16. Verità ~pt.2

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Un profumo familiare mi aleggia intorno, infondendomi uno strano stato di calma. Qualche leggero raggio di sole mi riscalda la guancia libera, mentre l'altra è appoggiata su qualcosa di marmoreo, che si alza e abbassa in contemporanea con il mio respiro. Rimango in questo stato di tranquillità per qualche altro minuto, prima di svegliarmi completamente.

Ci metto qualche secondo ad abituarmi alla luce che entra dalle finestre. È giorno. La tv di fronte a me è ancora accesa, anche se senza nessun volume. Sono stesa sul divano di casa mia, la testa appoggiata sul petto di David. Il suo braccio mi tiene stretta a se, come in un abbraccio. Sta dormendo, con un'aria tenera e tranquilla. I lineamenti del suo viso sono rilassati, le labbra carnose sono leggermente schiuse.

Mi accorgo anche di indossare la sua giacca, che mi sta piuttosto grande, ma che mi riscalda piacevolmente. Inizialmente sono un po' confusa, non riesco a capire perché ci ritroviamo qui, in questa situazione. Subito dopo, i ricordi iniziano a schiarirsi. Ricordo di lui ed Aiden che arrivano in quel locale e allontanano i ragazzi con cui stavamo facendo amicizia. Aiden che porta via Leyla, che aveva bevuto un bel po', ed io che rimango con lui. Il nostro drink al bancone, lui che cantava in macchina mentre mi accompagnava a casa, il nostro sandwich sul divano, in compagnia dei cartoni animati. Poi mi sono addormentata senza neanche rendermene conto.

Avrò dormito tutto il tempo sul suo petto. Che vergogna! Alzo lo sguardo su di lui, che continua a dormire serenamente. Muove il braccio che mi tiene stretta, accarezzandomi il fianco involontariamente. Mi si mozza il fiato, mentre il cuore fa qualche piccola capriola involontaria. Ha il ciuffo fuori posto, che gli ricade sulla fronte. L'ho sempre visto in modo impeccabile, mai così, e devo dire che mi piace tanto. Un'inspiegabile voglia di toccargli quella ciocca di capelli fa formicolare la mia mano, che non riesco a trattenere.

Gliela scosto dalla fronte e risulta morbida al mio tatto. Quel suo colore biondo cenere che fra le mie mani somiglia ad una cascata di miele. Con la punta delle dita gli sfioro la pelle, partendo dalla fronte e scendendo per una tempia, lo zigomo e più giù, sulla pelle ruvida a causa di un accenno di barba. Per tutto il tempo ho trattenuto il fiato. Abbasso la mano, sulle dita ancora la sensazione della sua pelle morbida. Senza che me lo aspettassi, apre gli occhi. Quell'azzurro cielo che mi guarda intensamente, tanto da farmi tramare le gambe. Mi scopre a fissarlo. Adesso gli sembrerò una manica che guarda le persone mentre dormono.

Mi affretto a mettermi in piedi, posizionandomi a distanza da lui. Si sfrega il viso con le mani, portandosi il ciuffo ribelle indietro. <<Buongiorno>> ha la voce bassa e roca.
<<Buongiorno anche a te>> la mia risulta più imbarazzata.
<<Scusami, mi sono addormentato senza accorgermene. Avevo intenzione di andare via>> inizia a spiegare, mettendosi in piedi.

Automaticamente lo seguo nei movimento. <<Non fa niente>> scuoto la mano, per enfatizzare le mie parole. <<Dovrei essere io quella a chiederti scusa. Mi sono addormentata su di te, non l'ho fatto a posta. Chissà quanto sarai stato scomodo>> sento le guance pizzicarmi, segno che sto arrossendo. Odio quanto le mie emozioni si manifestano in questo modo, rendendo visibile a tutti quello che provo.

Stringe le labbra, come a trattenere un sorriso, nonostante gli angoli si alzino lievemente. <<Non fa niente. Ho dormito bene>>
Una frase tanto innocente che mi provoca le palpitazioni. Basta, non c'è niente per cui andare in iper ventilazione. A questo punto non so cosa rispondere. A salvare la situazione ci pensa la porta che si apre, per fortuna. O, forse, è meglio dire "per sfortuna". La porta viene chiusa violentemente e una Leyla nera entra in casa.

<<Voi!>> urla, raggiungendoci. Aiden la segue silenziosamente, un'espressione indecifrabile in volto.
<<Cosa succede?>> chiedo.
<<Aria Cooper, come hai potuto!>> dice, infuriata come non l'ho mai vista. Gli occhi velati da fiamme ardenti.
In un primo momento penso che sia infuriata con me per aver lasciato che Aiden la portasse via, ieri sera.
<<Capisco che sei arrabbiata con me, ma avevate bisogno di chiarire e...>> mi interrompe.
Scopro che il motivo della sua rabbia è un altro.

Darkness and FlamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora