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Il giorno dopo mi sveglio di scatto quando Taehyung mi scuote dolcemente.

«Dobbiamo andare Jungkook, sennò non prendiamo in tempo il bus» dice portandomi la colazione a letto, facendomi subito sorridere. Mi stropiccio gli occhi e mi stiracchio, per poi mettermi a sedere.

«Dobbiamo proprio andare...?» chiedo guardandolo con un piccolo broncio, andando ad abbracciargli la vita, siccome è in piedi davanti a me. Si accomoda sul letto, sedendo sul bordo e mi accarezza la testa, guardandomi triste.

«Vorrei rimanere qui per sempre, ma lo sai che devi tornare a casa...»

«Tu rimarrai qui?» chiedo con un velo di speranza.

«Sì. Mi manca ancora qualche anno per finire. Il prossimo anno se tutto va bene mi laureo, poi dopo dovrò fare la magistrale, qualche master...» dice sospirando frustrato. Mi rabbuio a sapere che non saprò neanche quando potrò rivederlo, ma decido di non pensarci ora e di farlo solo una volta seduto sull'aereo che mi porterà in Corea, lontano da lui.

Così mi stacco e mi metto a mangiare la colazione, passandogli una fetta anche a lui. 

«E' Nutella, vero?» chiedo abbozzando un sorriso non appena addentando il pane sento la bontà della crema di cioccolato. Taehyung in risposta annuisce. 

Non parliamo molto, forse entrambi siamo un po' giù. Mi aiuta a fare lo zaino con tutte le mie cose sporche e poi infila all'interno una maglia che pesca dall'armadio.

«Tieni. Avrai un mio ricordo almeno»  dice sorridendomi. Sorrido al suo gesto e poi mi alzo, osservando la stanza per guardare se avessi dimenticato qualcosa. Non appena Taehyung va in cucina per prendere qualcosa da mangiare durante il tragitto, lascio i miei disegni che ho fatto su di lui sulla sua scrivania, avendo intenzione di fargli un altro piccolo regalo a casa di Hoseok. 

Successivamente esco dalla stanza e usciamo dall'appartamento insieme, avviandoci a passo tranquillo verso la fermata dell'autobus impiegandoci come al solito, una buona mezz'oretta. 

Non appena saliamo sull'autobus, ci sediamo comodi l'uno accanto all'altro e appoggio la testa sulla sua spalla, mentre osservo la città farsi sempre più distante, lasciando spazio solamente all'aperta campagna. 

La mia mente viaggia veloce, sicuramente più dell'autobus. Ricordo subito tutti i giorni passati insieme a Taehyung, la prima volta che ci siamo visti e di come mi ha fatto sentire e di come le cose si sono evolute, il nostro primo bacio al chiaro di luna, i litigi per la gelosia, le giornate insieme a Bergamo, la nostra prima volta, le coccole sul divano, le chiacchierate sulla nostra passione in comune sul disegno, la cena insieme e il nostro trascinarci qua e là per i portici della città, ubriachi del vino. La chiacchierata all'alba, gli sguardi d'amore... Mi mordo il labbro per trattenere le lacrime, non volendo che mi vedesse in un questo stato e cerco solamente di pensare al restare col bel ricordo.

Quando scendiamo, Hoseok e Yoongi ci aspettano alla fermata e non appena mi vede, Hoseok sorride contento di vedermi. 

«Torniamo a casa»  dice abbracciandomi e successivamente, in silenzio, torniamo alla casa vacanza. 

Quando arrivo in camera, inizio a preparare la valigia. Il volo, per quel che mi ricordo, è di sera, quindi ho sufficientemente tempo ancora per stare con Taehyung. Non appena finisco i preparativi per il viaggio, mi intrufolo nella stanza del biondo, vedendolo sdraiato a pancia in giù a guardare la valigia già pronta. Dopo aver posato una mia maglia sulla sua valigia per contraccambiare il pensiero, mi metto a letto con lui e subito mi fa spazio, avvolgendomi in un abbraccio.

Sappiamo entrambi in qualche modo, che questo per noi è l'unico momento per darci il nostro addio, quello più intimo possibile.

Il mio cuore spera in qualche modo di poter ritornare qui, ma i miei genitori non hanno così tanti soldi per farlo e sicuramente non farò leva su Hoseok per ciò. Già Hoseok...Chissà come sta. Volente o dolente, dovrà aspettare un intero anno l'estate per rivedere Yoongi. 

Speravo che Taehyung potesse tornare insieme a Yoongi a Seoul, ma sono consapevole dei suoi piani e non sarò il tipo di persona a dirgli di abbandonarli per me, per una storia d'amore avvenuta in due settimane durante l'estate. 

Rimaniamo a letto per il resto della giornata a coccolarci e ad accarezzarci, quando scendiamo a cenare prima del previsto, giusto per avere la pancia piena prima del volo a detta di Hoseok. Siamo tutti piuttosto silenziosi, anche mentre ci avviamo verso la stazione dei bus che ci porterà in aeroporto. 

Yoongi inaspettatamente si mette a piangere non appena Hoseok lo abbraccia. Io col volto rattristito e arreso, mi infilo tra le braccia di Taehyung per l'ultimo abbraccio. Ci guardiamo senza dire nulla e poi ci baciamo. Sento le sue labbra umide, sento il mio groppo alla gola farmi male per quanto stavo cercando di trattenermi nel non scoppiare in lacrime. Quando accenno ad allontanarmi, Taehyung stringe la presa sul mio fianco premendo le labbra sulla mie e a quel gesto, una lacrima incontrollata mi scende sulla guancia. Quando entrambi ci stacchiamo, ci guardiamo in silenzio entrambi con occhi lucidi. Mi accorgo solo ora che anche a lui è scesa una lacrima.

Gliela asciugo, accarezzandogli con la mano la guancia e Taehyung l'afferra con entrambe le sue mani, come a volersene aggrappare a quel gesto tanto dolce quanto triste. Chiude gli occhi e strofina piano la guancia, mentre riapre piano le fessure. Forse preferirebbe lasciar chiusi gli occhi per non vedermi andare via.

Entrambi non vogliamo dirci parole speranzose. Entrambi non vogliamo rovinare tutto ciò che è stato. Entrambi ci auguriamo la felicità, ci auguriamo che la vita proceda al meglio per entrambi.


Entrambi vogliamo dirci addio così, in silenzio, con uno sguardo.




4 a.m | TAEKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora