Capitolo XXXI - Inès

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Sono passate tre settimane da quando siamo tornati dal Botswana, nè io nè Grant siamo stati chiamati per delle missioni, quindi continuiamo a vivere la nostra luna di miele a casa di mio padre indisturbati. Tony si è abituato alla presenza di Ward, non nutre grande stima nei suoi confronti ma almeno lo accetta, non mi hai mai detto apertamente quello che pensa ma si capisce dai comportamenti che ha nei suoi confronti.

Mentre mio marito fa i suoi allenamenti io e Stark passiamo del tempo insieme, costruendo armature o riparando automobili, cerchiamo di conoscerci. Per quanto riguarda l'intossicazione da palladio mio padre è arrivato alla soluzione, ha trovato l'idea guardando i vecchi filmati di mio nonno che il direttore Fury gli ha fornito, finalmente Pepper e Tony hanno capito di amarsi e tutto sta andando per il meglio. Ma io so che è una cosa momentanea, ogni volta che sono felice succede qualcosa che rovina tutto, ed infatti non mi metto mai tranquilla.

<<Nessuno potrà separarci di nuovo Inès, non ti lascerò più. >> Grant cerca sempre di dare pace alla mia anima tormentata ma non ci riesce. Siamo qui affacciati alla finestra della mia stanza, e vedo arrivare Nick Fury accompagnato da Phil Coulson, come pensavo questa calma era solo la quiete prima della tempesta. Ci stavamo preparando per andare in piscina quindi avevamo indosso solo il costume, ci mettiamo una vestaglia e scendiamo al piano di sotto per accogliere il capo.

<<Mi dispiace aver interrotto la convalescenza agente Ecìja>> ha uno sguardo sempre così severo, si volta verso Grant <<Agente Ward l'abbiamo cercata ovunque non mi aspettavo di trovarla per caso, qui, in costume da bagno, a fare una vacanza mentre tutti la stavamo cercando, sono indeciso se assegnarle dei punti per l'ottima capacità nel far perdere le sue tracce o se sospendere entrambi perchè violate il regolamento con questa "relazione" >> dalla voce con cui si pone il direttore sembra quasi una domanda sul nostro stato sentimentale.

<< Signore, mi assumo tutta la responsabilità, Inès è mia moglie da prima di entrare allo S.H.I.E.L.D. se deve scegliere sospenda me, lei è un agente troppo qualificato ed una risorsa importante per la società.>> Grant è molto dolce a dire questo ma non deve sacrificarsi per me, anche lui è un ottimo agente.

<<Signore sono l'agente Stark adesso.>> Fury mi guarda in modo strano.

<<Allora dovremo cambiarle tutti i documenti signorina Stark. Le forniremo un nuovo badge. E chiuderò l'unico occhio che mi rimane sulla vostra relazione visto che c'è di mezzo il matrimonio. Ma avete almeno l'età legale per sposarvi? Anzi, non sono affari miei non voglio nemmeno saperlo>> la battuta che fa sull'occhio mi fa ridere, non avevamo segnalato la nostra unione ma fino a poco a nemmeno sapevamo di essere entrambi agenti.

<<Grazie signore.>> rispondiamo in coro io e Grant.

<<Agente Stark, è pronta per tornare all'azione? La missione riguarda la salute di sua madre e devo essere certo che non avrà problemi.>> Fury sembra preoccupato.

<<Signore, sono pronta per una nuova missione. Di cosa si tratta?>> Sono spaventata, mi sto chiedendo cosa possa aver fatto mia madre, non ho notizie di lei da tempo.

<<Sua madre sta molto male, ma non possiamo curarla in un ospedale per umani, come ben saprà il suo corpo è diverso da quello di tutti noi. Dovrà fare ritorno su Asgard, ma gli unici a cui il Bifrǫst risponde sono le persone di origine Asgardiana e lei lo è per metà quindi credo che lo accetteranno. Se la sente di fare questa missione? Può portare degli agenti con sé. Scelga la sua squadra e prepari tutto. Partirete domani. Con suo padre potrà inventarsi qualcosa, non so se è pronto a sapere la verità su Marta. >>

<<Vengo io.>>Grant ovviamente si offre volontario.

