Non pensavo facesse male morire...

1.9K 174 56
                                    

Prima dell'inizio del capitolo volevo assolutamente ringraziarvi per le 6 mila e 700 letture, siete stati fantastici. E nulla, non vi rompo ulteriormente e vi lascio al capitolo.
So che è corto, ma fidatevi delle scelte della vostra pinguina❤️
Fatemi sapere come al solito cosa ne pensate con un commentino.
Vi voglio bene 💙🖇️

Il silenzio piú assoluto regna nella macchina.
O, almeno, penso che sia così...

Forse tutto questo sta accadendo solo nella mia testa, senza che io me ne renda conto.
Ho male dappertutto e questo mi risulta essere davvero strano. Sapete, ho sempre creduto che non facesse male morire.

Mi ordino di aprire gli occhi, nonostante sia convinta del fatto che questo non accadrà. Eppure, con mio enorme stupore, riesco a sollevare lentamente le palpebre, trovandomi davanti ad una versione piuttosto sfocata di ciò che mi circonda. Il dolore sembra provenire contemporaneamente da ognuna e da nessuna delle singole parti del mio corpo, il che mi manda in estrema confusione. Sposto le spalle dallo schienale del sedile e mi sporgo in avanti, voltandomi a guardare come stia Walker. Ha la fronte ed entrambe le mani poggiate sul volante; respira velocemente ed a fatica. Ma, per il resto, non mi sembra che sia ferito.

Come se mi leggesse nel pensiero, anche il ragazzo volta il capo verso di me ma, a differenza mia, nei suoi occhi grigi si dipinge un'espressione colma di terrore.

-A... Alexis...- mi chiama, in un sussurro.

Non gli rispondo, nonostante vorrei farlo con tutta me stessa. Penso che se provassi a pronunciare anche una sola parola scoppierei di nuovo a piangere; e, stasera, mi sono già resa fin troppo ridicola con queste mie stupide lacrime.
Nonostante riesca ancora a pensare piuttosto lucidamente, il dolore non cessa di lanciare urla spietate nel mio cervello, provenendo da muscoli od ossa del mio corpo che ancora non riesco propriamente a definire.

-O mio Dio...O MIO DIO!- stilla il ragazzo, cominciando a frugare freneticamente nel suo zaino alla ricerca di non so che cosa.
Non capisco per quale motivo debba avere questa reazione. Se mi vede, e, soprattutto, mi rivolge la parola, significa che non posso essere morta... giusto...?

Provo ad alzare il braccio destro, nel tentativo di massaggiarmi il collo indolenzito, ma questo rimane totalmente inerme, urlando di dolore non appena provo a compiere anche il più piccolo movimento.
Mente il panico inizia a farsi strada nella mia mente, sento il ragazzo balbettare qualcosa alla persona dall'altro capo del telefono, per poi chiudere la chiamata senza che io sia riuscita a comprendere una sola parola.
Tira un gran sospiro e si leva velocemente il giubbino, sfilandosi subito dopo la maglietta e rimanendo a torso nudo.
Per un attimo il mio sguardo rimane fisso sul fisico scolpito che non immaginavo potesse avere, ma subito dopo i miei occhi seguono i suoi, soffermandosi dapprima sulla parte del parabrezza dal mio lato, completamente distrutta e poi sulla mia cintura, slacciata.

Sento il cuore mancarmi un battito.

Mi passo la mano sinistra sulla testa, esattamente dove il pelato sta premendo la sua maglietta arrotolata.
Mi porto le dita davanti al viso.
Sangue.
Rosso e caldo sangue gocciolante.

Improvvisamente il dolore rimasto fin adesso indefinito, esplode, sia nel mio corpo che nella mia mente.
Mi poggio la mano ancora sporca in grembo, fregandomene di sporcare il mio parka rosa ancora nuovo di zecca.
Prima di chiudere gli occhi e di non sentire più nulla, vedo al di là del parabrezza distrutto una macchina chiara a pochissimi centimetri da quella nella quale quasi non mi sembra più nemmeno di essere.

Mi raccomando lasciatemi un commento su cosa ne pensate. So che vi ho lasciato in sospeso parecchio, ma ci sono in programma grandi cose😍

A Strange GirlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora