-Pensavo che sapessi, per lo meno, leggere un orologio!-
-Non trovi molto più probabile che, semplicemente, non abbia fatto caso all'orario?-
-Sarebbe ancora peggio, in quanto significherebbe che di me e tuo padre, entrambi preoccupati per te, non t'interessa proprio nulla!-
-A volte c'è bisogno che qualcuno ci ripaghi con la stessa moneta...-
-Non usare la tua solita ironia con me Alexis e vedi di portare un attimino di rispetto in più.-
Lascio, per tutta risposta, cadere lo zaino affianco al mio letto, producendo un tonfo sordo che obbliga mia madre ad interrompere il suo bel discorsetto del cazzo.
-Sei consapevole che durante la vostra perpetua assenza ci siano state volte in cui ho fatto decisamente più tardi?- rispondo, guardandola dritto in viso con aria di sfida.
-Beh, adesso siamo qui e ti assicuro che non abbiamo alcuna intenzione di andarcene per un bel po'.-
Alzo la testa di scatto, fissando la donna con tanto d'occhi.
-Cosa hai detto?-
-Esattamente ciò che hai appena udito, Alexis. La pacchia è finita; visti i recenti avvenimenti io e tuo padre abbiamo capito di aver decisamente riposto in voi molta più fiducia di quanta ne avreste meritata .-
Sto per mettermi ad urlare. Fiducia?! Lasciarci soli per mesi, riducuendo l'interessamento a pochi messaggi a settimana adesso la chiamano fiducia?!
-Evidentemente né tu né tuo fratello siete ancora in grado di cavarvela dignitosamente da soli...- continua mia madre, fissandomi con le braccia incrociate ed un'aria alquanto minacciosa sul volto.
Sento le orecchie fumarmi per la rabbia; sono anni che va avanti questa storia. Ho affrontato di tutto nella più totale solitudine, con un fratello per lo più assente ed un'incredibile quantità di paranoie nella testa.
Ed adesso, per un errore, un singolo ed insignificante errore vengo messa sullo stesso piano di Brandon, il quale ne ha sempre combinate di tutti i colori.
Questa situazione è talmente ingiusta da lasciarmi per un attimo senza la forza di replicare.-Stai delirando mamma...- borbotto, dopo alcuni secondi, cercando di mantenere la voce ad un volume che le risulti accettabile.
-Ti ho già detto che certe espressioni devi evitare di rivolgermele, Alexis!- esclama, mostrando di star definitivamente perdendo la pazienza.
Sbuffo, sentendomi privata di tutte le mie energie e lasciandomi, perciò, cadere di peso sul letto.
-Ti rendi conto di essere fuori da questa mattina, permetti che la cosa possa non andarmi proprio a genio?- mi domanda, sedendosi con aria scocciata ai piedi del materasso.
-Beh, se non sbaglio è proprio questo ciò che avete fatto voi ogni giorno da qualche anno a questa parte...- ribatto acida, senza staccare lo sguardo dalla bianca parete sopra di me, sulla quale il mio cervello ha deciso di proiettare nuovamente la bellissima scena vissuta poco fa; io e Rodrick, seduti sugli scogli, intenti a baciarci...
Mia madre, a questo punto, si alza, dirigendosi lentamente verso la porta. Mi metto in piedi a mia volta, voltandole con indifferenza le spalle e dirigendomi verso la mia batteria; fingo di sistemare l'accordatura di un tamburo per evitare a tutti i costi di'incrociare il suo sguardo.
-Tranquilla Alexis, questo non sarà più un problema che ci riguarderà- e, detto questo, si chiude, con un tonfo, la porta alle spalle.
Picchio con la mano uno dei piatti, producendo un rumore sordo che riecheggia sommessamente tra le pareti insonorizzate. Torno a sdraiarmi sul letto, piuttosto irritata dall'atteggiamento della mia genitrice.
Mi stropiccio gli occhi, ritrovandomi le mani nere a causa dei rimasugli di mascara presentivi da questa mattina. Sento il cervello scoppiarmi, inondato da una valanga incontrollabile di pensieri.Il meraviglioso momento che stavo vivendo fino a poco fa sembra quasi appartenere ad un'altra vita, lontanissimo sia dal presente che dal pomeriggio passato in biblioteca; nonostante ciò, continua a ripetersi incessantemente nella mia testa, come un disco rotto rimasto fermo sulla traccia di una nuova, stupenda canzone.
Mi manca il respiro al solo pensiero, percepisco il cuore accelerare i battiti come le nostre sagome mi si figurano davanti agli occhi. Ho tanta voglia di vederlo, di percepire i nostri corpi a contatto. Mi sento così patetica, così poco conforme alle mie idee razionali riguardo questo tipo di cose, così lontana dall'odiare quegli amori fin troppo sdolcinati che si vedono nei film. Ma ora che la protagonista di quest'assurdo momento sono io, sento solo che mi manca di più ogni secondo che passa.Cerco il cellulare nello zaino, estraendolo con furore. Non ho ricevuto ancora alcun suo messaggio, ma non importa. Non importa più di tanto nemmeno l'incazzatura di mia madre od il fatto che, d'ora in poi, la mia vita cambierà quasi completamente, vista la costante presenza dei miei nuovi genitori modello.
Alla fine di tutto, quando sto per chiudere gli occhi, rintanata sotto le coperte, è a lui che penso. Mi rendo conto che è quel ragazzo tutto ciò che conta. Così diverso da me, così logico, così normale.
Colui che è stato quasi inconsapevolmente in grado di trovare ognuna delle chiavi, ognuna delle combinazioni appartenenti alle cassaforti dove sono rinchiusi da tempo i miei sentimenti più oscuri. Mi smuove come il vento fa com il mare, le sue parole sono le uniche che mi colpiscono così incessantemente. Le uniche che mi riescano a convincere anche di cose per me impensabili.
E se quello che provo mi si è sempre letto in faccia, l'unica cosa che può esprimere l'uragano di emozioni attanagliate nel mio stomaco è un semplice ed enorme sorriso.Mi addormento così, senza essermi svestita e con gli auricolari nelle orecchie. Pensandolo e pensando a noi. A questo noi così nuovo ma che, forse, credo di aver da sempre percepito.
SONO TORNATA!!!
Mi spiace molto per l'assenza, ma sono stata presa da varie cose.
So che vista l'attesa vi sareste aspettati un capitolo più consistente, ma era un momento di passaggio, indi... Vi prometto che nella prossima parte ne vedrete delle belle.
Spero che stiate bene e che abbiate passato queste vacanze nel migliore dei modi!
Ora una piccola domanda un po' strana.
Quanti di voi vorrebbero fare un piccolo "raduno" tra noi, per vederci e conoscerci meglio? È solo un'idea per il futuro, ma rispondete con un commento se siete interessati.
A prestissimo e grazie per tutti i bei traguardi che stiamo raggiungendo.
Vi voglio stra bene.
Aurora❤️
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A Strange Girl
Teen Fiction"Alexis Delany, tu sei senza dubbio la ragazza più strana che abbia mai conosciuto" Chiunque pronunci questa frase ha, secondo Alexis stessa, incredibilmente ragione. Lei è, infatti, la prima a definirsi in tale maniera ed il suo unico scopo è far i...