64. Sincerità

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«Cosa faccio?» piagnucola Ron, lanciandosi afflitto sul suo letto.

«Per?»

Ho la testa altrove.

«La festa» bofonchia con la faccia nel cuscino.

Siamo nel dormitorio maschile dei Grifondoro, sono circa le 20.

«Oh!»

La festa. E' tra due giorni esatti.

«Non so chi invitare!»

«Non devi andare per forza con qualcuno.» Alzo gli occhi al cielo.

«Sembro sfigato se non vado con qualcuno.» Si cruccia.

«Ehi!» sbotto, tirandogli il cuscino del letto su cui sono seduta (quello di Harry).

«Non intendevo dire che tu sei sfigata» mugugna, lanciandomi nuovamente il cuscino.

«Mh.»

Ron prende a sbattere la testa sul cuscino.

«Harry con chi va?»

«Harry?» replica, alzando la testa. «Non lo so, non vuole dirmelo.»

Alzo lo sguardo con un sorriso sospetto, sicura che vada con Ginny.

«Romilda Vane» sospira spazientito. «Mi viene dietro ogni volta insieme alle sua amiche, quando lo noto iniziano a ridere pateticamente.»

«Invita lei.»

«Mai nella vita» fa una smorfia, quasi disgustato.

«Allora altre opzioni?» Cerco di risolvere il problema.

«Non ne ho» sbuffa. «Le ragazze sono già state invitate!»

«Se ti riduci all'ultimo minuto è ovvio, Ron.»

«Sono rimaste Romilda, Lavanda e...Hermione, credo.»

«Invita Hermione.» Abbozzo un sorriso non indifferente.

«Hermione?»

Sì, Ron: urlalo che ti piace Hermione Granger.

«La tua amica Hermione, alta, capelli castani, saccente, Grifondoro.»

«So chi è Hermione.» Affonda ancora la testa nel cuscino.

Sospiro. Ron è sempre così depresso quando non ha la situazione sotto controllo.

«Non inviterò Hermione.»

«Allora Lavanda!»

«No, nemmeno lei!»

«E allora non hai più opzioni» concludo.

Tra due giorni c'è la festa e io non avrò un accompagnatore.

O meglio, sì, in teoria lo avrei...ma abbiamo litigato.

In ogni caso sarei andata al ballo con lui in segreto, perché nessuno sa niente e non abbiamo intenzione di sbandierare la nostra relazione adesso che è appena cominciata.

Mi butto all'indietro sul letto di Harry.

«Come va con Elleri?» azzarda Ron.

Altro tasto dolente di questi giorni.

«Passerà, è solo di malumore» rispondo in un sussurro.

«Non capisco perché non vi parliate se è soltanto di malumore. Insomma, se è di malumore e voi due vi rivolgeste la parola, la consoleresti.»

Non gli rispondo perché non posso farlo.

Sono già tre giorni che va avanti così, e mi sento completamente oppressa.

Pages of Lifetime Memories; d. malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora