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Finisco il terzo thè ordinato, quando Jimin torna da me senza il grembiule e con una maglia cambiata, probabilmente poiché la precedente impregnata di sudore a causa del caldo estivo.

«Dio sono cosi...stanco» mormora stiracchiandosi mentre mi raggiunge alla mia postazione. Sposta lo sguardo sui tre bicchieri vuoti e ride. «Almeno non hai bevuto altro alcool come l'altra sera» dice poi, guardandomi e io arrossisco.

Beh, forse avrei dovuto...Almeno ora non arrossirei non appena incrocio gli occhi nei suoi.

«Non sono venuto qui per bere» dico poi, giustificandomi.

«Sei venuto per me?» chiede sedendosi sullo sgabello di fronte a me, appoggiando il gomito sul bancone. 

«Beh, si? Mentirei a dire il contrario. Sono contento di averti trovato così in fretta»

«Anche io...Volevo rivederti» dice guardandomi intensamente, abbassando la voce e rendendola un po' più bassa.

Ci sta forse provando con me? 

Vorrei poter essere esperto in questo tipo di cose ma non ho mai avuto grandi esperienze se non con Jimin quella sera e al bacio con...Taehyung. Scuoto la testa. Non mi va di pensare a lui in questo momento, ormai è andata.

«Beh, andiamo? Non voglio rimanere ancora per molto nel posto in cui lavoro» sospira mentre si alza in piedi. «Cioè, ci passo anche troppo tempo» dice avvicinandosi di poco a me, tenendo una mano a coprirgli la bocca di lato, come a non farsi sentire da nessuno.

Avvampo ancora a quel contatto ravvicinato. Cavolo, già sono inesperto, in più Jimin sembra un tipo flirtante e decisamente troppo carino per i miei standard. Mi sento imbarazzato solamente a stargli accanto...

«Beh uhm...Non conosco molto il posto. Pensavo nel fare due passi qui, in piazza, anche se con questo sole non penso ci convenga molto» dico giocando con uno dei bicchieri vuoti.

«Vieni, ti porto io in un posto carino. Hai la bici vero?» chiede appoggiando una mano sulla mia spalla, a richiedere la mia attenzione che gli do. 

«Si»

Jimin alla mia risposta sorride.

«Bene allora andiamo!»

«Ma non sarai troppo stanco poi? Non vorrei ti affaticassi solo per stare con me, invece di tornare a casa e riposarti come si deve...»

«Jungkook, come ti ho detto prima, volevo rivederti. Pensi mi importi di riposare ora, quando solo a rivederti mi son risvegliato tutto d'un colpo?» continua a sorridermi e io lo guardo, ricambiandoglielo, per poi aggrottare le sopracciglia.

«Come risvegliato tutto d'un col-» mi giro a guardarlo e non faccio in tempo a fare altre domande che mi prende la mano.

«Andiamo, andiamo!» esclama mentre io mi alzo goffamente dalla sedia e lascio i soldi al barista, che saluta Jimin.

«Ciao Lorenzo, a più tardi!» urla Jimin in un italiano strano per farsi sentire e saluta di rimando il collega di lavoro.

Usciamo dal bar, quando vedo Taehyung appoggiato al bordo della fontana, proprio nello stesso punto in cui mi ero appoggiato anche io.

Mi blocco.

Mi ero completamente scordato che anche lui volesse venire in piazza. Lo osservo e ammiro come stia tranquillamente prendendo il sole, ignaro della sua illegale bellezza.

«Tutto ok Jungkook?» chiede Jimin risvegliandomi e mi giro, per rassicurarlo con un sorriso.

«Vieni, ti voglio presentare una persona»

Non posso mentire a me stesso dicendo di non provare più nulla per Taehyung. Una cotta è una cotta e come quando la carne si cuoce, ci vuole del tempo affinché si raffreddi. Tutto questo però, potrebbe essere velocizzato di più da una folata di vento freddo e quella folata, vorrei proprio che fosse Jimin. 

Non voglio pensarlo come ad un rimpiazzo: io sono assolutamente curioso di sapere quello che potrebbe accadere tra me e Jimin. Voglio scoprire di più su di me e credo che Jimin, possa aiutarmi a farlo e soprattutto, sono curioso di sapere se Jimin possa farmi stare bene, se possa essere il ribaltamento del quale avevo bisogno in questa estate.

Forse infondo, ho accettato di venire fin qui con Hoseok proprio perché avevo bisogno di scoprire qualcosa di nuovo e di diverso, staccarmi dalla vita mondana di tutti i giorni e oltrepassare la mia linea comfort.

Mentre questa raffica di pensieri mi sconvolge la testa, prendo la mano di Jimin e lo porto verso la figura di Taehyung, che non appena ci vede arrivare, apre gli occhi.

«Jungkook!» sorride a vedermi ma poi, il suo sorriso per qualche motivo, si spegne.

«Ciao Taehyung. Volevo presentarti la persona che ho conosciuto l'altra sera. Taehyung, lui è Jimin. Jimin, Taehyung»

«Ciao Taehyung, ti ho visto durante la serata...Eri insieme a qualche altro ragazzo» dice Jimin, dopo avergli stretto la mano.

«Si, conviviamo per il momento in quattro in una casa vacanza del mio migliore amico» spiego io al posto di Taehyung, che sembra quasi infastidito dalla sua presenza e non accenna a parlare minimamente.

«Quando vuoi tornare a casa, Kookie?» mi chiede senza rispondere a Jimin, guardandomi.

«In realtà...Avevamo intenzione di andare in un posto...Ho già avvisato Hobi e Yoongi per dirgli che farò tardi» dico grattandomi la testa, mentre sorrido a Jimin, che chiaramente aveva voglia di stare un po' con me.

Non gli chiedo neanche di venire, perché suppongo che a Jimin possa dar fastidio. Infondo, io sono qua per lui.

«Capisco, allora...A più tardi. Io vado a comprare degli alimenti che mancano a casa» dice, alzandosi dalla fontana.

Annuisco e lo saluto.

«A più tardi» dico e poi ritorno indietro per prendere la bici che avevo parcheggiato. «Beh? Andiamo?» sorrido a Jimin, che prende la sua e si mette in sella.

«Stammi al passo!» dice e inizia a pedalare velocemente, sorprendendomi. 

Mi metto in sella rapidamente e inizio a pedalare alla sua stessa velocità, raggiungendolo.

4 a.m | TAEKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora