Sorrido a vedere finalmente la casa.
Pensavo che fosse più piccola da come me l'aveva descritta Hoseok, però, ripensandoci, è perfetta per quattro persone. O almeno, lo spero per quanto riguarda le camere...Al massimo dormirò con lui.
Quindi entriamo dentro la struttura e una piacevole sensazione di accoglienza, ci invita a rimanere dentro di essa.
La prima sala che incontriamo, è il salotto, molto grande, con un bellissimo pavimento in legno, un candelabro grande e splendente e qualche mobile in legno, ancora perfettamente intatto e conservato bene. C'è anche una grande libreria, con molti libri che sicuramente passerò giornate a leggere, un divano, delle poltrone e poi, salta all'occhio un bellissimo pianoforte. Poco più in là, un camino spento e inutilizzato.
Se la sala è così bella, mi chiedo come saranno le nostre stanze.
«Mamma si è assicurata che avessimo tutto il cibo almeno per il primo giorno... Ci ha trovato tutti gli ingredienti per il kimchi e ce lo ha fatto trovare!» esclama dalla cucina.
Tutti lo guardiamo e sono sicuro che io insieme agli altri due, che non si saranno fatti un viaggio da niente da Bergamo fino a qui, stiamo morendo dalla fame. Alla vista del kimchi, ci avviamo subito in cucina da dove proviene la voce di Hoseok.
«Aiutatemi a portare le cose fuori» ordina mentre inizia a tirare fuori dal frigorifero le portate e anche i piatti con tutto il resto, che appoggia sull'isola presente in cucina, mentre Yoongi e Taehyung si muovono.
Fuori? Oh, noto solo adesso la porta della cucina dà sul giardino. Poso insieme agli altri i piatti sul tavolo bianco fuori abbastanza lungo, che attorno ad esso, ha delle sedie di legno.
Aiutiamo Hoseok a sistemare le ultime cose, come piatti e posate perfettamente puliti e poi ci sediamo tutti quanti a tavola, contenti di poter finalmente mangiare in tranquillità.
Mi osservo intorno.
La casa è immersa nel verde ed è pertanto un piacere poter mangiare fuori all'aria aperta, dove gli alberi di albicocche fanno da ombra.
Si respira un'aria diversa qui, decisamente più pulita e tranquilla, senza che da un momento all'altro arrivi una macchina o un autobus. Questo posto mi ricorda un po' la mia infanzia a Busan.
«Hobi, è davvero delizioso» mormora Taehyung al primo assaggio.
«Si, davvero, fai i complimenti ai tuoi genitori e ringraziali. Mi mancava un po' di cibo coreano» dice Yoongi, con gli occhi sul piatto.
Ma se Hoseok è sempre stato a Busan e poi a Seoul, come ha fatto a conoscere Taehyung e Yoongi, che invece, provengono da tutt'altra parte? E soprattutto, come fanno a conoscere questa casa così bene?
Glielo chiederò senza dubbio appena avremo un attimo da soli.
«Ragazzi, direi che aspettiamo un po' prima di andare a fare il bagno e nel mentre, possiamo sistemare le nostre cose e scegliere le camere. Come volete disporvi? Peschiamo e facciamo prima?» propone guardando tutti.
«Si, peschiamo» dice Yoongi, con l'ennesima sigaretta in bocca.
«Vaaa bene, come sempre il nostro Yoongi è diplomatico. Non a caso studia legge» dice e gli scompiglia i capelli, ricevendo un sorrisetto dal corvino.
Hoseok si alza e va dentro casa, entrando però dalla porta del salotto. Ritorna poi con un quaderno ed una penna, dal quale prende un foglio di carta, lo strappa in 4 pezzi e ci scrive i nostri nomi.
«Vi dico già come sono strutturate le camere della casa: c'è il letto matrimoniale dei miei genitori e poi ci sono due stanze singole»
I battiti del mio cuore aumentano spaventosamente.
Hoseok mischia i nomi sul tavolo.
«Ok, allora pesco la coppia che dormirà nel letto matrimoniale» dice e divento bianco per l'ansia.
Ti prego non pescarmi.
«Yoongi» dice e lo guarda. Lui annuisce, accettando la cosa. «Con chi dormirà Yoongi signori e signori?» chiede con voce teatrale sperando di essere simpatico ma no, io sono troppo spaventato per poter ridacchiare. Guardo i tre fogliettini rimasti, sperando che possano prendere fuoco.
Ti prego. Non. Pescarmi.
Aspettando che Hoseok peschi, mi ritrovo a chiudere gli occhi per l'ansia che mi sta mettendo la sua stupida suspance.
«Hoseok. Oh, mi sono pescato. Vorrà dire che dormiremo insieme» dice e lo guarda senza alcun filo di malizia. Yoongi annuisce e quasi, gli vedo scappare un sorrisetto.
Sospiro sollevato. Quindi io e Taehyung saremo separati, con una camera singola e niente e nessuno potrà attaccarmi.
Grazie chiunque tu sia lassù che mi protegge.
Così tutti ci alziamo alla fine del verdetto e sparecchiamo. Poi, ritorniamo nella sala nella quale avevamo appoggiato le nostre valige io e Hoseok e prima ancora, anche Yoongi e Taehyung, che appena arrivati, hanno evidentemente deciso di mollare il peso qui e venirci poi a trovare in stazione.
Prendo la mia roba e vedo fare lo stesso anche gli altri. Poi Hoseok ci guida all'interno della casa, anche se sembra Taehyung sappia già come sia fatta, siccome mi dice di andare insieme a lui, una volta salite le scale e arrivati al primo piano della casa.
Che cosa...Perché me? Che ho fatto?
«Le nostre camere sono qui, mentre la camera matrimoniale è a destra» spiega.
«Vedo che ti ricordi bene Taetae» si complimenta con lui il castano.
Devono conoscersi da tanto tempo se Hoseok gli da questi nomignoli.
«Eh già. Dai vieni» dice e mi prende per mano, inaspettatamente. Poso lo sguardo sulla mano, trovando come anch'essa fosse bella e delicata, e poi lo seguo lungo il corridoio.
Taehyung apre la stanza della prima camera, rivelando una stanzetta modesta, ma molto carina.
«Ti piace?» dice e mi guarda, cosa che faccio anche io, ma poi riposo lo sguardo sulle nostre mani ancora intrecciate e arrossisco violentemente, lasciando la mano libera.
«S-S-Si» dico e lui mi sorride.
«Sei così carino quando balbetti...»
Cosa ha detto?
«Bene! Allora io prendo quella di là» dice e come se niente fosse, apre una porta di legno, che poi scopro essere un bagno e ne apre un'altra ancora, facendomi capire che le nostre due camere, fossero comunicabili.
«Dovremmo condividere il bagno, se per te non è un problema Kookie»
Perché detto da lui il mio nomignolo suona così bene?
«Oh, scusami, ti ho chiamato col nomignolo...» dice e lo vedo imbarazzarsi.
Dio mio, come si fa a resistergli due settimane?
«E' o-ok... C-chiamami pure Kookie e-e- non è un problema condividere il b-bagno...» dico a fatica e mi maledico per il mio continuo balbettio.
«Va bene allora... Io vado di là. Lascio la porta aperta se hai bisogno» dice e io annuisco, abbassando lo sguardo.
Prima di girarmi, vedo che si avvicina a me, di nuovo troppo pericolosamente, e mi prende per le spalle e cerca il mio sguardo.
«Non essere timido con me, davvero, sii te stesso. Non ti giudicherò mai, mh?» dice con voce estremamente delicata e dolce, scompigliandomi poi i capelli.
Mamma, ho tanto paura che io non possa più tornare a casa vivo.
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4 a.m | TAEKOOK
FanfictionPer il compleanno di Jungkook, il suo migliore amico Hoseok decide di regalargli una vacanza presso la sua casa italiana situata nella campagna, lontana dalla città urbana di Bergamo. Solo più tardi però Hoseok avvisa che i due non sarebbero stati d...