La nostra Sala comune è un sotterraneo che si sviluppa in lunghezza con le pareti e il soffitto di pietra. Su quest'ultimo sono appese delle lampade ovali e olivastre. L'imponenza della stanza è data principalmente da un camino dalle sculture elaborate dove sono perennemente avviluppate le fiamme. Ci sono anche dei tavoli e delle poltrone e divani sul verde acido, scuro e in cuoio nero.
Andando avanti c'è un ampio corridoio, caratterizzato da porte: quelle a destra portano ai dormitori maschili mentre quelle a sinistra portano ai dormitori femminili, entrambi sono divisi per anno.
«Trasfigurazione di merda» sbuffa Malfoy, poi svolta nel corridoio a destra.
Kevin segue il biondino con lo sguardo e poi si gira verso di me.«E' fatto così.»
«E' semplicemente lui» sospiro.
Facciamo per dirigerci entrambi verso i rispettivi dormitori.
Prima di svoltare a destra, Kevin mi chiama. «Ehi, Lynch.»
Mi volto.
«Salutami Elleri.» Fatica a dirlo, ed abbozza un sorriso imbarazzato.
«Certo» sorrido flebilmente.
C'è qualcosa che mi sono persa?
Cammino in fretta verso sinistra dove si trova il dormitorio delle ragazze del sesto anno.
I dormitori hanno dei letti a baldacchino, con i colori della Casa, accanto e davanti ai quali ci sono rispettivamente comodini e bauli.
Spalanco la porta e trovo la mia migliore amica davanti al letto, a disfare il baule con Penelope acciambellata sul mio letto.
«Elleri!» urlo con un ampio sorriso.
Elleri Mills è una ragazza alta, con i capelli castano chiaro lisci tendenti al biondo, occhi verdi e, come dico io (anche se lei non lo sa) un cuore grande. Sin dal secondo anno è la mia migliore amica. Abbiamo iniziato a fare amicizia il tre settembre di quattro anni fa, quando una sera mi ha consolata mentre ero in lacrime. Probabilmente è l'unica che mi ha visto piangere.
Non sono il tipo di ragazza che piange davanti a tutti e che mostra a cuore aperto i suoi sentimenti. Ho imparato a difendermi dai pensieri della gente sin da piccola. E se per difendermi non devo lasciar trasparire emozioni, bene. Lo faccio da sedici anni.
Da quel giorno io ed Elleri siamo diventate inseparabili, dove c'era una trovavi anche l'altra e non c'era e non c'è tutt'ora, probabilmente, niente che io non sappia di lei e lei di me.
Elleri si volta e mi guarda. «Marti!» Ci fiondiamo subito in un grandissimo abbraccio e lei mi prende il viso tra le mani. «Come stai? Mi sei mancata tanto.»
«Questo dovrei chiedertelo io! Ti aspettavo per gli inizi di ottobre!» Ricambio il sorriso. «Com'è andato il viaggio? Bella l'Italia?»
«E' davvero un Paese stupendo, ma mi è mancata questa scuola l'uno di settembre, l'Hogwarts Express, i giardini, la Sala Grande...sono felice di essere tornata a casa.»
Elleri è arrivata più tardi quest'anno perché sua madre, la signora Mills, moglie di un impiegato del Ministero della Magia, aveva un viaggio di lavoro in Italia. Per questo ha portato El con sé. Questa idea le è piaciuta molto sin da subito, dato che lei ama viaggiare. Per Silente non c'è stato nessun problema ad acconsentire che El tornasse verso gli inizi di ottobre, perciò è partita con grande entusiasmo.
«Sono proprio felice di essere la prima ad accoglierti.»
«Da dove esce oggi tutta questa dolcezza? Sei Martina?» ride.
«El, sono solo felice di vederti! Non sai che noia senza di te, e poi stare in stanza da sola con Heather e Pansy è una morte lenta e dolorosa.» Mi lancio sul letto facendo sobbalzare Penelope che miagola in modo aggressivo, e salta giù. «Oh. Scusa Lop, avevo dimenticato che eri acciambellata lì.»
Penelope miagola sonoramente e balza in modo abile sul baule di Elleri.
Penelope è la gatta di Elleri. E' una Tonchinese Mink. Ha il mantello lucente e raso con una pelliccia estremamente setosa ed aderente al corpo di color crema. Ha gli occhi dell'inconfondibile colore "acquamarina", caratteristica non presente in nessuna altra razza di gatti al mondo.
Queste sono esattamente le parole di Elleri quando mi ha fatto conoscere Penelope. E' qui dal primo anno, ma non ci ho mai fatto particolarmente caso tranne da quando io e El siamo diventate amiche.
«Allora? Hai incontrato qualche ragazzo carino in Italia, El?»
«Sempre a quello pensi» ride e mi lancia il cuscino.
«Chiedevo e basta!» Alzo gli occhi al cielo e le rilancio il cuscino.
«Sai, l'Italia è un luogo meraviglioso. Dovresti andarci più spesso» chiosa mentre continua a disfare il baule
«Mh. Italia? Lì sono le mie radici e ci vado già abbastanza spesso. In ogni caso, sai che il mio cuore per prima mi porterà sotto la Tour Eiffel.»
Andare a Parigi è uno dei miei sogni sin da quando ero bambina. Mia nonna è stata lì con mio nonno dopo essersi conosciuti e mi ha raccontato che è stato il viaggio più bello della sua vita. Me ne parlava sempre elogiando Parigi come una città affascinante.
Ogni sera da quel giorno ho cercato sempre foto di tutto quello che riguardava la città francese, sperando di vedere la Tour Eiffel dal vivo un giorno.
Svegliandomi dal mio viaggio a occhi aperti a Parigi, mi volto verso Elleri.
«El, a proposito di ragazzi...» faccio un sorrisetto.
«Te l'ho detto che pensi solo a quello!»
Oh, per favore.
«Prima, mentre venivo qui, Kevin mi ha detto di salutarti.» Faccio un sorriso sospetto.
«Kevin? Kevin Turner?» Ellie nasconde un sorriso.
«Elleri Mills, che mi stai nascondendo?!»
«Niente Marti, niente.»
«Sicura?» domando un po' scettica.
«Certo che sì, io e Kev siamo solo buoni amici» risponde, mentre indossa la divisa Serpeverde.
«A me non sembra che lui ti veda come un amica» sussurro.
Elleri non mi sente (o fa finta di non sentirmi) e fila in bagno per sistemarsi prima di Trasfigurazione.
El non è mai stata la classica ragazza che pensa sempre ai ragazzi, anzi, per lei è meglio focalizzarsi su altre cose. Ha un cuore grande e una volta qualcuno ha avuto il potere di ferirlo. Da quel giorno lei non ha mai più ammesso di provare qualcosa per un ragazzo. Mi è sempre dispiaciuto tantissimo per quello che le è successo, perché sono sicura che non dev'essere affatto facile riprendersi da una relazione finita, soprattutto se è finta perché quel ragazzo ti ha spezzato il cuore.
Kev, invece, va dietro ad Elleri dagli inizi di giugno e penso davvero che lei gli piaccia.
«Allora, vuoi stare lì a fissare il soffitto oppure magari prendi la bacchetta e i libri e andiamo a Trasfigurazione?» mi incita Elleri.
Sospiro e prendo la bacchetta. «Andiamo.»
Usciamo, richiudendo alle nostre spalle la porta del dormitorio.
«Non rompere niente Lop!» Elleri avverte Penelope, e da dietro la porta sentiamo un sonoro miagolio.
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Pages of Lifetime Memories; d. malfoy
FanfictionCOMPLETA, IN REVISIONE Martina Lynch. 16 anni di pura magia. Eppure spesso la magia vacilla e lascia scoperte le proprie fragilità. Sentimenti? Non sono decisamente il suo forte. Ma nonostante tutto eccola qui, pronta a iniziare il suo sesto anno...