Capitolo XXI - Tony

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Mentre discuto con il direttore dello S.H.I.E.L.D. su alcuni punti del suo progetto "Avengers" vedo un volto familiare, è quella ragazza che ha quasi partorito nella mia macchina, la stagista alla Peterson Publications. Mi chiedo come una rispettabile ragazza, la pupilla di una testata giornalistica così importante sia finita a fare l'agente operativo per il governo.

- Agente Ecìja, congratulazioni per la prima missione sul campo so che è andato tutto bene e che ha portato a casa ottimi risultati. Continui così e prima di rendersene conto sarà un livello 8. - Fury la saluta in modo formale e si congratula per una missione.

- Grazie signore. Salve signor Stark. - è molto formale e ben educata, mi ricordo di lei mi ha fatto una buona impressione quando ci siamo visti.

- Salve signorina, cosa ci fa tra gli operativi dello S.H.I.E.L.D.?

- Sono stata reclutata e ho deciso di arruolarmi, signore. - all'improvviso la mia mente si illumina.

- Le va se le offro un bicchiere? - non ho strane intenzioni mentre le chiedo di unirsi a me in una bevuta ma il suo cognome mi è familiare e devi capire le origini di questa ragazza, lei accetta e ci spostiamo nel bar del dormitorio principale, Fury si congeda e torna ai suoi impegni, ci troveremo più tardi per parlare del suo progetto.

- Quindi il suo nome per intero è Inès Ecìja? - le chiedo io rifacendomi al saluto di Fury.

- Esatto signore, c'è qualcosa che non va nel mio nome? - mi risponde lei in modo pacato, credo che abbia notato il mio sguardo perplesso.

- Mi chiedevo se per caso fossi parente di una certa Marta Ecija.

- Sì è mia madre signore. - mi risponde lei sempre più sospettosa mentre beve un sorso della sua birra.

- Ho conosciuto Marta molti anni fa, come sta?

- Credo stia bene signore, sono anni che non vedo mia mamma, non ho esattamente dei buoni rapporti con suo marito. come ha conosciuto mia madre signore? - risponde lei timida.

- Molti anni fa, la incontrai per caso una sera e abbiamo scambiato qualche parola. - in realtà c'è stato di più, abbiamo passato tutta la notte insieme, ma non voglio turbare la mente di questa giovane mettendole in testa il pensiero di me e sua madre mentre ci divertiamo.

- Quindi ha passato gli ultimi anni con suo padre? Daniel Peterson è suo padre?

- In realtà Daniel non è mio padre, sarebbe impossibile è troppo giovane, ci siamo conosciuti per caso e lui si è preso cura di me, non so nemmeno chi sia mio padre. Perchè le interessa tanto la mia situazione familiare?

- Oh in realtà non mi interessa però quando mi ha intervistato mi ha fatto molte domande quindi volevo pareggiare i conti. - la vedo abbastanza turbata e non voglio esagerare.

- Porterò i suoi saluti a mia madre quando la rivedrò. Adesso devo proprio andare - mi dice lei bevendo l'ultimo sorso e girandosi per andarsene.

- Quanti anni ha agente Ecìja? Mi sembra troppo giovane per essere qui.

- Ho 19 anni signore. - questo vuol dire che è nata nel 1991, esattamente dopo che io e Marta abbiamo passato la notte insieme. Prendo il bicchiere da cui ha bevuto la ragazza e torno a casa.

Dopo qualche ora arrivo finalmente a casa, nella mia villa di Malibu, e vedo che la signorina Potts è venuta a farmi visita, ha bisogno che io firmi alcuni documenti ed ha aspettato che rientrassi dalla mia gita fuori porta. Entro dal garage, così mi tolgo l'armatura senza imbattermi nello sguardo critico di Pepper, è sempre molto protettiva nei miei confronti, mi ha aiutato lei a trovare la nuova assistente, Natalie Rushman. Mentre tolgo l'attrezzatura noto che una rondella è saltata e devo andare in soffitta a prendere la scatola di riserva, è lì per ogni evenienza.  

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