-Sembra una darkettona con evidenti problemi di personalità-
-Eddai Meredith, meglio ora che con tutti quei colori sconclusionati; mi veniva l'epilessia soltanto a guardarla...-
-Non lo so Logan, fondamentalmente ho sempre pensato che ti piacesse...-
-Puó darsi. Sicuramente adesso è molto più sexy di quanto quei ridicoli codini le permettessero. Ma lo sanno tutti che quella ragazza è praticamente " di proprietà privata".-
-Cosa dovrebbe significare questa stronzata?-
-Che Robinson romperebbe il naso a chiunque le si avvicinerebbe. Non l'hai visto cosa è successo alla festa della Wilson?-
-Bah, stamattina, nei corridoio era fin troppo appiccicata a quel bonazzo di Rodrick Anderson. Cosa ci troviate voi ragazzi in una pazzoide svitata come lei non lo capirò mai.-
-Chiedilo pure a loro, Meredith. E tanto per chiarire, io non sono proprietá privata di un cazzo di nessuno. Rodrick è tutto tuo; spero solo che il suo freddo bipolarismo non ti faccia impazzire.-
ribatto tutto d'un fiato, mollando il vassoio tra le mani del ragazzo di nome Logan ed avviandomi furiosa verso il tavolo a cui si sono accomodate le mie due amiche.-Perché le persone hanno solo segatura nella testa!- esclamo, battendo un pugno sul tavolo e prendendomi il viso tra le mani.
-Sei inclusa anche tu tra queste persone?-
-Non è il momento Nicole-
-Non è mai il momento con te, Alexis.- borbotta la mia amica, con aria scazzata.
-Che è successo Al?- mi domanda Josephine, paziente.
-Meredith e Logan, I due scopa-amici del terzo anno, quelli che si sbaciucchiano sotto le scale dell'ala posteriore ogni santo giorno.-
Le mie due amiche annuiscono, capendo immediatamente a chi mi stia riferendo.
-Beh, dovrebbero imparare a guardarsi intorno prima di fare CERTI commenti su CERTE persone che casualmente potrebbero trovarsi dietro di loro nella coda per la mensa.-
-Pensavo che non ti interessasse quello che pensano gli altri sul tuo conto da ormai parecchio tempo...- sottolinea Nicole, guardandomi con un fastidiosissimo sorrisetto ironico stampato sul volto.
-Non me ne frega niente, infatti. È una questione di principio.-
-Ma smettila.-
-Te lo giuro! Perché non possono semplicemente farsi i fattacci loro?-
-Perché questo è il modo tramite cui va avanti la nostra societá.-
-Beh, che società del cazzo-
-Puoi dire quello che ti pare Delany, ma non sarà una ragazzina egocentrica e con evidenti manie di protagonismo a farla cambiare.-
Mi volto di scatto, incrociando lo sguardo del proprietario di queste maligne parole.
-Da che pulpito arrivano tali affermazioni, Clarck...-
-Sei ridicola conciata in questo modo, lo pensano tutti.-
-Lo so, me l'ha già esplicitato il tuo amichetto.- esclamo, indicandogli con un cenno del testa Anderson, il quale se ne sta, ancora dolorante, seduto al loro solito tavolo
Cameron scoppia in una risatina sarcastica, squadrandomi da capo a piedi.
-Siete proprio come cane e gatto voi due eh,- esclama, portando le mani sui fianchi con l'aria di chi la sa lunga.
-Non tutti hanno la fortuna di avere una relazione come la vostra...- bonficchia Josephine ironica, lasciandomi alquanto stupita.
Ha sempre evitato di mettersi in mezzo alle discussioni, soprattutto qualora coinvolgessero gli energumeni della squadra e le loro amichette.
Per questo mi risulta del tutto insolito un suo intervento del genere.
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A Strange Girl
Teen Fiction"Alexis Delany, tu sei senza dubbio la ragazza più strana che abbia mai conosciuto" Chiunque pronunci questa frase ha, secondo Alexis stessa, incredibilmente ragione. Lei è, infatti, la prima a definirsi in tale maniera ed il suo unico scopo è far i...