Ciò che passiamo a fare per il resto del giorno è farci un sacco di coccole, fare l'amore per più e più volte, uscire a fare due passi come avevo chiesto a Taehyung, che in mia richiesta, mi mostra anche i dintorni della zona; mangiare in un buonissimo ristorante italiano, stare a casa a rilassarci sul divano mentre scorre una videocassetta di un film d'amore di cui non ci capisco nulla e non solo perché non è in coreano, ma perché dedichiamo quel tempo a parlare tra di noi e a coccolarci, mai stanchi l'uno delle carezze dell'altro. Sembra che abbiamo davvero molte cose da dirci e così scopro che non gli piace il caffè amaro ma che lo preferisce con due cucchiai di zucchero, che ama i dolci, che gli manca il cibo coreano. Scopro che non ha fratelli ma che conosce da molto tempo Hoseok e Yoongi, che abbiamo gli stessi nei in alcune parti del corpo e che vorrebbe girare l'Italia e il mondo una volta finita la scuola.
Eppure, ancora una volta, non sembra accennare della sua famiglia.
Ci ritroviamo così di notte a girovagare per le strade di Bergamo, ubriachi del nostro amore e non solo del vino che abbiamo deciso di bere per brindare al nostro nuovo rapporto. Mentre giriamo e facciamo baldoria per le vie divertiti per chissà che cosa e non facciamo altro che allontanarci per poi rincorrerci e baciarci appoggiati al portone di chissà quale abitazione, Taehyung con le guance rosse per il vino, mi racconta nuovi dettagli sull'arte del posto. Mi dice che l'Italia ha dei bellissimi musei e che è il paradiso per chi è amante dell'arte. Avrebbe potuto scegliere la Francia, ma ha preferito rimanere fedele al suo amore per il classicismo, il rinascimento e per tutte quelle bellezze che nell'Italia sembrano rimanere ferme nel suo passato e tradizione.
Nonostante non conosca molto il posto e che gli unici posti che ho visto sono stati un paesino di campagna e Bergamo, non posso che concordare con lui, rivelandogli che Seoul si stia modernizzando molto. Gli dico poi che è stato molto coraggioso a trasferirsi in Italia e io, non riuscirei a farlo per la mia timidezza e la mia paura di stare al mondo.
Taehyung mi risponde che aveva Yoongi e che entrambi, potevano l'uno contare sull'altro. Gli è stato quindi abbastanza semplice imparare ad ambientarsi: se uno non capiva qualcosa, l'altro cercava di aiutarlo e viceversa. Devono essere stati dei mesi belli quelli che ha passato all'università qui, Taehyung, ma non ho il coraggio di chiedergli su che cosa si baserà il suo futuro.
Nonostante questa estate si sia rivelata un'esplosione di amore tale da poterci scrivere un romanzo rosa, è pur sempre una storia d'amore estiva. Forse i nostri cuori una volta lontani, saranno destinati a non potersi incontrare più e quindi è giusto che lui mantenga le sue aspirazioni e i suoi sogni. Non sono nessuno nella sua vita, per potergli impedire il contrario.
Presto la notte si fa fonda e la sbornia passa e pertanto, lentamente, ci avviamo verso il nostro piccolo nido d'amore, dove per l'ennesima ma mai stancante volta, ci riuniamo in un solo corpo, in un solo respiro e i nostri ansimi leggeri riempiono la stanza. Taehyung è gentile, non è più un rapporto sessuale basato sulla necessità, ma sull'amore e io, questa notte lo sento scorrere nelle mie vene e raggiungere il mio cuore, che sembra in qualche modo aiutare a farlo battere ancor più velocemente. Siamo un solo sguardo, un solo nome, una sola persona. Credo che la differenza tra lui e Jimin sia che questo è tutto quello di cui avevo bisogno, tutto ciò che desideravo, perché desideravo lui e basta. Taehyung è colui che da colore ai miei dipinti, gli altri probabilmente, erano solo la tavolozza che lo reggevano.
Siamo abbracciati sotto le coperte e io sono appoggiato sul suo petto con gli occhi chiusi per concentrarmi meglio sul suo respiro.
«Guarda Jungkook...E' quasi l'alba» mormora a voce bassa per l'orario.
Alzo lo sguardo e vedo il giorno farsi un poco più chiaro e le case, piano piano, assumere le tonalità con le quali sono state dipinte. L'ombra fredda e scura della notte se ne va, insieme alle piccole stelle e alla luna che aveva baciato i nostri corpi fino a quello che sembrava un momento fa.
«Mi ricorda tanto la prima volta che siamo andati al lago insieme e di quando mi hai baciato» mormoro abbastanza stanco guardando fuori. «Ero così...Felice e allo stesso tempo mi sentivo tanto illuso ad essermi innamorato di te. Credevo che non sarei mai stato all'altezza eppure ora...» abbozzo un piccolo sorriso timido, stringendomi di più al suo petto. Taehyung mi accarezza i capelli e richiudo gli occhi, rilassandomi.
«Quel giorno...Avevo tanta voglia di baciarti» confessa. «E la scusa del tuo primo bacio beh...Mi sembrava una scusa da prendere al volo» ridacchia divertito di sé stesso.
«Credevo che tu...»
«Ho sempre avuto tanta attrazione nei tuoi confronti, lo sai. Solo che non mi capacitavo che potesse piacermi qualcun altro al di fuori di Yoongi. Ma quando ci siamo baciati...Il mondo si è completamente fermato. Ho smesso di sentire il rumore delle cicale fastidiose, lo scroscio dell'acqua, mi sono persino dimenticato della luna in quella notte. Avrei dovuto immaginare che mi ero innamorato di te da quel momento» sospira. «Jungkook? Si è addormentato...Buonanotte piccolo» gli sento dire in un sussurro e con un piccolo sorriso sulle labbra mentre al suo racconto, mi addormento esausto per la giornata intensa sul suo petto confortevole e caldo.
STAI LEGGENDO
4 a.m | TAEKOOK
أدب الهواةPer il compleanno di Jungkook, il suo migliore amico Hoseok decide di regalargli una vacanza presso la sua casa italiana situata nella campagna, lontana dalla città urbana di Bergamo. Solo più tardi però Hoseok avvisa che i due non sarebbero stati d...