La politica della squadra di football

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-Posso sapere cosa diavolo ti passa per la testa nel momento in cui ti fermi a parlare con il tizio che sembrava con ogni probabilità intenzionato a molestarti ?!-

Alzo gli occhi al cielo, per poi piazzarli su quelli del mio amico, esagerato come al solito.

-Parlami di questa scommessa...- chiedo, in quello che è poco più di un sussurro.

-Ti rendi conto di cosa sarebbe potuto accadere se non fossi intervenuto IO! Dovresti ringraziarmi a vita, visto il prezzo che sto pagando; tre settimane senza allenamenti, è un vero disas...-

-PARLAMI DELLA SCOMMESSA HO DETTO!-

Vedo il viso di Elliot irrigidirsi e cambiare totalmente espressione.

-Quale scommes...?-

-Non fare il finto tonto, il pelato mi ha detto che c'entri pure tu, in questa bella storia-

Silenzio. Il biondo mi fissa dubbioso; come se ci fosse ancora qualcosa su cui riflettere!
Ma, alla fine, lo vedo prendere un gran respiro ed iniziare a parlare molto velocemente, come se avesse paura di non riuscire a dire tutto.

Elliot

Entro nell'aula di chimica con il sorriso sulle labbra.
Punto primo piove, ed io ADORO la pioggia perchè m'increspa i capelli, rendendoli più voluminosi.
Punto secondo il professore è assente e questo significa un'ora di totale cazzeggio.
Non male, per essere un lunedì mattina!
Come varco la soglia della classe mi accorgo subito che buona parte della squadra è intenta a confabulare qualcosa, radunata nei banchi in ultima fila. Lancio, così, la borsa verso il fondo dell'aula, facendomi spazio tra i ragazzi .

-Allora, cosa c'è di tanto interessante da farvi discutere in questo modo?-domando, passandomi una mano nei capelli.

-Gira voce che stasera Melodie darà una festa...- mi informa Colin, un bestione di due metri che potrei quasi considerare il mio migliore amico.

Faccio roteare gli occhi per tutta risposta.

-...e stavamo pensando a quali delle nostre compagne verrano invitate-

L'argomento non mi interessa minimamente. Sono sempre le ragazze a cercare me, mai il contrario. Non ho bisogno di fare congetture, perciò mi limito ad ascoltare gli altri.
Sparano alcuni nomi che ritengo saranno sicuramente presenti, ma anche sentiti e risentiti.

-E tu Walker, cosa ne pensi?- domandano ad un certo punto al ragazzo seduto alla mia destra.

Austin Walker è l'ultimo arrivato della squadra insieme al suo amico, Rodrick Anderson. Sono nuovi, essendosi appena trasferiti qui dal Canada, ma giocavano nella loro vecchia scuola e devo ammettere che sono stati davvero un buon acquisto per la nostra squadra.
Il ragazzo si alza in piedi, titubante. Credo che si senta ancora un po' a disagio, ma che voglia a tutti i costi fare buona impressione su di noi.
Il tono che però utilizza quando spara il suo primo ed unico nome è incredibilmente sicuro.

-Alexis Delany-

Mi volto di scatto, fissandolo con tanto d'occhi

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