Pages of Lifetime Memories; d. malfoy

9. Libertà

«Libertà!» grido dopo essere uscita dalla biblioteca.

«E' sempre la solita» ride Hermione.

«Ora andiamo fuori tutti e prendiamo un po' d'aria, basta studio!» esclamo autoritaria.

Non ho letto nemmeno la prima frase del capitolo sulla Magia in Medio Oriente.

In realtà la prima si, ma la seconda no.

«Va bene, va bene» sospira Hermione.

E' sempre come una mamma apprensiva quando siamo insieme. "Non ti distrarre Marti!", "Ronald non magiare così tanto ti verrà qualcosa", "Harry non vedi che freddo fa? Copriti o ti verrà la febbre".

Ammetto che a tratti è un po' stressante, ma in fondo tutti le vogliamo un gran bene.

«Grazie mamma, ma ci saremmo andati sia con sia senza il tuo consenso» ridacchiaElleri.

«Eh no! Sareste andati direttamente in punizione!» ci rimprovera Mione divertita. «Tutti i pomeriggi di un'intera settimana in biblioteca!»

«Scappate prima che sia troppo tardi e cambi idea!» interrompe Harry.

Hermione gli tira una gomitata e scoppiamo tutti a ridere.

Ron mi tocca la spalla. «Chi arriva ultimo alla capanna di Hagrid stasera deve mangiare trippa!»

Prende subito a correre.

«Ronald Weasley! Così non vale, sei partito prima!» strillo, e inizio a correre per raggiungerlo.

Dietro di me sento le risate sonore dei miei amici.

Corro imperterrita verso la capanna di Hagrid.

«Ron! Così non vale!» grido dopo aver superato il corridoio ed essere scesa sul vialetto, con lui a pochi passi da me.

Il giardino di Hogwarts è davvero meraviglioso. Me ne rendo conto quando poggio il piede sull'erba e corro ancora più veloce.

Inspiro dell'aria purissima e mi sento davvero libera quando corro così.

E' così bello sentirsi a casa, soprattutto in giardino dove noi trascorriamo la maggior parte dei pomeriggi quando non abbiamo lezioni.

Osservo tutto il giardino e continuo a correre nonostante talvolta i miei capelli svolazzino davanti agli occhi impedendomi di vedere dove vado.

Inizio ad intravedere la capanna di Hagrid che si avvicina sempre di più.

Mi piego, mettendo le mani sulle ginocchia a causa del fiatone e faccio dei respiri profondi.

Alzo lo sguardo. Ron, qualche metro più avanti, fa lo stesso.

Mi sa che tu e Ron avete corso un po' troppo.

Oh, non adesso. Taci, devo vincere.

Riprendo a correre, supero Ron e tocco il muro di pietra della capanna qualche secondo prima di lui.

«Mai metterti contro una Lynch, Weasley!»

La capanna di Hagrid si trova appunto nel cortile di Hogwarts, al limitare della Foresta Proibita.

«Per questa volta hai vinto, Serpe dei miei stivali!» sospira Ron affranto.

Mi volto verso il castello e vedo scendere dalla stradina Harry, Ginny, Mione ed El.

Appena arrivano di fronte a noi, ci guardano attentamente.

«Mi pare di capire dallo sguardo di Ronald che hai vinto tu, Marti» borbotta Ginny con un sorriso. «Grande sorella!»

«Ginevra Molly Weasley! Abbi un attimo di pietà, sono tuo fratello!» Ron la guarda male.

Accenniamo tutti una risata.

Ad un tratto, sentiamo la porta di legno della capanna aprirsi con un tonfo.

«Che cos'è tutto questo baccano?» domanda il gigante che sbuca da dietro la porta.

«Hagrid!» esclama Harry. «Buon pomeriggio anche a te.»

«Ragazzi! Entrate, entrate pure!» Hagrid ci invita ad entrare con la sua enorme mano.

Entriamo tutti uno dopo l'altro.

Hagrid ci invoglia amorevolmente ad accomodarci.

«Ma su, ragazzi. Sedetevi, prendete qualche biscotto» mormora, mentre tira fuori da una piccola credenza in legno un piatto pieno di biscotti.

Mi osservo attorno. Sono stata solo un'altra volta nella capanna di Hagrid, l'anno scorso con Hermione, a causa di un chiarimento sulla lezione di Cura delle Creature Magiche che c'era stata quel giorno.

Dopo aver osservato da cima a fondo la capanna, allungo il braccio verso il tavolo per prendere un biscotto. Harry mi tira un leggero schiaffo sul braccio come per dirmi di non mangiarlo.

Lo guardo interrogativa. Perché non dovrei?

Scuote piano la testa per farmi segno di no.

Metto le braccia conserte e non provo più ad avvicinarmi ai biscotti.