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Quando mi accorgo della sua assenza, rimango in piedi in camera e assumo una espressione davvero confusa, tanto che aggrotto le sopracciglia con così tanta forza da ritrovarmi a sentire la fronte dolorante per lo sforzo. 

Ma si può sapere che frulla in testa a Taehyung in questi giorni? Ci sta spudoratamente provando con me, facendomi addirittura stuzzicare in senso...Sessuale, con tutti quei commenti strani, quelle occhiate strane e quei tocchi strani. 

Indosso un paio di pantaloni della tuta lasciando il petto nudo, avendo decisamente troppo caldo per vestirmi ulteriormente e mi avvio in cucina, dove trovo Hoseok e Yoongi seduti vicini e ovviamente, Taehyung seduto accanto al posto vuoto.

«Giorno» mormoro osservando i tre e loro in coro mi rispondo in un altro buongiorno.

«Potevi rimanere anche senza tuta, ti conosciamo tutti qui ormai» dice Taehyung, guardando i miei pantaloni mentre mi avvicino al bancone per prendermi del caffè e la busta di biscotti.

«Non volevo altri commenti su quello che trovi marmoreo stamattina» dico aggrottando le sopracciglia, mentre lo guardo. 

«Beh, non aiutano molto nemmeno i pantaloni della tua tuta» commenta, guardando in basso, facendomi girare. «Non cambia molto» ripete ancora convinto, mangiando una cucchiaiata di cereali.

Hoseok si mette a ridacchiare, mentre Yoongi guarda la scena esterrefatto.

«Tu non fare quella faccia» dico girandomi dopo averlo visto con la coda dell'occhio, puntandogli il dito contro. «Le pareti di questa casa sono sottili. Molto sottili» dico ricordandomi di quello che mi ha raccontato Taehyung questa mattina.

«Solo che...Non credevo foste arrivati a quel punto» commenta Yoongi, guardandomi.

«Infatti non siamo arrivati proprio a nessun punto» dico schietto, alzando il sopracciglio. 

«Per ora» continua Taehyung guardandomi divertito, mentre sgranocchia contento con occhi felini e maliziosi la sua cucchiaiata di cereali. Appoggio la mano sul tavolo, avvicinandomi a lui. 

«Piantala» dico seriamente, guardandolo.

«Come posso piantarla se mi ecciti così tanto anche solo minacciandomi?» continua imperterrito, prendendo un'altra cucchiaiata di cereali, guardandomi innocentemente.

«Perché prima non era così» dico poi e vedendo la sua espressione cambiare, capisco che ha intuito a che cosa mi riferissi. Mi rialzo quindi, togliendo la mano dal tavolo e mi siedo vicino a lui e faccio colazione con calma.

Hoseok e Yoongi si guardano tra di loro confusi, per poi riprendere a guardare me e Taehyung come se stessero assistendo a qualche scena di un film al cinema, mentre io addento un biscotto, piuttosto scocciato.

«Sai Jungkook, a volte le persone cambiano» dice Taehyung alzandosi dalla sedia come offeso per quella piccola provocazione. 

«Mi sembra strano che cambino da un giorno all'altro, quando sanno che quello che volevano non possono più averlo» mormoro sorseggiando il caffè, aggiungendo ancora dello zucchero, trovandolo troppo amaro.

«Non è mai troppo tardi per accorgersi di che cosa una persona vuole davvero. Magari ha solo bisogno di vederla da vicino per poterlo capire meglio» dice mettendosi davanti a me, rimanendo in piedi di lato mentre mi guarda.

«Io credo che le persone a volte siano solo confuse e che quindi, agiscano senza pensare» dico senza girarmi per guardarlo.

«Io credo che tu le persone, debba prima conoscerle completamente per poterle giudicare» mormora avvicinandosi al mio orecchio, provocandomi un piccolo brivido, per poi andarsene in camera soddisfatto dell'effetto che mi ha provocato, lasciandomi mangiare tranquillo finalmente. 

Hoseok mi guarda più perplesso di prima e io scuoto la testa.

«E' tutto ok Hoseok» mi limito a dire, finendo di mangiare e di bere dalla tazza. «Programmi per oggi?» chiedo sorridendogli. 

«Pensavamo di...Fare un giro in centro, andare a mangiare da qualche parte. Qualcosa di italiano» propone Yoongi, parlando al posto di Hoseok mentre lo guarda. 

«Mh, si, ci sto» annuisco energicamente.

Sì, spazi aperti. Che belli gli spazi aperti. Che bello il distanziamento da Taehyung. Non credevo di poterlo pensare, ma Taehyung distante suona ora proprio bene nella mia testa. Se prima di ieri notte desideravo solo aver un contatto del genere nei miei sogni con lui, ora desidero davvero tanto che stia fermo con le mani in tasca. 

Così mi alzo e dopo aver lavato la tazzina e aver riposto i biscotti al loro posto, torno in camera, chiudendo la porta alle mie spalle sapendo di dovermi cambiare.

«Perché sei così ostile nei confronti della tua cotta?» chiede guardandomi una volta entrato, mentre lo vedo indossare una maglietta a maniche corte e un paio di jeans strappati, che è ancora intento ad allacciarsi.

«Perché so che non sono ricambiato e non voglio illudermi» mormoro sospirando, andando verso l'armadio, prendendo una delle poche magliette che mi sono portato dietro e mi tolgo i pantaloni della tuta volendo prendere dei pantaloncini più corti e leggeri.

«Più del dirti che mi piaci, che con me le chance le hai, di provarci spudoratamente, di dirti che mi interessi, che cos'altro devo fare?» chiede spazientito, mentre mi osserva nei miei movimenti.

«Non lo so Taehyung...» dico sinceramente, indossando i pantaloncini e chiudendo l'armadio. «Sono solo rimasto fermo a quando eravamo in piscina e mi hai detto che ti piace Yoongi» rispondo sinceramente, ma mentre sto per uscire dalla stanza, Taehyung mi afferra dal polso, facendomi girare in modo da poterlo guardare.

«Yoongi è acqua passata» dice incastrando gli occhi nei miei.

«Tu stesso hai detto di esserti innamorato di lui per anni e di aver cercato di dimenticarlo andando con Jimin. Non voglio essere un altro dei tuoi mille rimpiazzi» gli ricordo guardandolo un poco ferito al ricordo, mentre sostengo lo sguardo nel suo. 

«Io e te non siamo finiti a letto. Tu non sei il cerotto che deve tamponare le mie ferite. Tu sei tu e mi piaci così come sei» dice guardandomi negli occhi intensamente.

La sua sincerità mi sembra tale da lasciarlo avvicinare per appropriarsi delle mie labbra ancora una volta.



4 a.m | TAEKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora