1. Il Lago Nero

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Non mi è mai piaciuto il Lago Nero, non perché non mi attragga, anzi, ma quando lo guardo provo un po' di inquietudine dentro di me. Il sotterraneo della mia Casa si trova proprio sotto il lago, quindi, mi attragga o meno, sono costretta a vederlo dagli oblò della Sala Comune.

Soltanto una volta ho navigato su quelle acque scure, a bordo di una barca di legno magica, al mio arrivo a Hogwarts, insieme agli altri studenti, accompagnati da Hagrid.

La prima volta che i miei occhi hanno ammirato l'imponenza del castello di notte, non potrei mai dimenticarlo.

«Terra chiama Martina!» Mi riscuote dai miei pensieri la voce delicata di Ginny.

Faccio un sussulto svegliata dai miei pensieri sul Lago Nero e guardo le mie amiche ancora un po' concentrata.

Mi stendo sulla coperta dove ero seduta e lascio cadere il libro di Pozioni aperto sulla mia faccia. «Ricordatemi il perché sono venuta a studiare con voi due secchione.»

«Ehi! Io non sono una secchiona, parla per Hermione!» sbotta Ginny.

«Grazie della gentilezza ragazze» Hermione accennò un sorriso ironico. «Comunque sei venuta a studiare con noi due, anche se mi sembra che tu non lo stia facendo, perché tra circa due giorni hai Pozioni con noi Grifondoro.» 

«Grazie Herm, ma era retorico.»

«Da quando usi questi paroloni?» ride Ginny.

«Da sempre Gin, non sono mica analfabeta» sussurro.

«Quasi» bisbiglia Hermione, soffocando una risata.

Mi metto seduta lasciando cadere il libro tra le gambe e le tiro una gomitata.

«Ehi! Fai male!»

«Mai quanto fanno male al mio cervello i tuoi paroloni da so-tutto-io, e voi vi meravigliate se dico retorico» le canzono ridendo.

Le mie due amiche scoppiano a ridere e io mi unisco a loro.

Io, Ginny ed Hermione siamo molto unite.

Sono le uniche ad avermi capito il giorno dello Smistamento, quando il Cappello Parlante ha pronunciato sonoramente "Serpeverde!" ed io sono andata a sedermi al tavolo un po' giù. Non perché non mi piacesse Serpeverde, anzi, ho proprio le caratteristiche di quella Casa, della mia attuale Casa, ma in quanto a persone da me conosciute sull'Hogwarts Express, nessuno era capitato con me.

Alla fine del grande banchetto dopo lo Smistamento, Ginny ed Hermione, avendomi scrutata dal tavolo dei Grifondoro, sono venute a darmi il benvenuto nonostante loro fossero state smistate lo stesso giorno, e da lì siamo rimaste amiche.

Mi sdraio nuovamente sulla coperta con il libro di Pozioni poggiato accanto.

Non mi è mai piaciuto studiare, ma almeno con le altre materie ci provo, mentre in Pozioni non ci provo neppure, so già di fallire. Ogni singola Pozione che ho fatto sin dal primo anno mi è sempre scoppiata addosso.

Io e le mie riflessioni sulle Pozioni andate a male siamo svegliate da Hermione.

«Chi è che arriva qui il venticinque di settembre?»

Mi alzo di scatto e mi giro verso il vialetto che porta dentro il giardino del castello. Vedo una delle solite carrozze che l'uno settembre ci porta qui dall'Hogwarts Express, trainata da un Thestral, che ovviamente io non posso vedere.

«Non penso sia uno studente, nessuno arriva mai il venticinque di settembre. Sarà qualche persona che è stata convocata da Silente » commenta Ginny curiosamente.

Sorrido spontaneamente.

Conosco qualcuno che arriva un po' più tardi quest'anno, e se fosse...ma non la aspettavo così presto.

«Perché ridi, Marti?» chiede Hermione.

Chiudo il libro di Pozioni e mi alzo in fretta.

«Io so chi potrebbe essere!» Inizio a camminare più veloce che posso verso il castello.

«Ehi! Ma dove corri?» domandano le mie amiche, insieme.

«Ad accogliere una persona, buono studio! Ci vediamo a pranzo!» urlo di rimando, fermandomi per qualche istante.

Le mie due amiche si guardano con aria interrogativa, ed io inizio a camminare di nuovo velocemente verso il vialetto.

«Ehi! Sta attenta!»

Maledetta me e il mio essere maldestra.

Alzo lo sguardo e vedo una ragazza dai capelli rossi molto ricci raccolti in una coda. Tiene alcuni libri in mano ed è vestita con la divisa nera e la cravatta che alterna rosso e giallo. Grifondoro.

«Scusami, vado di fretta. Weasley, giusto?» azzardo.

Non c'è una singola persona ad Hogwarts che abbia i capelli rossi e non sia un Weasley e un Grifondoro

«Sì, sono Abbey, piacere» sorride la ragazza.

«Martina.» Sorrido a mia volta.

Abbey si guarda intorno prima di tornare con lo sguardo su di me. «Hai visto per caso uno dei miei cugini? Devo restituire delle cose.»

«Oh, c'è Ginny lì, se può esserti d'aiuto.» Le indico con gli occhi il luogo dove dove Hermione e Ginny stanno studiando Pozioni. «Ora scusa, ma vado di fretta.»

Inizio a camminare sperando di non scontrarmi con nessun altro e soprattutto che non mi fermi più nessuno.

Arrivata dentro il vialetto del castello, trovo Hagrid al fianco della carrozza.

«Ciao Hagrid, sai per caso chi è arrivato al castello con questa carrozza?» Alzo il mio sguardo verso Hagrid, alto forse più di due metri.

Come dico io, è un gigante buono.

«Ciao Marti! In realtà ero qui per accogliere proprio questa persona e riportare il Thestral nella foresta. E' la nostra amica.» Mi rivolge un enorme sorriso.

«Ah, allora è lei!» rispondo, entusiasta. «Grazie Hagrid.»

Attraverso subito l'enorme porta di legno aperta della Sala d'Ingresso e mi guardo intorno.

È una sala grandissima, dal soffitto piuttosto alto.

C'è un imponente scalinata dinanzi al portone d'ingresso, che porta ai piani superiori, mentre poco più lontano ce n'è un'altra, che invece porta giù nei Sotterranei.

Non la vedo da nessuna parte, strano. Sarà in Sala Comune, sicuramente.

Prendo a correre giù per le scale e poi verso la nostra Sala Comune. In poco tempo sono davanti al muro di pietra.

L'ingresso della Sala Comune di noi Serpeverde si trova nei Sotterranei del castello, nascosto dietro a una porzione di muro di pietra che scivola di lato quando si pronuncia la parola d'ordine esatta.

«Vischio rosso» pronuncio.

Le due statue poste ai lati della porta iniziano ad animarsi.

No, non di nuovo. 

Quando si sbaglia a pronunciare la parola, le due statue di serpenti si animano, spaventando gli intrusi, fino a farli fuggire.

Oh, cazzo, la parola d'ordine!

Questa settimana l'hanno cambiata e non ho letto la bacheca stamattina perché ero in ritardo per Incantesimi.

Generalmente, per evitare che intrusi tentino di intrufolarsi, la parola d'ordine viene cambiata ogni due settimane e comunicata sulla bacheca degli avvisi della Sala, che la fretta ha voluto che oggi non leggessi. 

Pages of Lifetime Memories; d. malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora