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«E' stato così terribile?» chiede Madama Pomfrey rientrando in infermeria.

«Oh, no...per niente.» Penso a chi è appena venuto a farmi visita.

«Meglio» afferma quando ritorna alla sua postazione.

Mi sistemo le coperte e poggio la testa sul cuscino pensando a quello che è successo con Draco.

Draco è così strano. Non l'ho mai capito del tutto e, francamente, non ho mai avuto il desiderio di capirlo del tutto. Ho sempre saputo che i Malfoy fossero una di quelle famiglie da cui bisogna girare al largo: ostili e nefaste.

D'altronde i miei genitori hanno avvertito il giorno che ho visto Draco al binario per la prima volta. King's Cross era gremita, ma nonostante ciò sono riuscita subito ad individuare la testa bionda che proprio poco fa era qui accanto a me. Ricordo tutto nei minimi dettagli e sinceramente me ne stupisco.

«E' rimasta al solito posto!»

Numerose voci echeggiano per il corridoio fuori dall'infermeria.

«Sì, signor Lynch.»

«Ah! E' sempre casa!»

La porta si apre, presentandomi per primo un ciuffo castano che ricordavo più scuro. «Ma buongiorno, sorellina!»

«Ciao, Tyler.»

Tyler è mio fratello. Un ventiduenne come tutti i ventiduenni londinesi che si possono immaginare: streetwear, colmo di ruffianeria e un quasi spesso fastidioso sarcasmo.

«Madama Pomfrey.» Tyler sorride all'infermiera.

«Signorino Lynch!» esclama la guaritrice non appena alza lo sguardo e lo riconosce.

«Lieto di rivederla!»

Ho già detto che Tyler è un ruffiano?

«Tesoro!» Mio padre allarga un sorriso e incespica nel venire ad abbracciarmi.

Per quanto mi riguarda è l'uomo migliore del mondo. E no, non lo dico solo perché è mio padre!

«Ciao, papà!»

«Che cosa ti è successo? Io e la mamma siamo molto preoccupati per te.» Si siede senza neppure togliere il cappotto.

«Sto bene, papà. Davvero.»

Prima che lui possa replicare un rumore abbastanza fastidioso rimbomba all'interno dell'ambiente dell'infermeria: qualcosa brilla e si muove nella tasca del cappotto di mio padre.

Apre la tasca velocemente ed estrae un cellulare. Aggeggi babbani, se qualcuno se lo stesse chiedendo.

Ci mette un po' a rispondere...ma riconosco subito la voce dall'altra parte.

«Meryl, tesoro, siamo sani e salvi!» annuncia mio padre.

«Oh. Ringraziamo Merlino! Come sta? Me la passi?»

Mio padre mi porge il telefono ed io lo avvicino all'orecchio.

«Mamma...»

«Tesoro! Come ti senti?»

«Sto bene, mamma.»

«Non sono riuscita a venire. Al Ministero c'è tanto da fare e ho provato a liberarmi ma...»

«Non fa niente, mamma. Sto bene e ci sono già papà e Tyler.» Tento di rassicurarla.

«Va bene. Stai attenta e se hai bisogno di qualcosa chiedi a papà. Se hai bisogno necessariamente di me, invece, manda un gufo.»

«Lo farò, mamma.»

«Mi manchi, tesoro. Ci...vediamo – Karen! I documenti vanno nell'ufficio di Fudge! – Dicevo, tesoro, che ci... - Mike, devi firmare quelli. Quelli sull'uso improprio...no! Non dei Manufatti dei Babbani! Quello delle Arti Magiche! – Tesoro, ti prometto che ci vedremo presto.»

Pages of Lifetime Memories; d. malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora