La mia persona

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È CALDAMENTE CONSIGLIATO LEGGERE CON LA CANZONE IN SOTTOFONDO

Ci ho pensato tanto alla mia prima volta, forse fin troppo.
Per quanto possa sembrare strano (e per quanto io possa sembrare stronza), su certe cose mi ritrovo ad essere solamente una patetica e romantica ragazza come molte altre.
Il che non vuol dire sdolcinata, intendiamoci; ma nemmeno apatica...
Insomma, alla fine della fiera, vorrei solo che fosse speciale, con una persona speciale...  
Come possono volerlo tante (e tanti) di noi.
Ma, in realtà, dubito fortemente che l'auto aziendale appena fatta giungere da Damon sia il luogo adatto al tanto agognato momento.
O che lui stesso sia la persona giusta....

Eppure, per qualche strano motivo, il quale potrebbe avere a che fare con la mia infantile voglia di riscatto personale, il ragazzo in questione sta lentamente infilando le mani sotto il reggiseno, baciandomi e mordendomi il collo come fosse di sua proprietà.
Per quale motivo sto facendo si che questo accada? Immagino perché sono alquanto ferita...

"Non mi sembra una sufficiente motivazione, Alexis. Fai la brava e scollati da lui..." suggerisce la mia testa, con fare fin troppo arrogante. 

Ha ragione, ha fottutamente ragione. Non esiste alcuna motivazione logica per cui io debba continuare a stare qui, con, lui, nella bella auto aziendale del suo paparino.
Non è il mio posto. 
Non è la mia persona.
Sto per staccarmi definitivamente da lui, quando il malato pensiero che da mezz'ora continua a tenermi incollata a quel corpo torna a farmi una visitina.

"In fondo, chi riveste questo ruolo? Quello stronzo? Quel menefreghista bugiardo, freddo e bipolare, con complessi inspiegabili? Bella scelta Alexis, complimenti..."

Chiunque stia parlando dal mio cervello, ora, ha perfettamente ragione. Che se ne vada pure a fare in culo!

Alla fine Damon è un bel ragazzo e mi sta, in qualche modo, corteggiando... sono io il problema. Devo soltanto riuscire a scioglier...

-Mi hai sentito?!?! Apri questa cazzo di portiera!-

Ho un sussulto tanto forte da saltare in aria, ma il mio elegante "amico" non sembra farci nemmeno caso. Mi guardo intorno, spaesata, credendo di essere in preda a delle strane allucinazioni.

-Damon, qualcuno sta battendo sul finestrino...-

-Eddai Alexis, seriamente? Prima la chiamata, ora questo? Quanto ancora vuoi farmi soffrire...-

Si fionda nuovamente sul mio collo, percepisco il suo respiro freddo penetrarmi nella carne. 
Cerco di sorridere e di godermi la sensazione. Sarò talmente persa nelle mie macchinazioni mentali da essermelo immaginata, tutto quel frastuono.

-Non roviniamoci il momento...- continua il ragazzo, il quale fa per sfilarsi lentamente la camicia, preparandosi a saltarmi del tutto addosso.

Ma un altro colpo viene battuto sui vetri oscurati e sta volta mi sembra di aver persino visto l'ombra della mano responsabile di ciò. Inizio ad avere paura e mi urta profondamente che le Blanc, al contrario, pare essere del tutto indifferente a ciò. Non so come sia abituato lui a farlo, ma io non ho intenzione di perdere la verginità in questo scenario orrorifico.

-Lasciami- sbotto ad un tratto, scostandomelo di dosso e cercando di ricompormi.

-Alexis ma non sarà nessuno d'importante; hai idea di quanti si divertano a rompere le scatole in questo modo solamente per invidia o perché non trovano parcheggio...-

Non lo sto nemmeno a sentire, sporgendomi oltre il suo corpo e cercando a tastoni la maniglia della portiera. Eppure, anche se mi sembra  d'averla trovata, essa non si muove di un millimetro.

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