<<Va bene, accetto la missione, la squadra sarà composta da me e l'agente Ward. E partiamo immediatamente. Dove si trova mia madre attualmente?>> non ho intenzione di aspettare nemmeno un minuto, se mia madre è in pericolo devo andare subito.

<<Non volete portare con voi altri agenti? Potrebbe venire Coulson, non sappiamo i pericoli a cui andate in contro.>>

<<Signore, io e l'agente Ward siamo sufficienti per la missione, possiamo cavarcela da soli ma la ringrazio comunque.>>

<< Da protocollo non potrei mandarvi in missione visto che sono a conoscenza del vostro legame ma siccome si tratta della sua famiglia farò un'eccezione. Marta si trova a casa sua in Missouri. Avrete a disposizione tutto, prendete pure le vostre armi e l'attrezzatura che vi serve nella base di Jefferson City. >> Fury sembra preoccupato, non sapevo fosse così legato a mia madre, ma questo è un altro dei misteri di Marta, potrei scriverci un libro.

Andiamo in camera a vestirci, entrambi indossiamo la divisa dello S.H.I.E.L.D. e prendiamo le nostre armi, non sappiamo bene come vestirci non ho alcuna idea di come si il clima su Asgard, così nello zaino metto anche i nostri giubbotti, non faremo tappa a Jefferson, non abbiamo tempo e poi non credo che le armi umane possano fare qualcosa contro degli dei. Scendo nel garage per salutare mio padre, sta lavorando ad una delle sue macchine, è concentrato quindi non mi sente mentre inserisco il mio codice per entrare, ha la musica a massimo volume. In queste settimane mi sono accorta che siamo molto più simili di quanto immaginassi, nonostante sia cresciuta molto lontana da qui, molti aspetti del suo carattere sono nei miei geni, siamo entrambi molto complicati.

<<Tony>> lo chiamo mentre gli tocco una spalla, lui sussulta per la sorpresa, quando nota che indosso la divisa il suo sorriso si spegne, continuo a parlare io <<devo partire per una missione, si tratta di mia madre non ho potuto rifiutare.>>

<<Vengo con te>> mi dice lui preoccupato ma non posso accettare la sua offerta, non è ancora pronto a sapere che sono metà aliena.

<<No, è una missione riservata, non preoccuparti, Grant verrà con me, sarò al sicuro.>> cerco di tranquillizzarlo, ma non sono molto credibile dopo il fallimento dell'ultima missione.

<<Giusto, tuo marito ha la precedenza, devo imparare a stare al mio posto, non mi sono ancora abituato al fatto che non sono mai stato l'unico uomo della tua vita come dovrebbero essere tutti i padri durante l'infanzia. >> il suo tono è molto triste, scuote la testa come se volesse togliere dei brutti pensieri e finge un sorriso mentre continua a parlare << Tenevo una cosa per dartela al momento giusto, credo sia questo.>> apre un cassetto e tira fuori un telecomando con un tasto rosso, spinge un tasto e si apre uno scompartimento nel suo muro con una nuova armatura, è diversa da quelle che usa di solito, questa ha colori sull'argento ed il blu brillantinato, ed un taglio femminile, continua a spiegare << premi il pulsante una volta e J.A.R.V.I.S. arriva nell'armatura, premilo due volte e verrà da te ovunque tu sia, basterà solo che indossi questi due bracciali. >> mi porge un'altra scatola, ed io indosso subito quello che mi ha regalato, chiude l'armatura in una valigetta e me la consegna, io lo abbraccio e lo stringo forte, non so come andrà la missione ma sicuramente mi mancherà. 

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