2. Purosangue

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Non è la prima volta che per la fretta dimentico di leggere la parola d'ordine, perciò ho più confidenza con queste statue che con qualsiasi altra persona.

«No, no. Guardate la mia divisa. Sono una Serpeverde. Lo vedete il verde sulla divisa? Questa è la mia Sala Comune!» Faccio in modo che le due statue vedano la mia divisa.

Merda, mi sto comportando come un'idiota!

«Stamattina ho dimenticato di leggere la parola d'ordine, ma non sono un'intrusa. Capito?»

«N-o i-n-t-r-u-s-a», pronuncio, scandendo bene le parole come se stessi parlando a un bambino, «Sono sempre io, la stessa ragazza, vi ricordate?»

Non penso che ci avrei messo molto stamattina a leggere di sfuggita la parola nella bacheca. Allo stesso tempo, però, ero terrorizzata dal fatto che Flitwick mi lanciasse un "Incendio", se avessi fatto di nuovo ritardo. 

Anche se, ripensandoci, a Flitwick non sarebbe cambiato molto se fossi arrivata in ritardo, ormai c'è così abituato.

Ad interrompere me e la mia insulsa coscienza che mi ricorda quanto riesca sempre a mettermi nei casini, sono dei passi felpati.

«Ma chi si rivede, Lynch!» prorompe una fredda voce con un tono ironico.

«Malfoy.» Riconosco immediatamente la sua voce.

Io e Malfoy non abbiamo un bel rapporto. E' dal primo anno che questa storia va avanti e non ho intenzione di finirla finché non lo farà anche lui.

Una costante nella mia vita sono le sue orribili battutine che non fanno ridere nemmeno Fred e George, e loro ridono per ogni cosa.

«Rimasta fuori? Ancora?» trilla il platinato con un tono di sfida.

«Tu cosa ne sai di quando e se sono rimasta fuori?» rispondo subito, «Pansy ti ha riferito anche quante volte sono rimasta fuori? O è stata Heather?»

«No, Lynch. Lo so e basta.»

«Malfoy, con tutta la sincerità del mondo, non ho tempo da perdere con te.»

«Vorrai dire che non ti meriti del tempo con me» fa un mezzo sorriso.

«Credici.» Volgo lo sguardo verso il muro di pietra. «Ora, gentilmente, puoi uscire dal mio campo visivo e andare a rompere a qualche altra ragazza? Che poi ti porterai a letto, ovviamente.»

Stavolta il sorrisetto lo ho io, e anche abbastanza ampio.

Malfoy devia il discorso. «Bene, come entri senza parola d'ordine?»

Nell'esatto momento in cui sto per inventarmi la spiegazione che permetterà al mio interlocutore di prendermi in giro per il resto del mese, un'altra divisa Serpeverde si avvicina al muro in pietra.

Kevin Turner.

Kevin è un ragazzo abbastanza alto, con i capelli castano chiaro e gli occhi verdi. Non parliamo spesso e sfortunatamente per me è amico di Malfoy, ma molto più gentile di lui.

Ringrazio Silente che sia capitato proprio qui proprio adesso.

Kevin, te l'ho mai detto che ti adoro? Bene, ora te lo dico.

«Draco, che fai qui? Tra poco abbiamo Trasfigurazione con i Corvonero. Vale anche per te, Lynch.»

«Sì, lo so» mento. «Sono venuta a prendere i libri per Trasfigurazione, appunto, e a salutare Elleri. E' appena arrivata, a quanto sembra.»

Kevin sorride istintivamente, ma subito dopo fa finta di nulla.

«E' tornata la Mills?» interviene Malfoy.

«A quanto pare sì» sussurro. «Non che ti interessi, Malfoy.»

«Bene» borbotta Kevin per poi voltarsi verso il muro in pietra. «Purosangue.»

Il muro scivola di lato così da scoprire il passaggio per la Sala Comune.

Lo attraverso preceduta da Kevin e seguita da Malfoy.

Purosangue.

Prometto che me lo ricorderò.


Pages of Lifetime Memories; d. malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora