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E così ci ritroviamo a tavola, davanti ad un gioco che mi hanno spiegato circa tre volte prima di impararne i meccanismi.

«E' il tuo turno Jungkook» mi fa notare Yoongi. Io lancio il dado, muovo la pedina e rimango fermo, vedendo che non ci sono azioni da fare o carte da prendere.

«Ma alla fine come è andata con Yugyeom?» chiede Hoseok così dal nulla.

«Non è andata» rispondo io, ridendo di me stesso. 

Yoongi e Taehyung si guardano, non capendo di chi stessimo parlando.

«Yugyeom era un mio amico per il quale mi presi una cotta» spiego io velocemente, non andando nei dettagli, soprattutto per il fatto...

«E con il quale ti stavi per dichiarare prima di partire» continua Hoseok, facendo sospirare. Soprattutto per il fatto che non volevo sapessero che fossi un miserabile che voleva dichiararsi ad un ragazzo e pure etero.

«Ma non l'ho più fatto siccome l'ho visto farsi una ragazza proprio davanti ai miei occhi» dico infatti, sospirando di nuovo con occhi chiusi, affranto anche solo a ripensarci. Una vera e propria prima delusione d'amore. Anche se quello non era proprio amore, ma solo infatuazione...In sostanza passavo il resto delle mie giornate ad osservarlo da lontano, ammirandolo mentre giocava ed eccelleva in qualsiasi cosa a scuola. Sembravo piuttosto un pazzo e spesso i suoi amici dicevano che ero tale. Fortunatamente Yugyeom non era in classe con me e quindi potevo evitarmi strane occhiatacce da parte dei suoi amici, qualche figura imbarazzante o di avvampare ogni due per quattro appena mi regalava anche solo uno sguardo.

Ammiravo Yugyeom. Era gentile con tutti, era bravo in tutto ed era sempre sorridente. Credo di essermi preso una cotta per lui perché in fondo desideravo tanto essere così, ma quello che ero e che sono tutt'ora, è solo un ragazzino che spera che il mondo gli dia tanto quando può solo permettersi poco.

«Aia...Dev'essere brutto» commenta Yoongi, pescando una carta.

«Già. E' per questo che ho smesso di dichiararmi ad amici che in realtà si rivelano tutt'altro» spiego.

Si, Yugyeom è mio amico. In realtà, per essere precisi, è amico di Hoseok. Il mio migliore amico avendo una particolare inclinazione all'essere amico con tutti per il suo carattere estroverso e solare, rientrava per forza di cose nelle amicizie di Yugyeom e si poteva considerare quindi una persona popolare Hoseok, siccome si frequentavano anche spesso. Fortunatamente Hoseok non rivelò mai nulla a Yugyeom e di quello che gli dissi esattamente il primo giorno in cui ci conoscemmo. Nonostante sapesse le inclinazioni del suo amico Yugyeom, Hoseok mi invitava con loro ad uscire e ad andare a giocare a qualche macchinetta o al karaoke, forse per permettermi anche solo un poco di vedere una diversa sfumatura della mia cotta, una un poco più intima, che non mostrava alle persone a scuola per mantenere la sua popolarità.

Scoprii quindi un Yugyeom incline all'alcool per scampare alle pressioni che la sua famiglia gli dava nel dover eccellere in tutto. Scoprii un Yugyeom molto premuroso nei miei confronti e forse anche un po' ingenuo, siccome fino ad oggi non è riuscito a capire nulla dei miei sentimenti. O forse lo ha fatto, ma ha semplicemente ignorato per non rovinare il nostro sottile legame. 

«E se questo tuo amico ti dicesse che ha i tuoi stessi gusti?» chiede Taehyung, rispondendo alla mia domanda. 

«Non lo so, immagino che non ci proverei e basta. Perché nella mia testa ho paura di essere rifiutato ugualmente, perché non mi sento all'altezza o perché magari è impegnato ad amare qualcun altro che non ne vuole sapere. E io, come un rimbambito, con gli occhi gli dico sempre 'ehi sono qui, guardami'. Ma non accade mai» dico un poco frustrato e  infatti muovo la pedina con una certa aggressività e quando finisco e alzo lo sguardo, mi accorgo di aver parlato un po' troppo. Taehyung mi guarda in modo strano, Yoongi è fisso sulle sue carte e Hoseok sembra dirmi con gli occhi "dobbiamo parlare". 

«Ho vinto» mi limito a dire, non volendo aggiungere altro. Mi alzo da tavola dopo i lamentii degli altri per la loro perdita e sistemo insieme a Hoseok il gioco, rimettendolo nella sua scatola. Vedo Taehyung andarsene da qualche parte, ma poi lo perdo di vista, impegnato a sistemare il salotto. Yoongi sale in camera.

Salgo su in camera anche io, vedendo ormai la sera calare sul giorno e farsi spazio, squarciando delle nuvole grigiastre. Mentre sono a letto messo a pancia in sù, Hoseok apre la porta. 

«Ehi...Possiamo parlare?» chiede con tono gentile e io annuisco, facendogli spazio a letto. «C'è qualcosa che ti turba? Sembri cosi...Tra le nuvole ultimamente. Immagino che le cose con Jimin non siano andate bene. Tae mi ha raccontato»

«No...Non sono andate» mi limito a dire.

«Jungkook...A te piace Taehyung, non è forse così? Ricordo che mi dissi di essere indeciso di avere una cotta per lui o meno»

«Non diciamo stronzate...Sappiamo entrambi che ero cotto di lui da quando l'ho visto e mi sono pietrificato per quanto fosse bello» mi alzo a sedere, «Jimin mi piaceva, ma continuavo a pensare ad altro, a Taehyung. Continuavo a pensare al perché si comportasse in un certo modo, invece di fregarmene e continuare a stare bene e basta con Jimin. A Taehyung ho dato il cuore, a Jimin il corpo, o circa almeno. Questa è la conclusione alla quale sono arrivato ad oggi, dopo tutto il giorno passato a rimuginarci sopra» mi correggo, dato che effettivamente, non siamo andati a letto.

«E perché allora non glielo dici? Sono sicuro che anche Tae provi le stesse cose» chiede.

«Perché Tae...Ha la testa altrove» abbasso lo sguardo, ripensando a tutta la questione tra Yoongi e Taehyung. Forse Hoseok nemmeno sa di tutto ciò...

«Lo dici perché non hai mai visto il modo in cui ti guardava il più delle volte» dice scompigliandomi i capelli. «Domani avevo intenzione di andare al lago. Riferisciglielo a Taehyung appena sale in camera, così almeno parlate. Sembravate due statue di marmo prima in salotto» dice e poi si alza. Annuisco e lui se ne va, chiudendo la porta alle spalle.

Aspetto che Taehyung ritorni in stanza, per poterglielo riferire, ma piano piano si fa sempre più buio e immagino che sia andato a fare un giro. 

E' ormai notte fonda, quando apre la porta di camera mia, beccandomi mentre disegno. 

«Oh eccoti finalmente! Non ti ho nemmeno sentito entrare...» dico guardandolo, per poi ritornare sul mio disegno. «Hoseok mi ha detto di riferirti che doman-»

«Che domani andiamo al lago, lo so, me lo ha già detto Yoongi» mormora, interrompendomi subito.

«Tutto bene?» chiedo allora, sentendo il tono della sua voce fin troppo basso.

«Jungkook...Credo che dovremo parlare» dice e io lo guardo, prestandogli attenzione.

«Certo, dimmi pure» 

«Ecco...Io ti ho sentito parlare con Hoseok stasera»

La matita che avevo prima tra le dita, scivola per terra, creando un tonfo che riecheggia nella mia testa. 

4 a.m | TAEKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora