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Appena pronunciata la frase, Jimin brontola di rimanere lì ancora un po', non essendo ancora tempo di andare. Rimaniamo davanti a guardare il fiume, quando poi Jimin mi accarezza il viso e lascia un bacio sulle mie labbra. 

Ci baciamo più volte fino a quando, un po' timido, schiudo la bocca consentendogli l'entrata quando sento che vuole approfondire il bacio. Così le nostre lingue si intrecciano, giocando come a volersi conoscere meglio. In poco tempo, Jimin si mette sopra di me e mi abbassa lentamente, facendo in modo di far aderire la mia schiena all'erba, con la mano sul petto che sembra piacergli tanto, dato il suo sguardo tanto ammaliato nel vedere i miei addominali scolpiti appena. 

Infilo una mano tra i suoi capelli e sento il basso ventre scaldarsi dai suoi tocchi esperti, soprattutto quando Jimin si lascia scappare un piccolo sospiro sulle mie labbra.

Sento la sua mano scendere dal mio viso al collo e successivamente, sentirla solo quando si intrufola sotto la mia maglia, andando ad accarezzare di nuovo il petto. Al mio sospiro mal trattenuto, scende di più, andando a giocare con la patta dei pantaloni. Mi accarezza il rigonfiamento, facendo arrestare il respiro che trattengo, ma quando infila la mano dentro, non posso fare a meno di rilasciare un piccolo ansimo. Infastidito però, sbottona i pantaloni senza alcuna fretta, lasciandosi un accesso più libero e successivamente, ritorna a tastare la zona, come a volerla scoprire. Massaggia la mia ormai evidente erezione da sopra il tessuto dei boxer e quando decide di abbassarmi completamente l'ultimo indumento, scoprendomi l'erezione che prende in mano, rabbrividisco.

«J-Jimin...» mormoro ansimante, come a volere di più.

Subito mi accontenta, iniziando a massaggiarmi l'intimità, passando a baciarmi dalle labbra, al collo e alla mandibola.

L'estasi è alta, soprattutto ora che non ho nessuna goccia di alcol in corpo che mi possa permettere di offuscare la mente. Per fortuna, questo momento, potrò ricordarmelo per sempre.

Mi lascio andare agli ansimi, ormai incapace di trattenerli quando aumenta la velocità, tuttavia...Si ferma, facendomi aprire gli occhi fino a quel momento chiusi. Mi guarda per un attimo e poi, fa un sorrisetto compiaciuto, alzandosi col petto e gattonando fino a potersi mettere all'altezza della mia erezione, che senza perdere altro tempo, prende in bocca in tutta la sua lunghezza.

Rilascio un gemito e richiudo gli occhi, infilando una mano tra i suoi capelli, come ad incoraggiarlo a continuare. 

E cosi fa: continua, aumentando i movimenti con la testa, succhiando con veemenza e gusto, fino a quando, dopo poco, vengo in grosse quantità per la sensazione nuova. Appena apro gli occhi, vedo lui prontamente ingoiare, leccarsi le labbra con sguardo felino, come un gatto quando finisce di mangiare il suo paté preferito.

«Ora non hai la scusa dell'esserti ubriacato per non poter ricordare» dice poi, ridendo appena.

Io mi alzo col petto, rimanendo appoggiato con i gomiti al suolo.

«Potrei invece utilizzarla proprio per chiederti di rifarlo altre volte» dico provocandolo. Mi sistemo, mettendomi i boxer per poi tirarmi su i pantaloni e quando Jimin sta per alzarsi, sono io a mettermi sopra di lui.

«Ma tu credevi davvero che ti lasciassi andare a lavoro insoddisfatto?» chiedo, guardandolo negli occhi. Lui sorride, forse consapevole di quello che sto per fare. Così accontento le sue aspettative, dandogli le stesse attenzioni che lui ha dato a me prima e nonostante la mia poca esperienza, imito i suoi stessi gesti, concludendo trionfante l'impresa.


«Beh, allora buon lavoro» dico, guardandolo entrare nel locale. 

«Verrai anche domani?» chiede speranzoso, come ogni volta.

«Ci proverò, non ho idea di che piani abbiano in mente gli altri...» dico sinceramente, «quindi se non mi vedi arrivare, è per questo. Ma al massimo, ci sarò il giorno dopo» dico facendogli l'occhiolino. Lui quasi arrossisce e mi stupisce, dato che solitamente è lui a prendere le redini, facendomi imbarazzare.

«Va bene...Aspetterò» dice e prima di entrare, mi lascia un veloce bacio a stampo.

Così, appena lo vedo entrare, torno a casa contento di averlo visto anche oggi, anche se devo spesso ricompormi e non pensare alle scene accadute prima soprattutto nel sentire ancora il sapore di Jimin sulle mie labbra, poiché primo, non voglio mi rivenga l'alza bandiera e secondo, perché mi imbarazza sapere che per una volta, ho avuto coraggio di prendere l'iniziativa. Forse Jimin mi sta cambiando, o forse a cambiare, sono io. Quel piccolo gesto poi, l'occhiolino...Da dove mi è uscito fuori? Scuoto la testa, decidendo di lasciare quel bellissimo momento là dov'era senza rimuginarci troppo. 

Quando torno a casa, vedo gli altri divertirsi nel loro mondo, ma noto che Taehyung è in disparte a leggere. Decido che l'indomani gli avrei chiesto che cosa avesse e quindi, lascio che la giornata proceda veloce, tra una nuotata e l'altra e tra la cena e una doccia calda. 

Preso dall'ispirazione, mi metto sul balcone con il mio blocco di disegni e disegno il volto di Jimin, sorridente. Sorrido anche io a vedere l'opera finita, quando quasi mi viene un colpo a vedere Taehyung uscire dal suo balcone, appena alzo lo sguardo. 

«Jungkookie...Possiamo parlare?» mi chiede guardando la luna, poi appena mi rivolge lo sguardo, abbassa il capo. 

«Certo» dico, mettendo da parte i miei attrezzi da disegno velocemente, soprattutto nel vederlo così mogio. 

Vado quindi in stanza sua e capendo il suo sguardo, intuisco che voglia andare nel suo posto preferito. Camminiamo in silenzio, scendendo le scale, ritrovandoci fuori e poco prima di immergerci nel buio, mi tende la mano automaticamente, che io mi accingo a prendere. Sembra tutto come la prima volta che siamo usciti, ma sembra che ora e quella magia di quella notte, siano solo un vago e dolce ricordo. 

Non appena arriviamo, si siede e io faccio lo stesso.

«Taeyung, che succede?» chiedo finalmente, interrompendo il rumore delle cicale, abbastanza preoccupato nel vederlo così da tutto il giorno.

«Jungkookie...Li ho sentiti ieri sera...»

4 a.m | TAEKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora