembrava l'unico modo sensato a cui rispondere, dopo quello che era accaduto>>

Darkness and FlamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora