Capitolo LIV - Inès

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Guido ininterrottamente per un paio d'ore finchè non raggiungo la casa sul lago, non riesco a togliermi dalla testa lo sguardo perso di Grant, è confuso ed ha bisogno di aiuto ma nessuno allo S.H.I.E.L.D. lo ha capito davvero, sono tutti troppo arrabbiati del suo tradimento per accorgersi di quanto stia soffrendo lui, per quanto Garrett abbia cercato di cancellare i suoi sentimenti non è mai riuscito a renderlo freddo e senza cuore come avrebbe voluto.

Sono impalata davanti alla porta d'ingresso ma non riesco ad aprirla, devo trovare il coraggio di affrontare mio padre, non dimenticherò mai la sensazione che ho provato quando mi ha guardata con una profonda delusione negli occhi, mi sentivo così piccola; raccolgo il briciolo di dignità che mi è rimasto, faccio un respiro profondo ed entro.

Vedo mia madre e Pepper sedute sul divano a fare chiacchierare di circostanza, potrebbero seriamente diventare amiche, mio padre invece è affacciato alla finestra, con una mano sulla fronte come per aiutarsi a trattenere tutti i pensieri, ha gli occhi fissi sul lago davanti a lui.

Appena sono all'interno della casa tutti si girano ad osservarmi, l'imbarazzo e l'odio per me stessa inizia a farsi sentire, sento le mie guance diventare rosse sotto lo sguardo dei miei genitori, e la parte peggiore è vedere l'amarezza nei loro occhi.

<< Lo so, anche io sono stupita di essere ancora in libertà >> cerco di fare una battuta ma nessuno in questo momento è in vena di scherzare.

<< Inès perchè non mi hai detto niente? >> mia mamma ha una voce dolce, ma è intimorita dalle decisioni che ho preso, ha paura che io stia dalla parte sbagliata.

<< Dobbiamo farlo evadere >> improvvisamente divento seria.

<< Tu devi essere completamente impazzita >> non so se nella voce di mio padre c'è più rabbia o preoccupazione per la mia richiesta.

<< Papà, lo ammazzeranno >> sto davvero supplicando per salvare Grant e non so perchè, non dovrebbe importarmi così tanto di lui.

<< Inès, lui è un agente dell'HYDRA, un assassino, per colpa di quell'uomo sono morte delle persone e tu pensi ancora di volergli salvare la vita? Lui non si sacrificherebbe per te. >>

<< Lui mi ha salvato la vita in Botswana, non ci ha pensato due volte prima di lanciarsi in una missione suicida per me, ricordo ancora quanto gli eri grato quel giorno, è vero, Ward ha commesso degli errori, sono d'accordo che debba pagare ma non per questo merita di morire, non posso permettere che accada >> proverò a salvarlo anche se questo vuol dire diventare una fuorilegge, ma non posso dirlo a mio padre.

<< Tu sei accecata dai tuoi sentimenti Inès >> odio che abbia ragione

<< Tu non faresti di tutto per la signorina Potts? >> ho colpito il suo punto debole, credo che per la prima volta in vita sua Tony Stark si sia messo nei panni di qualcun altro, la sua espressione cambia totalmente, si addolcisce, ha capito quello che sto passando.

<< Tesoro, non è la stessa cosa lo sai, Pepper non lavora per l'HYDRA, non se ne va in giro ad uccidere le persone >> mio padre cerca un altro tipo di approccio e prova a farmi ragionare con calma, ma la mia mente è lucida e non ho intenzione di rinunciare.

<< Non ti sto chiedendo di lasciarlo in libertà possiamo imprigionarlo al Raft, ma non posso permettere che venga ucciso e lo so che infondo mi capisci >>

All'improvviso bussano, nessuno stava aspettando visite, mentre mi avvicino alla porta tengo la mano sulla pistola che ho nelle cintura attaccata alla coscia, in modo da poterla estrarre in caso di pericolo, quando apro mi trovo davanti l'agente Melinda May.

<< Signorina Stark, dovrebbe venire con me >>

<< Credevo che Grant si fosse sacrificato per la mia libertà >> lancio un'occhiata a Tony.

<< Ward è scappato durante il trasferimento, si è liberato ed ha ucciso la scorta, adesso è latitante, lei è l'unica che può condurci a lui. >>

<< E se non volessi farlo? >> voglio cercare Grant, ma non insieme a persone che vogliono vederlo morto, e non posso fidarmi dello S.H.I.E.L.D.

<< La nostra non è una richiesta Stark. >> l'agente May mi guarda con aria di sfida << il senatore Ward è morto, e sappiamo tutti chi è stato >>

<< Voi non porterete mia figlia da quell'uomo, è troppo pericoloso, è un pazzo psicopatico >> mio padre decide di intervenire, è preoccupato e lo capisco.

<< Sua figlia ha aiutato un criminale, non è nella posizione di sottrarsi alla richiesta >>

<< Io credo che mia figlia possa rifiutarsi, non c'è alcuna accusa formale >> parlano come se io non fossi qui, ma stavolta non sono d'accordo con mio padre.

<< Hanno ragione loro >> interrompo la loro discussione, mio padre mi guarda come se fossi pazza << sono l'unica di cui Grant si fida, l'unica che può aiutarlo a capire che deve pagare per gli errori che ha fatto, la sua mente è smarrita ed io ho il dovere di intervenire, ma lui non deve morire >> guardo l'agente May per capire la sua reazione, ma lei rimane impassibile, sembra che niente possa colpisca questa donna.

<< Non può dettare condizioni signorina Stark >>

<< Non era mia intenzione imporvi niente, volevo solo farvi sapere prima quale sarà la mia priorità nella missione >> so già che proveranno ad ucciderlo ma non posso rifiutarmi di andare con loro, forse se li controllo dall'interno ho più possibilità di salvarlo.

<< Inès, non andare ti prego >> mia madre è disperata per quello che potrebbe succedere.

<< Mamma stai tranquilla, lo sai che Grant non mi farebbe mai del male >> nemmeno io so se credere ancora a questa storiella, lui non è più il ragazzo che conoscevo, Garrett lo ha trasformato in un uomo diverso, un soldato senza pietà.

Mia madre appoggia la sua fronte sulla mia e mi tiene stretta in un abbraccio per un tempo indefinito, non vuole lasciarmi andare ma questo è il mio destino, mi separo da Marta, do un bacio a mio padre, gli sussurro le mie scuse nell'orecchio, raccolgo il mio borsone con le armi dal pavimento e mi dirigo fuori insieme all'agente May.

Siamo sul Quinjet, lei sta preparando tutti i comandi per il decollo, io mi metto sul sedile affianco al suo e fisso l'enorme lago davanti a noi, cerco di rilassarmi e mantenere la calma, è stata la scelta giusta unirmi alle loro ricerche, ma non riesco ad allontanare dalla mente lo sguardo terrorizzato di mia madre e la delusione di mio padre.

Noncurante di avere May al mio fianco a me, prendo fuori il telefono e ricerco dettagli sulla morte di Christian, ci sono dozzine di articoli che parlano dell'incendio doloso avvenuto a casa sua, mi si stringe il cuore, ora non ho alcun dubbio che sia stato Grant ad ucciderlo.

<< So quello che sta passando Inès, lui ha tradito anche la nostra fiducia, ci ha fatto credere di essere uno di noi >> Melinda mi riporta su questo Quinjet interrompendo la mia lettura.

<< Mi creda agente May, lei non ha idea di quello che sto passando io >>

<< Io e Ward andavamo a letto insieme. Non sapevo che lui avesse una moglie le chiedo scusa, sono mortificata ma dovevo dirglielo, in missione ci vuole sincerità >>

<< Non deve chiedermi scusa, Grant era libero di fare quello che voleva, quando si è unito alla vostra squadra non stavamo più insieme da tempo. Eravate innamorati? >> la freddezza con cui tratto l'argomento stupisce anche me, non sono arrabbiata infondo sono stata io ad allontanarlo e non posso vantare sicuramente alcun diritto su di lui.

<< No. Lui mi ha solo usata per controllarmi, non credo che abbia mai provato niente per me, ho visto come parlava di lei e come la guardava quando eravate alla base, non ha mai avuto questo tipo di sentimenti per me, per questo sono convinta che proverà a cercarla >> sembra più umana mentre parla. Il Quinjet è finalmente pronto e decolliamo.

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