44. Sabato

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E' sabato. Il mio giorno preferito.

Sabato: niente lezioni, niente professori, niente di niente.

Hogsmeade e amici.

Peccato però che oggi non è proprio il sabato che preferisco, ecco.

Sono quasi le 9.30 ciò vuol dire che tra mezz'ora esatta dovrei essere in giardino dove Zach mi aspetta.

Innanzitutto, facciamo un passo indietro.

Ieri sera Zach Miller, Serpeverde un anno più grande di me, mi ha chiesto di uscire.

Fin qui, nonostante la mia insicurezza, tutto normale.

Il bello è arrivato la sera, quando ho avuto il tempo di parlare tranquillamente con Ellie a cena di quello che è successo con Zach.

Mi ha fatto una predica di un'ora sul fatto che sia meglio così, sia per me che per lui.

E quando dico un'ora intendo un'ora! In Sala Grande eravamo rimaste io, lei ed Anna che ascoltava dall'altro lato del tavolo.

Degli altri (Ron, Hermione, Ginny ed Harry) non lo sa nessuno. Fin quando non sarà qualcosa di serio è meglio così.

Spero che ieri quando hanno assistito all'inizio della conversazione non sia saltata in mente qualche strana idea a qualcuno perché io e Zach siamo soltanto amici.

Non è niente di serio per adesso e magari non lo sarà mai. Quindi, non fasciamoci la testa prima di essercela rotta.

«Dovresti prepararti» mi incita la mia amica, uscendo dal bagno.

«Giusto.»

Mi ricordo che dovrei essere già pronta mentre continuo a fissare il vuoto.

Apro il baule spostando Penelope che si ci era acciambellata sopra.

Rovisto tra i vestiti velocemente sotto lo sguardo di Elleri. Non avevo programmato di avere un appuntamento.

«Levati!» protesta El, spingendomi via.

«Che gentile!» Cado sul letto con le braccia incrociate.

Dopo qualche secondo passato a girovagare tra i miei vestiti, solleva un jeans blu attillato e una maglietta nera che mi arriva alla pancia.

«Metti questi!» Li appoggia sul letto.

«Tu dici?»

«Fidati, Ti!» Mi fa l'occhiolino.

Sospiro e mi dirigo in bagno per mettere su un po' di trucco e passare velocemente la piastra.

«Se stessi un po' ferma magari riesco a farti stare i capelli decenti!» blatera El che cerca di passarmi la piastra mentre metto il mascara.

«Sono in ritardo!» esclamo staccando la presa dove era attaccata la piastra.

«Ehi!» ribatte, notando che non potrà finire la sua opera d'arte sui miei capelli.

«Però tutto sommato stai bene, Marti» afferma Anna alzando lo sguardo dalla rivista che sta leggendo sul letto.

«Grazie.» Esco dal bagno e vado a sedermi sul letto per mettere le scarpe.

«Sarà già giù ad aspettarti» biascica Elleri appoggiata alla porta del bagno con la piastra in mano.

«Grazie delle rassicurazioni, El.»

Ho optato per delle classiche sneakers.

«Di nulla» mi canzona, esaminando la piastra.

«Bene, ci sono» dichiaro mentre mi alzo più o meno trionfante dal letto. «Vado, ci vediamo dopo.»

Pages of Lifetime Memories; d. malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora