13. Rifiuti

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«Pronto Fred?»

«Pronto George!»

Parli dei Weasley e te li ritrovi dappertutto.

Li guardo seduti sul divanetto di velluto rosso con due fiale in mano.

Staranno testando qualche nuova invenzione dei Tiri Vispi Weasley, tempo fa mi avevano rivelato che hanno l'intenzione di aprire un negozio di scherzi e cose varie a Hogsmeade.

Mi dirigo senza disturbarli verso Harry, che sembra molto concentrato su un libro.

Non sembra avermi vista.

«Guarda chi c'è!» esclama Fred sbucando da dietro la mia spalla destra.

«La nostra Lynch!» continua George sbucando da dietro la mia spalla sinistra. «Come mai qui?»

«Venuta a sbaciucchiarti qualche ragazzo?» aggiunge Fred.

«In realtà stavo cercando Harry, ragazzi» rispondo, vaga.

«Tu e Potter?!»

«Sei venuta a sbaciucchiarti Potter?!» esclama George sorpreso.

Morgana, aiutami.

«NO, NO, NO. Che diavolo avete capito?! Devo ridargli una cosa che mi ha prestato.»

«Lynch, mi dispiace deludere la tua ottima scusa, ma non hai nulla in mano.»

Allora Fred e George non sono così tonti.

E tu sei nella merda.

No.

«E' una penna che ho sotto la divisa.»

«Ah, capisco Lynch» mormora Fred poco convinto.

«Posso andare adesso?» chiedo, squadrandoli entrambi.

«Tu...» inizia George.

«Non ce la racconti giusta» continua Fred.

«Ma siamo impegnati il nostro nuovo Filtro Invecchiante» si giustifica George.

Durante il quarto anno Fred e George hanno creato un Filtro Invecchiante per partecipare al tanto atteso Torneo Tremaghi che si è tenuto proprio qui ad Hogwarts. Come penso tutti abbiano un po' intuito, dato che quando è stato testato il Filtro era presente mezza scuola, non è andato bene come speravano. Quante risate che ci hanno fatto fare i folti capelli bianchi e la lunga barba che costellava il loro viso. Sembravano i sosia di Silente. Io ed Elleri abbiamo continuato a ridere per un bel po' ripensandoci.

«Perciò non abbiamo tempo di indagare» conclude Fred.

Sospiro sollevata, se Fred e George si mettono d'impegno sono capace di rifilarti anche un Veritaserum per farti parlare.

«Addio Lynch, buono sbaciucchiamento.» Saltano per atterrare sul morbido divano in velluto rosso su cui erano seduti prima.

Alzo gli occhi al cielo e mi dirigo verso Harry.

Mi siedo di fronte a lui su una sedia di legno. Sembra così concentrato su quello che sta leggendo o guardando che è come se non si fosse accorto della mia presenza.

«Harry» sussurro.

Nessuna risposta.

«Harry» ripeto ancora.

Niente.

Da qualche giorno a questa parte Harry è strano. Non so cosa gli sia preso. Tante volte sembra assente, sembra pensare a tutt'altro anche quando chiacchieriamo semplicemente insieme agli altri.

«Uh guarda Harry, c'è Ginny con Dean!»

Se c'è un punto debole di Harry è proprio Ginny. Penso che si farebbe anche travestire da elfo domestico per lei.

Harry si risveglia dal suo stato di trance e si guarda intorno cercando Ginny.

«Harry, non c'è nessuna Ginny!»

Mi guarda con aria interrogativa.

«Dimentica quello che ti ho appena detto. Mi serve sapere una cosa, Harry.»

«Dimmi» risponde il mio amico, guardandomi.

«In biblioteca, l'altro giorno, sapevi come avere accesso al Reparto Proibito.»

«Quindi?»

«Come? Perché? Quando?» cerco spiegazioni.

«Sembra un quiz Babbano» svia il discorso, «Li vedevano i miei zii, sai?»

«Harry James Potter. Non cambiare discorso.»

«Perché diavolo vuoi saperlo?» sussurra, avvicinandosi a me.

«Perché voglio saperlo, Potter. Non fare domande e rispondi alla mia.»

«L'anno scorso mi è servito un libro particolare e sapevo di poterlo trovare lì, niente di che.»

«E da chi hai avuto il permesso firmato?»

«Da Lupin.»

«Era un libro di Arti Oscure?» domando ancora.

«Si, sai che mi ha fatto alcune lezioni private.»

Per qualche strano motivo penso stia mentendo.

Mi avvicino, poggiando le mani sul tavolo in legno.

«Harry, tu pensi che qualcuno possa farmi un'autorizzazione scritta?» chiedo, parlando a bassa voce per non farmi sentire dagli altri.

Se voglio avere accesso al Reparto Proibito non posso di sicuro fare tutto da sola. Mi serve aiuto almeno per avere quel dannato permesso, poi farò da sola.

«E' pericoloso, Marti.»

«Se vuoi continuare a ripetermi che è pericoloso me ne vado. Non sono qui per sentirmi ripetere che è pericoloso o altre sciocchezze simili...»

«Lupin non può farti nessun permesso, non acconsentirebbe senza un buon motivo» riprende.

«Era amico dei tuoi genitori. Magari sai...» Faccio un tentativo.

«Non posso corrompere un professore, soprattutto se una mia amica vuole per pura curiosità entrare in un reparto dove è assolutamente proibito entrare senza un motivo valido.»

«Bene, me la caverò da sola» concludo, piena di orgoglio. Non sprecherò un altro minuto qui.

«Capisci che non posso, Marti. Per quanto ti voglia bene.» Alza lo sguardo verso di me.

«E poi non so nemmeno che vuoi fare» aggiunge.

Lo guardo un'ultima volta, dopodiché dirigo verso lo stretto passaggio che porta dentro la Sala Comune Grifondoro e viceversa.

Non ho bisogno di Harry.

Potresti anche lasciar perdere quella stupida idea.

Uno dei miei difetti, se così si può definire, è che quando vedo una cosa di cui non conosco ogni minima sfumatura, il pensiero di quella cosa non mi abbandona mai.

Sono una ragazza abbastanza curiosa, e le cose misteriose, scure, nascoste, mi attraggono tanto. Proprio come il Lago Nero.

La sezione Proibita è accessibile. Voglio solo dare un'occhiata.

Pages of Lifetime Memories; d. malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora