Segreti tra amiche

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Non appena Josephine spegne il motore, compiacendosi del parcheggio perfetto da lei appena effettuato, salto giù dalla sua auto, lisciando convulsivamente le inesistenti pieghe dei miei pantaloncini verdi. Non riesco a capire per quale assurdo motivo io debba essere così nervosa di vederlo.
Ok, forse quanto è accaduto ieri sera potrebbe contribuire fortemente a questa mia ansia del cazzo, ma insomma! Alla fine si è trattato soltanto di un lunghissimo, inebriante bacio... Ok, di molti baci, ma il succo è quello.
Nonostante ciò tutto potrebbe tranquillamente tornare alla normalità, come se nulla fosse successo; ma sono fin troppo certa che una cosa del genere mi farebbe più male di quanto dovrebbe...

-Al, sei proprio certa che vada tutto bene?- mi domanda la mia amica, infilando le chiavi nello zaino e scrutandomi insistentemente.

Non so per quale motivo continui ad ostinarmi a non dire nulla a Jusy. Non ho mai avuto problemi a confidarmi con gente molto meno degna della mia fiducia rispetto a lei, eppure questa volta sputare il rospo mi risulta più complicato del previsto.

In ogni caso, prima che possa anche solo provare a risponderle, veniamo entrambe distratte dall'inconfondibile rombo della Mercedes di Elliot, la quale sfreccia a poca distanza da noi; mi giro verso il parcheggio, osservando distrattamente il suo modo scaltro di parcheggiare, nonostante la mia mente sia distante kilometri da questa stupida scuola.
Vedo il ragazzo uscire raggiante dalla vettura, girandovi intorno per aprire la portiera del passeggero.
Non appena mi rendo conto di chi vi sta scendendo, un sorso del caffè che stavo pigramente sorseggiando mi va tanto di traverso da rischiare il soffocamento.

-Che cazzo ci fa Nicole in macchina con Elliot?- domando a Josephine, voltandomi tanto di scatto da far vacillare pericolosamente il grosso chignon in cui ho raccolto i miei capelli.

-È voluta rimanere a dormire a casa sua.- mi risponde la ragazza, senza nemmeno alzare il naso dal librone che sta leggendo.
Come se fosse la cosa più normale di questo mondo.

-Perchè ne parli con tanta tranquillità?-

-Non vedo il motivo per cui dovrebbe essere strano. Sono amici.-

-No che non lo sono! Per Nicole Elliot non è mai stato altro che un borioso narcisista tutto muscoli e niente cervello.-

-Sei sempre molto carina nei miei confronti, Al...-

Sollevo lo sguardo sopra di me, ritrovandomi davanti al sorriso divertito del mio amico, apparso come per magia alle mie spalle.

-Non prendertela El, stare in mia compagnia l'ha resa ancora più odiosa del normale.- esclama la rossa, affiancandosi a Jusy.

Il ragazzo le strizza l'occhio, passandosi una mano fra i ricci perfetti.
Lato positivo: Elliot sembra stare bene, vista l'assenza sia dei suoi occhiali che degli occhi rossi.
Lato negativo: non ho idea di cosa ieri sera abbiano potuto combinare questi due da ubriachi.
Aspetto che il ragazzo si unisca al suo gruppetto di energumeni, prima di esporre alla mia amica ognuna delle mie preoccupazioni.

-Sei davvero rimasta a dormire a casa sua?!-

-Credo che per il compleanno ti regalerò una visitina da Amplifon...- borbotta Jusy, allontanandosi da noi con il libro sotto il braccio.

-I suoi genitori non c'erano nemmeno!-

-Alexis, ne parli come se fosse uno stupratore... Hai proprio una bella considerazione del tuo miglior amicissimo...-

Alzo gli occhi al cielo, infastidita dal solito, pungente sarcasmo della mia rossa amica.

- Ho solo paura che da ubriachi possiate aver combinato qualche casino di cui, in seguito, potreste amaramente pentirvi.-

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