Lunedì è andato.
Mi rimbocco le coperte e poggio la testa più comodamente possibile sul cuscino.
«Pensierosa, Ti?» chiede Ellie mentre si infila sotto le lenzuola.
«No, no» mento.
«Zach?» domanda, ignorando la mia precedente risposta.
«No.»
Ho passato il pomeriggio con Zach, oggi.
Mi ha fermato a pranzo per chiedermi se dopo la lezione di pomeriggio potevamo passare del tempo insieme.
Non mi andava di declinare e perciò gli ho detto di sì. In fondo penso che entrambi abbiamo bisogno di capire cosa proviamo e soprattutto se può esserci più di una semplice amicizia tra noi due.Sono un po' combattuta: l'obiettivo che mi sono posta, e che mi pongo da sempre, è cercare di essere felice.
Non capisco se potrei esserlo con lui.
Abbiamo passato un bel pomeriggio, a dir la verità. Abbiamo passeggiato per il castello, in riva al Lago, e siamo stati sulla cima della Torre Nord a vedere il tramonto, è stato bello.
Bello?
Mi porto le mani sulla testa.
Quando riuscirò a capire cosa provo, forse riuscirò ad avere le idee chiare.
Ellie sa che quando rispondo in modo così secco non ne voglio parlare, infatti non mi chiede più di tanto.
«Notte, ti voglio bene.» Si gira tra le coperte e spegne la luce.
«Anche io.»
***
Dove mi trovo?
Mi guardo intorno facendo ondeggiare la mia divisa e cercando di illuminare il più possibile il luogo con la bacchetta pronunciando «Lumos».
E' il tunnel, lo ricordo. Quello che dall'aula ventisei porta al Reparto Proibito.
E' illuminato dalla fioca luce delle fiaccole che c'erano anche l'altra volta: sembra tutto perfettamente uguale.
Non capisco perché sono qui.
Mi sento stana. Mi sento vuota.
Provo un senso di vuoto interiore che nasconde l'incapacità di entrare in comunicazione con i miei sentimenti ed emozioni, non sento nulla.
Che sta succedendo? E cosa c'entra questo sentirmi vuota con questo tunnel?
Mi guardo intorno spostando gli occhi da una fiaccola all'altra, sempre più in fondo, fino a quando spariscono.
E' ancora troppo buio.
«Lumos Maxima.»
Una specie di gruppo di umanoidi scheletrici avvolti da un mantello mi viene incontro, sospesi ad una velocità sovrumana, dalla fine del tunnel.
Lancio un urlo.
Mi attraversano il corpo.
Urlo ancora, ma sembra che nessuno possa sentirmi.
***
Prendo a respirare velocemente.
Il cuore sembra star per uscire dal petto.
Mi guardo intorno. Sono nel dormitorio.
Sospiro come se mi fossi tolta un enorme peso, ma il mio cuore che sta impazzendo sembra dire altro.
Era un incubo. Un semplice incubo.
Cerco di ripeterlo nella mia testa per auto-convincermi di questo, ma più lo ripeto e più sembro non volerlo accettare.
Sembrava tutto estremamente reale e per la prima volta devo ammettere di aver avuto paura.
Una delle mie caratteristiche è che ogni volta che faccio gli incubi, sin da bambina, sembrano estremamente reali. Estremamente curati di ogni minimo dettaglio.
Questo era diverso.
Questo era un'altra cosa che ancora non riesco a spiegarmi.
Quelle creature orribili che mi hanno come travolta, avevano una maschera di pelle putrefatta tesa su orbite vuote, sembravano quasi Dissennatori, ma era peggio.
«Lumos Maxima» ho pronunciato, quando mi hanno travolta.
Erano delle bestie di magia nera, lo percepisco.
Non sono nemmeno paragonabili alla razione di felicità che ti tolgono i Dissennatori, ero già vuota prima che mi attraversassero.
Mi rimaneva solo la testa per ragionare.
Se non avessi scoperto quel passaggio, forse, niente di tutto questo sarebbe successo. Perché sognarlo?
E perché quelle creature sembravano avercela con me?Il danno è stato fatto ed ha avuto delle conseguenze. Ho la strana sensazione che non sarà così facile.
Ho paura che non sarà così facile.
E' notte fonda, sopra il castello domina una luna piena, Hogwarts dorme.
Io no.
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Pages of Lifetime Memories; d. malfoy
FanfictionCOMPLETA, IN REVISIONE Martina Lynch. 16 anni di pura magia. Eppure spesso la magia vacilla e lascia scoperte le proprie fragilità. Sentimenti? Non sono decisamente il suo forte. Ma nonostante tutto eccola qui, pronta a iniziare il suo sesto anno...