-È stato un piacere, Delany-

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Mi chiudo la porta alle spalle, appoggiandovi contro la schiena e tirando un lungo sospiro. Prima che possa avere anche solo il tempo di pensare a quanto stesse succedendo in quella stanza, vedo Nicole salire a due a due i gradini della scala che conduce al piano superiore, addentando, nel frattempo, il cibo non ancora identificato che regge in mano.

-Cosa staresti mangiando?- domando, lievemente contrariata a causa delle briciole che lascerà in giro e le quali IO dovrò pulire.

-Tacchino e gallette di riso-

-Mio fratello non le comprerebbe mai...-specifico, sedendomi sul pavimento.

-Forse Brandon no, ma tua madre sembra seguire una dieta sana, a differenza vostra.-

Sbuffo, pensando a quanto quella donna possa essere irritante anche a distanza di metri.

Quando io e tutta la comitiva siamo entrati in casa, non si è nemmeno accorta della presenza di un ragazzo svenuto, sanguinante e malamente sostenuto da due suoi compagni; al contrario, l'unica, stupidissima cosa che ha deciso di fare è stata invitare tutti ad accomodarsi come se fossero a casa loro.
Era anche fin troppo felice...credo pensasse che non fossi stata nemmeno in grado di farmi degli amici.

-Vedi di alzare quel culo e muoverti a procurarmi un computer, se non vuoi che quel video diventi più virale di quanto già sia - esclama ironica la mia amica, interrompendo i miei pensieri ed obbligando la mia testa a girarsi di scatto verso di lei.

-Tu puoi cancellarlo?!- domando, balzando in piedi.

-A cosa pensi mi siano servite tre stagioni di Mr Robot?-

-Ed allora perché non l'hai fatto prima?- domando, realizzando quanti danni io e Walker ci saremmo potuti risparmiare se quell'orribile parodia fosse sparita prima dalla piazza.

-A scuola non avevo un computer.-

-Potevi pensarci appena entrata in casa mia-

-MA SEI SCEMA? Pensi che potrei mai lavorare mangiando? Hai la minima idea di quanti germi ci siano sulla tastiera, sul mouse...-

-Va bene, va bene, ho capito...- borbotto, interrompendola prima che possa elencarmi le percentuali di batteri che si trovano in tutta la mia casa.

Mi volto verso la porta, facendo per aprirla.
Ma questa sembra non volerne sapere. Spingo con tutte le mie forze, appoggiandomici anche con un fianco, ma nulla.

-Alexis, ma ce la fai? Non riesci più nemmeno ad aprire una porta?-

Le lancio un'occhiataccia, per poi tornare a fissare la mia nuova nemica numero uno.
Mi tiro su le maniche del body, allontanandomi leggermente dalla soglia e scalciando per prendere la rincorsa.
Scatto, nel tentativo di buttarla giù ed entrare. Peccato che, proprio in quell'istante, questa si spalanchi ed io finisca dritta addosso ad uno dei simpaticissimi energumeni insediatesi nella mia stanza.

Ed è così che cadiamo entrambi sul pavimento, come due rincoglioniti.
Prima che uno dei due inizi a parlare, realizzo il casino che questi quattro deficienti sembrano star facendo qui dentro.
Nella stanza la musica si diffonde a tutto volume!
Inoltre sembra proprio provenire dal mio computer; dati i miei OTTIMI gusti musicali devono aver scelto una delle mie playlist.
Ma, essendo la mia camera insonorizzata, né io, né la mia amica, né chiunque altro in questa casa si sarebbe potuto accorgere di tutta questa confusione, nella quale si può includere anche il personale casino che sta combinando Walker, seduto alla mia batteria, principale motivo dell'insonorizzazione della stanza.

-Ciao Alexis- esclama d'un tratto il mio "salvatore", facendomi quasi sobbalzare.

-Ciao Colin-

-Perché non ti proponi come giocatrice della squadra? Secondo me, faresti davvero degli ottimi placcaggi.-

-Ci penserò- borbotto imbarazzata

A queste mie parole mi afferra per la vita, tirandomi su con una risatina.

Una volta di nuovo con i piedi per terra mi dirigo verso Walker, riuscendo, senza fatica a strappargli le bacchette di mano; come era prevedibile, le sta tenendo male, senza una presa abbastanza solida.

-Austin, non è un giocattolo. Se ci trovo un solo graffio sei morto.-

-E' tua?!-

-È in camera mia, mi sembra abbastanza palese a chi appartenga.-

-Sai suonare la batteria?-

Lo guardo di traverso; perché fa delle domande così stupide?

-Sì, ed anche benissimo- risponde Colin che, conoscendomi da più tempo, sapeva di questa mia grande passione.

Ricordandomi, alla vista dell'espressione stupita del pelato, del motivo per cui sono rientrata nella stanza, mi dirigo verso la scrivania per prendere il computer, domandando nel frattempo ai ragazzi il motivo per cui la mia porta avesse improvvisamente deciso di serrarsi.

-Oh nessuna magia, vi erano semplicemente appoggiate contro le possenti spalle di Robinson.- spiega Austin, lanciando uno sguardo irrisorio in direzione del mio amico.

Ha una faccia scura, preoccupata ed i suoi occhi sono ancora pericolosamente rossi.
Il fatto che entrambi fossimo con la schiena contro la porta, uno da una parte ed uno dall'altra, mi spinge inevitabilmente ad avvicinarmi a lui.

-Hai voglia di fare quattro chiacchiere in giardino?- gli domando, mettendomi il portatile sotto il braccio.

Alza le spalle annuendo.

Stiamo per uscire dalla stanza, quando sento la voce di Colin incitarmi a voltare.

-È stato un piacere, Delany- esclama, con un piccolo inchino.

Prima di rispondere faccio passare distrattamente il mio sguardo su tutta la stanza, controllando che il resto della roba sia, ehm... "in ordine". Nel far ciò, i miei occhi si posano inavvertitamente su Rodrick, ancora disteso sul letto e con un fazzoletto premuto contro il naso.
Fissa il suo muscoloso compagno di squadra, ancora in attesa di una mia risposta, ma il suo sguardo mi rimane del tutto imperscrutabile.

-Anche per me, Colin.- rispondo, con un gran sorriso.

Esco dalla stanza e consegno il portatile alla mia amica, con la quale Elliot si ferma a parlare, dandomi così qualche minuto per riflettere.
Sguardo imperscrutabile a parte, l'occhiata che gli ho colto lanciarmi un secondo prima che mi voltassi definitivamente sembrava piuttosto irritata.
E, senza nemmeno riuscir a rendermi conto del perché, questa cosa mi fa sorridere.

Salve a tutti, sono viva. Lo so, sono davvero sparita per un po' e questo capitolo è piuttosto corto. Mi spiace davvero tanto, avete tutto il diritto di linciarmi, torturarmi, lapidarmi o quello che volete. Purtroppo ha avuto moltissimi impegni riguardanti soprattutto la scuola, e davvero non me la sentivi di pubblicare finché non trovavo il tempo di perfezionare quello che avevo preparato. Perdonate la vostra pinguina, vi prego!!!

Spero davvero che che il capito, nonostante sia corto, vi sia piaciuto.

Vorrei farvi una domanda a cui terrei rispondeste.
Quanto vorreste durasse la storia? Perché ho paura che, se fosse troppo corta, non riuscirei a sviluppare bene le vicende dei vari personaggi, ma anche che, se fosse troppo lunga, potrei annoiarvi. Quanto vi piacere durasse ancora?

Vi voglio bene e grazie davvero per tutti i traguardi.

-Aurora

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