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Eppure nessuno mi aveva detto che in questi due giorni di "scampagnata", avrei dovuto dormire nello stesso letto di Taehyung. 


Incurante del fatto che in un appartamento avrebbero dormito insieme Hoseok e Yoongi, lasciando quindi me e Taehyung ad arrangiarci da soli, accettai di buon grado quella proposta, convinto che avrei avuto modo di pensare di più ai miei sentimenti o semplicemente di vedere qualche posto nuovo. 

Andammo quindi in centro con uno zaino in spalla in cui all'interno, avevamo giusto messo l'occorrente per quei due giorni fuori, impiegando una buona mezz'oretta per arrivare a piedi, temendo di non saper dove lasciare le nostre bici, che nonostante il lucchetto, avrebbe comunque cercato di romperci o scassinare. 

Successivamente prendemmo un autobus diretto a Bergamo e dopo circa un'ora, Hoseok mi fece segno di scendere, mentre Taehyung e Yoongi, ormai completamente orientati dal posto, si erano preparati a farlo prima di me e Hoseok. 

Camminammo ancora fino ad arrivare ad un grazioso edificio, situato in un blocco di altri appartamenti attaccati. 

L'edificio è piuttosto alto e comprende diversi piani. L'appartamento di proprietà di Hoseok, si trovaal sesto.

Quando entrammo, Hoseok trascinò Yoongi nella camera matrimoniale, invitandolo a mettere tutte le sue cose lì. Io e Taehyung ci guardammo, per poi guardare la cameretta che c'era stata assegnata da Hoseok in automatico, insieme al letto ad una piazza e mezza. 

«Torno a casa» dissi sul momento dopo essere rimasto per un momento davanti alla vista di quel letto troppo piccolo per due persone, ma Hoseok l' aveva presa sul ridere senza prendermi sul serio.

Mangiammo a casa tutti e quattro e per questa volta cucinò Yoongi, consapevole delle cose rimaste nel frigo da lui e Taehyung. 

Passai poi del tempo a sistemare le cose in quella camera che capì essere di Taehyung vedendo i vari libri di arte posizionati sulla libreria presente in essa, qualche suo vestito nell'armadio che aprì ritrovandolo però mezzo vuoto. Mi meravigliai a trovare la sua scrivania ordinata meticolosamente, non avendo mai avuto l'occasione per conoscerlo a tal punto da sapere piccolezze come queste sul suo carattere. Sorrisi poi a vedere una foto di lui e la sua famiglia. Doveva mancargli, non avendo la disponibilità a causa dei suoi studi di fare avanti e indietro tra Corea e Italia. Eppure non aveva mai accennato di loro in questi pochi giorni...

Arrivò poi sera ed entrambi, un poco imbarazzati per lo spazio ristretto, ci mettemmo sul letto dopo un'altra cena fatta a sto giro da Hoseok. 


«Davvero Hoseok non ha un altro fottuto letto?» chiedo spazientito, una volta a letto.

«Era la vecchia casa dei suoi, prima di trasferirsi...I suoi dormivano nella matrimoniale e lui dormiva qui. Credi che abbia a disposizione altro?» chiede girandosi su un fianco per guardarmi. Avvampo leggermente, mentre io sono a pancia in su a guardare il soffitto. «E poi, ti dispiace così tanto dormire con la tua cotta?» chiede senza pudore, stuzzicandomi per l'ennesima volta con questa storia della cotta. 

«T-Taehyung...» balbetto, preso alla sprovvista. «Quante volte mi farai presente di questa cosa?» sospiro sconfortato, chiudendo gli occhi per poter darmi pace da solo. 

«Perché? Ti imbarazza?» chiede alzandosi la testa col braccio, per potermi guardare dall'alto. 

«Si...» apre piano gli occhi e poi distolgo lo sguardo. 

Taehyung appoggia la sua mano sulla mia guancia, invitandolo a guardarlo.

«Non sentirti mai in imbarazzo con me» dice e io lo guardo, mordendomi il labbro, timido facendo l'opposto di quello che mi chiede, imbarazzandomi.

Taehyung poi si abbassa, rimanendo a pochi passi dalle mie labbra. 

«Buonanotte» sussurra, guardandomi le labbra e poi me negli occhi.

«Stai forse cercando di uccidermi?» chiedo dopo aver ripreso a respirare, in un sospiro frustrato e lui mi guarda confuso, nonostante sapesse benissimo quello che stava facendo. «Non fare quella faccia...Sai bene quello che stai facendo» dico infatti, guardandolo dritto negli occhi. 

«Vorrei solo che mi ricambiassi il bacio dell'altra se-» blocco le parole di Taehyung, esponendomi di poco in avanti per unire le mie labbra alle sue in un bacio a stampo frettoloso, ma pur sempre in un bacio. 

«Bastava dirlo, buonanotte» dico per poi girarmi di lato velocemente e spegnere la luce per poter nascondere il mio viso paonazzo dopo essermi accorto subito dopo di quello che avevo fatto, da solo, preso da chissà quale spinta di coraggio. Cerco di chiudere gli occhi ma sento il cuore martellarmi nel petto.

Taehyung  è fermo al suo posto, ma poi lo sento muoversi e sdraiarsi e quando mi abbraccia da dietro avvolgendo le sue braccia attorno alla mia vita, avvampo per l'ennesima volta. 

«Notte» mormora con un sorriso.


La mattina dopo quando mi sveglio, batto lentamente gli occhi per mettere a fuoco la stanza e capire dove sono, ricordandomi poi di essere nell'appartamento di Hoseok. Quando però mi accorgo di avere il centimetro del viso etereo di Taehyung a qualche centimetro al mio, sbatto gli occhi rapidamente, svegliandomi tutt'uno. 

Come diamine sono finito in questa posizione?! 

Il ricordo dell'altra sera di me girato di spalle e della posizione di adesso, non combacia.

Taehyung forse infastidito dai miei gesti, mugugna qualcosa nel sonno e si stringe di più a me, infilandosi però nel mio petto, che forse ritiene più caldo. Trattengo il fiato, come a non voler risvegliare il drago pericoloso che si trova nelle fiabe. 

Alla fine penso che l'unica soluzione, sia quella di rilassare i muscoli, respirare normalmente e portare una mano tra i capelli di Taehyung, ammaliato dalla loro straordinaria morbidezza. Glieli accarezzo dolcemente, in modo lento, non avendo la minima intenzione di svegliarlo. 

«Jungkook...» mormora Taehyung. Non gli rispondo, pensando che stesse facendo qualche sogno.  «Il tuo cuore batte così forte...» dice poi, facendomi completamente bloccare con la mano, che tengo sospesa in mano.


4 a.m | TAEKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora