Capitolo XXXIX- Inès

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Daniel è appena atterrato; quando l'ho chiamato per dirgli di mia madre si è precipitato in aeroporto e ha preso un volo per Los Angeles, mi trovo sotto il cartello "arrivi" ad attendere, Happy ci sta aspettando nel parcheggio perchè non vuole lasciare l'auto incustodita, se dovesse succedergli qualcosa non se lo perdonerebbe, l'ama come se fosse sua moglie. Grant è partito qualche ora fa per una missione breve con John Garrett e ci incontreremo a casa quando rientreremo, stiamo lavorando al nostro distacco non potevamo continuare a vivere in simbiosi, dobbiamo riuscire a stare lontani senza avere paura di perderci.

<< Nès, diventi sempre più bella. >> finalmente lo vedo arrivare, con le braccia spalancate in attesa di avvolgerle su di me.

<< Dan, mi sei mancato. >> mi avvicino e stringo il mio amico, mentre siamo abbracciati vedo dei paparazzi che scattano delle foto, per un attimo avevo dimenticato che lui è un personaggio importante e che io sono la figlia di Tony Stark, domani tutte le riviste di gossip parleranno di noi, immagino già il titolo "scapolo più ambito di New York conquista la figlia del miliardario". 

Mi offro di prendere la sua valigia ma non si lascia aiutare, dice che è troppo pesante per me, la cosa mi fa ridere ma non posso dirgli dei miei allenamenti allo S.H.I.E.L.D. nè posso dirgli della mia forza proveniente da Asgard.

Mi sembra di camminare per chilometri, questo aeroporto è immenso e ci sono veramente troppe persone, potrebbe essere una vera e propria città, una lussuosa con botteghe di stilisti famosi come Giorgio Armani, fino a qualche anno fa non avrei nemmeno guardato le costose vetrine di abiti firmati, non mi sarei potuta permettere niente di simile, la maggior parte delle cose che indossavo veniva dal mercato, ma anche adesso che ho a disposizione il patrimonio di Stark, l'unico motivo per cui conosco i grandi stilisti è che li vedo passare nell'armadio di mio padre, non sono mai stata una persona alla moda.

Arriviamo finalmente alla macchina dove Happy si presenta in modo formale a Daniel, mi piace quell'uomo, si vede proprio che è una brava persona ma non ho capito il suo ruolo all'interno dell'azienda, dice di essere il capo della sicurezza ma il più delle volte mi fa da autista e mi dispiace, vorrei sollevarlo dall'incarico ma mio padre è più tranquillo se lui è con me e non voglio imporre niente a nessuno.

<< Bellissima auto. >> Daniel è davvero affascinato come se non avesse mai visto niente così, il che mi risulta strano da credere visto che lui gira sempre con auto costose.

<< Happy, per favore, portaci a casa. >> gli chiedo sempre gentilmente le cose.

<< Certo signorina Stark. >>

Io e Daniel ci sistemiamo nei sedili posteriori, così riusciamo ad avere una conversazione in modo più semplice, è così bello rivederlo non mi sono mai abituata alla sua assenza.

<< Nès, ho tante novità da raccontarti, ma non so se è il momento adatto, hai appena perso tua madre e forse non vuoi sentirmi parlare. >>

<< Dan, voglio sapere tutto. Almeno mi distraggo un po' dai miei problemi. >>

<< Mi sono accorto di essere innamorato di Emily e so che lei è la ragazza giusta per me. >>

<< Finalmente ti sei svegliato Peterson. >> lo interrompo bruscamente ma qualcuno doveva dirlo, dal sedile anteriore Happy sorride.

<< Tu lo sapevi già? Perchè non me l'hai detto prima? >>

<< Tutti lo sapevamo già, solo che dovevi accorgertene da solo. Continua sono curiosa.>>

<< C'è solo un problema, ieri si è licenziata, ha ricevuto un'offerta per diventare direttrice di una rivista nuova, in cui denunciare la società e la disparità di genere, si trasferirà a Londra, non ho potuto fermarla è il suo sogno e non me la sono sentita di dirle quello che provavo.>>

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