«Mi spiegate perché siamo qui a studiare?» Guardo i miei amici mentre siamo circondati da enormi scaffali pieni di polverosi e perlopiù inutili libri secolari.
La Biblioteca è situata al quarto piano del castello. Qui è gestito tutto da Madama Pince.
«Te l'ho già detto, Marti, perché è uno dei posti se non il posto più tranquillo qui al castello» sbuffa la più studiosa delle mie amiche, o forse di tutta Hogwarts.
«Dobbiamo proprio passare il pomeriggio qui?» chiedo supplicante con voce un po' troppo alta, fermandomi mentre gli altri continuano a camminare verso il primo tavolo di legno libero.
Madama Pince mi sente, mi scruta e fa segno di silenzio.
«Sì, domani abbiamo un sacco di lezioni» risponde Elleri. «Lo sai quanto ti voglio bene Ti, preferirei anche io passare il pomeriggio fuori ma poi chi lo spiega alla Trelawney? E a Ruf?»
Ron torna indietro verso di me. «A dirla tutta anche io preferirei passare meno tempo possibile in questo rifugio di saccenti, ma pensa, prima finiamo prima usciamo di qui.»
Ci sediamo tutti in un tavolo rettangolare a fianco a una ampia finestra, io mi siedo a fianco ad Elleri dal lato più lungo, Harry e Ginny fanno lo stesso dall'altro lato più lungo mentre Ron e Hermione si accomodano uno di fronte all'altro, dai lati più corti.
Apro il mio vecchio libro di Storia della Magia, è la materia più pallosa del mondo. Il professor Ruf è così pieno di informazioni che ci mette minimo tre lezioni per iniziare e finire un argomento, poi prima di iniziarne uno nuovo occupa metà lezione per ripetere il precedente.
E' persino una materia più pallosa di Pozioni, e per dirlo io ce ne vuole.
Nessuno vuole guidicare il professor Ruf, ma per essere un fantasma è davvero il professore più noioso e monotono di tutta Hogwarts. In fondo so che lo pensa pure Mione anche se probabilmente non lo ammetterà mai.
Alzo lo sguardo e vedo tutti concentrati sui libri, o meglio, Hermione e Elleri, forse, si stanno davvero concentrando, Harry sta fissando Ginny e non penso che lei riesca a concentrarsi, insomma, si sente quando ti senti gli occhi addosso.
Ron, invece, giocherella con l'angolo della pagina del libro di Divinazione.
Non ho voglia di pensare a Storia della Magia.
Abbasso la testa sul libro poggiando la fronte nella piega delle pagine piene di cose-che-non-ho-voglia-di-leggere. I miei capelli castani ricadono fuori dal libro.
Provo a chiudere gli occhi, ma dopo qualche istante, lancio un'occhiata verso sinistra e tra i miei molteplici capelli scorgo uno stretto corridoio che non avevo mai notato.
Provo a scostare leggermente i capelli per non farmi notare tanto dai miei amici, ma dopo, constatando di vedere ben poco, alzo la testa e guardo sempre nella stessa direzione.
Uno stretto corridoio è delimitato da alcuni grossi cancelli di metallo, attaccati l'uno all'altro, che rinchiudono due librerie ricolme di volumi per ciascuno.
«Cosa diamine è quello?» chiedo, forse troppo ad alta voce per i gusti di Madama Pince.
«Cosa non capisce della parola silenzio, signorina Lynch?» Accorre al nostro tavolo con le braccia conserte.
«Mi scusi» borbotto.
La donna torna alla sua posizione da bibliotecaria.
Intanto, gli studenti nei dintorni mi fissano.
«Che avete da guardare?» Li guardo di traverso, e loro tornano a posare lo sguardo sui loro noiosissimi libri.
«E' il Reparto Proibito» sussurra Hermione.
«Il Reparto cosa?»
«Andiamo, è impossibile che tu non sappia cosa sia. Possibile che tu sia in questa scuola da cinque anni e non sia a conoscenza del fatto che in biblioteca c'è un Reparto Proibito?»
«Non penso di essere l'unica che non ne sapeva dell'esistenza» commento, guardando Ron.
Lui è quasi uguale a me in fatto di studio e di informazioni, perciò scommetto che nemmeno lui ne saprà l'esistenza.
Il mio amico dai capelli rossi continua a fissare l'angolo della pagina giocandoci con le dita.
«Ronald» lo richiamo.
Sussulta come se lo avessi svegliato da un sonno profondo. «Sì?»
Capisco che non stava seguendo la conversazione. «Sapevi dell'esistenza del reparto proibito? Hermione si ostina a dire che sono l'un...»
«Mi dispiace amica, vorrei non fosse così, ma devo darle ragione. Non perché io ci prestassi attenzione» spiega. «Hermione mi ha portato di forza qui sin dai primi giorni di ottobre durante il primo anno, quando abbiamo iniziato ad andare d'accordo. Lei mi ha spiegato cos'era. Non lo so mio interesse, sia chiaro.»
Ron guarda nella direzione di Hermione, che lo guarda a sua volta di traverso.
«Va bene. va bene. Sarò l'unica di Hogwarts a non saperlo, ma ora qualcuno mi spiega esattamente cos'è? E perché diamine ci sono dei cancelli?» Inarco un sopracciglio.
Hermione sospira. «Quella è una sezione di libri delimitata da vari piccoli cancelli. Viene chiamata "Reparto Proibito" ed è vietata agli studenti.»
«Se è vietata agli studenti perché è in una scuola?» Rimango perplessa.
«In quella sezione sono catalogati i volumi trattanti le Arti Oscure che vengono utilizzati soltanto dagli studenti dei corsi avanzati di Difesa Contro le Arti Oscure» interviene Ginny.
«E se io volessi prenderne uno, cosa dovrei fare?»
Meglio saperlo, nell'eventualità.
Tutti mi guardano.
«Ehi, è una semplice informazione!»
«Per poter accedere ognuno deve avere un permesso scritto di un docente della scuola da presentare a Madama Pince» replica Harry tenendo lo sguardo basso sul libro.
Ron, Ginny, Hermione ed Ellie aggrottano un sopracciglio.
Constatando che nessuno di noi parla, Harry alza lo sguardo e si accorge che lo stiamo fissando in attesa di una continuazione della sua risposta.
«Non chiedetemi come faccio a saperlo perché non lo so.» Abbassa nuovamente lo sguardo sul libro.
Ha risposto prima di Hermione! Nessuno di noi si sarebbe stupito se fosse stata Hermione a dire quello che invece ha detto Harry.
Elleri mi scruta come se sapesse già che le mie domande non erano per pura informazione. Le scocco un'occhiata interrogativa.
Dopo aver alzato gli occhi al cielo, Ellie riprende a leggere il libro di Storia della Magia che è aperto sulla pagina della "Magia in Medio Oriente".
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Pages of Lifetime Memories; d. malfoy
FanfictionCOMPLETA, IN REVISIONE Martina Lynch. 16 anni di pura magia. Eppure spesso la magia vacilla e lascia scoperte le proprie fragilità. Sentimenti? Non sono decisamente il suo forte. Ma nonostante tutto eccola qui, pronta a iniziare il suo sesto anno...