Jungkook, agli occhi di Taehyung, era assolutamente il personaggio cattivo della storia.
Era un agglomerato di tenerezza rinchiusa in un corpo forzuto e scolpito, con un carattere estremamente carino che però poteva mutarsi da un momento all'altro, rendendo imprevedibili le sue azioni.
Doveva assolutamente mettere le cose in chiaro e, vedendo Jungkook prendere iniziativa per mettere la crema solare su Yoongi preoccupato per la sua carnagione, gli sembrò un ottimo pretesto per farlo.
Soprattutto perché dentro di sé, rodeva dalla gelosia.
Gelosia...Però per chi? Per Yoongi, si era risposto automaticamente.
Ma era davvero così? Sapeva che Jungkook non poteva provare nulla per Yoongi. Lo aveva capito dall'effetto che solo lui gli faceva per qualche particolare motivo e sapeva che in qualche modo, Yoongi covava qualche sentimento per il suo migliore amico Hoseok.
Per la prima volta dopo tanto tempo però, si accorse di non aver osservato da lontano i suoi due migliori amici invidioso del loro particolare rapporto, ma di star dando tutte le sue attenzioni ad un perfetto sconosciuto che per le nuove emozioni che gli stava facendo vivere, lo incuriosiva parecchio. Lo inseguì con lo sguardo come un gatto osserva la lucertola che vuole acchiappare, osservandone minuziosamente i movimenti.
Si continuava a ripetere di dover mettere le cose in chiaro e così, gli confessò che aveva una cotta per Yoongi.
Vedendo l'espressione di Jungkook cambiare, si pentì immediatamente del suo gesto. Non era necessario. Se davvero voleva tutelarsi, avrebbe avuto altri modi con cui farlo. Aveva fatto così anche con Jimin, in fondo.
Eppure, iniziò a pensare che con Jimin fosse stato diverso. Aveva pensato a lui come un cerotto, mentre Jungkook beh...Era davvero attraente.
Aveva quel qualcosa che lo attraeva spontaneamente, come una calamita e forse, la sua confessione, l'aveva pensata come più una tutela nei suoi confronti. Forse Taehyung aveva paura che a stare quelle due settimane con Jungkook, la forza d'attrazione che lo caratterizzava, lo avrebbe reso estremamente irrequieto.
Ne ebbe conferma quando, lo trovò mezzo nudo dopo aver aperto la porta del bagno. I capelli tirati indietro, la sua espressione rilassata, l'asciugamano in vita che lasciava ad evidenziare la piccola "v" dei suoi fianchi e soprattutto le gocce che, scendendo sul suo petto lentamente gli fecero provare una fastidiosa invidia all'osservarle, lo fecero per un momento andare in black-out.
Ma anche quando lo sorprese completamente assopito sul letto con solo addosso dei pantaloncini, sofferente forse per il caldo, si ritrovò a pensare a solo un attimo fa quando credeva che Jungkook fosse assolutamente pericoloso per il suo aspetto attraente, ma che in realtà era proprio la sua dolcezza e la sua innocenza a renderlo letale.
Questo tipo di pensieri lo tennero sveglio per tutta la notte, decidendo così di uscire e osservare la luna, sperando che come sempre gli possa dare qualche risposta. Si sorprese però a vedere Jungkook concentrato a disegnare qualcosa.
«Bella eh?» chiese a bassa voce, ritornando a guardarla per poi posare lo sguardo su di lui, preso dallo spavento. «Scusami, non volevo spaventarti, ma ti ho sentito aprire la finestra prima e ho immaginato che fossi tu» mentì. Sarebbe stato troppo imbarazzante dirgli di averlo osservato fino a quel momento.
«Senti Jungkook...Ti va di andare a fare un giro?» chiese poi, improvvisamente. Forse avrebbe avuto l'occasione per farsi perdonare e per avere delle risposte.
Infatti, capì che doveva rimanere insieme a quel ragazzo per poterlo capire. Aveva dato colpa al fatto che era un po' che non aveva incontri con qualcuno dopo la "rottura" con Jimin e che quindi, Jungkook, il primo ragazzo carino che aveva incontrato dopo tempo, gli aveva fatto per forza di cose uno strano effetto.
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4 a.m | TAEKOOK
FanficPer il compleanno di Jungkook, il suo migliore amico Hoseok decide di regalargli una vacanza presso la sua casa italiana situata nella campagna, lontana dalla città urbana di Bergamo. Solo più tardi però Hoseok avvisa che i due non sarebbero stati d...