«Siete arrivati, razza di sfaticati» borbotta Piton con il suo solito tono solenne.
L' Aula di Pozioni è situata nei sotterranei del castello, è piuttosto ampia, di forma rettangolare.
Nella parte opposta rispetto alla porta d'ingresso, posizionata sulla destra, c'è la cattedra, dietro cui delle piccole finestre poste molto in alto, all'altezza del terreno del giardino, lasciano entrare dall'esterno una luce flebile. Questa è insufficiente per illuminare bene l'intera aula, piuttosto fredda nei mesi invernali: ci si serve, quindi, di torce o candele, le ultime galleggianti e sparse per tutta l'Aula. Lungo le pareti, sopra dei mobili in legno o all'interno di scaffali, sono poggiati i più svariati barattoli contenenti ingredienti di vario genere per le pozioni, insieme a calderoni in peltro e ampolle di vetro.
I banchi - uno ogni tre persone - sono disposti orizzontalmente dinanzi alla cattedra, uniti l'uno con l'altro. Ai lati della cattedra e al centro dell'aula due grosse colonne in marmo sorreggono l'alto soffitto.
Prendo posto assieme ad Anna ed Elleri a uno dei grandi banchi in rovere.
«Stamattina faremo uso di una pratica che non ho mai attuato», annuncia. «Vi dividete a coppie, un Serpeverde e un Corvonero.»
Non conosco nessuno dei Corvonero a parte Luna, così mi volto per cercarla.
«I Corvonero sono di meno rispetto ai Serpeverde, perciò due Serpeverde rimarranno senza compagno. In questo caso, dovranno lavorare insieme.»
Mi guardo intorno alla ricerca di Luna, ma la vedo già con Daniel.
«Lynch e Malfoy.»
Merlino, Morgana e Salazar. Non può essere quello che penso.
«Lavorerete insieme.»
«Ma! Professor Piton!» accenno una protesta.
«Non un'altra parola, Lynch.» Si volta verso la cattedra.
Sono sicura che Piton mi odi come nessun altro, nonostante io sia della sua Casa.
Sa perfettamente che io e Malfoy non andiamo d'accordo, eppure ci mette insieme.
Con tutti i Serpeverde che ci sono doveva rimanere proprio lui?
Come iniziare bene la giornata! Non ho fatto colazione ed inizio ad avere fame, ho sonno, ho Pozioni come prima lezione e non solo faccio schifo, ma devo farla anche con il biondino.
Mi metto davanti al tavolo visibilmente seccata e Malfoy mi raggiunge dall'ultimo banco in fondo alla classe.
«Preparerete un Distillato della Morte Vivente. Chi di voi sa adempiere il suo dovere ed espone di che Pozione si tratta alla classe?» domanda Piton.
In fondo alla classe vedo una mano alzarsi.
«Lovegood.»
«Il Distillato della Morte Vivente è una pozione che provoca un sonno profondo riducendo le funzioni vitali per un arco di tempo limitato.» Luna abbozza un sorriso.
«Esatto, Lovegood» bisbiglia Piton. «Tre punti a Corvonero.»
Gli altri professori ne avrebbero dati almeno dieci. Piton, invece, li assegna solo a noi Serpeverde perché è il direttore della nostra Casa. Non dico che non faccia piacere avere sette punti in più, ma sinceramente non mi sembra molto corretto.
«Ora, a lavoro. Non accetterò imperfezioni, esigo voti da "Ogni Oltre Previsione" in su.»
«È impossibile» commento sottovoce.
«Qualcosa da ridire, signorina Lynch?»
Non replico e mi siedo su un alto sgabello ad un lato del tavolo.
Seccata, apro il libro di Pozioni all'indice per trovare come si prepara il Distillato di Morte Vivente. Malfoy, dall'altro lato del tavolo, mi guarda.
«Hai intenzione di continuare a stare lì a guardare o magari mi aiuti a cercare come si prepara?» farfuglio, con la testa bassa sul libro.
Rinsavisce e apre il suo libro senza dire una parola.
Sospiro.
Ha perso la parola?
«Non è lì.»
«Scusami?» Alzo la testa dal libro.
«Stai cercando nella parte sbagliata, è nel capitolo delle Pozioni avanzate.» Guarda la pagina che è aperta sul mio libro.
Inizio a sfogliare le pagine del libo con l'intento di trovare il capitolo.
«Se solo lo trovassi, magari» sbuffo, mentre continuo a sfogliare le pagine.
Malfoy alza gli occhi al cielo e fa il giro del banco sino ad arrivare dove sono io.
Mette la mano di fianco alla mia e inizia a sfogliare delicatamente le pagine.
E' di qualche centimetro più alto di me, sento il suo respiro regolare sul mio viso.
Alzo lo sguardo. Ha qualche ciuffo biondo davanti agli occhi.
Mette involontariamente la mano sulla mia e sento il suo palmo caldo.
Gli scocco un'occhiata, e i suoi occhi grigi sembrano penetrarmi dentro.
«E' qui.» Sussurra, come se non volesse rompere quella bolla che si era creata.
«Sì...» Abbasso lo sguardo sul libro aperto a "Pozioni Avanzate"
Improvvisamente, fine.
Malfoy si allontana per andare a prendere gli ingredienti su uno degli scaffali.
Si ferma davanti al più alto, vagando con lo sguardo per trovare cosa ci serve.
«Lynch, dimmi che ingredienti servono.»
La divisa Serpeverde gli sta davvero bene.
«Lynch, ci vuole molto?» Sembra spazientito.
«Infuso di Artemisia, succo di fagioli Sopoforosi, radici di Asfodelo, radici di Valeriana, zanne di serpente.»
«Non ci sono radici di Asfodelo» mi informa in tono seccato.
Guardo il tavolo su cui è poggiato il calderone in peltro dove faremo la pozione. Dietro, intravedo una boccetta contenente alcune radici.
«Sono qui.» Mi allungo per prendere la boccetta.
E' abbastanza lontano da me, perciò anche sporgendomi in avanti non ci arrivo.
«Sembri una bambina di cinque anni che cerca di arrivare al barattolo di caramelle che la mamma ha messo troppo in alto sulla credenza.» Malfoy soffoca una risata.
Sembra quasi che, per quanto sia impossibile, mentre ha pronunciato quella frase la sua voce stesse sorridendo.
Accenno una flebile risata, ma in pochi secondi sembra tutto tornare come prima.
Inizio a pensare che il ragazzo con cui ho avuto a che fare appena ieri non sia il vero Draco Malfoy.
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Pages of Lifetime Memories; d. malfoy
FanfictionCOMPLETA, IN REVISIONE Martina Lynch. 16 anni di pura magia. Eppure spesso la magia vacilla e lascia scoperte le proprie fragilità. Sentimenti? Non sono decisamente il suo forte. Ma nonostante tutto eccola qui, pronta a iniziare il suo sesto anno...