Ore 7.45, davanti scuola

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-Pensi che se ne sia andato?-

-No, non avrebbe alcun senso...-

-Oh, ne avrebbe eccome invece. Un ragazzo "innamorato" può fare di tutto, soprattutto se si tratta di un amore non corrisposto...- afferma, Nicole, soffiandosi via una ciocca di capelli ricadutale sugli occhi.

È sabato mattina ed io, la rossa e Josephine stiamo scendendo dall'automobile di quest'ultima, buttandoci sotto un acquazzone con i fiocchi che mi ha obbligata a lasciare in garage la mia adorata Silver.
Una volta al riparo sotto il portico della scuola voltiamo tutte e tre la testa verso i parcheggi, alla ricerca, automaticamente, della macchina di Elliot.
Ma, esattamente come ogni giorno da più di una settimana a questa parte, non vediamo neanche l'ombra dell'inconfondibile e scintillante Mercedes.

Ammetto di essere piuttosto preoccupata.
Ormai sono passati giorni, ed il ragazzo non sembra essersi fatto vivo con nessuno. Anche Walker, il quale, se non ricordo male, mi aveva promesso che sarebbe diventato il mio nuovo migliore amico pelato del cuore, è assente da parecchio.
Da quanto si dice in giro, pare essere tornato in Canada con la madre a far visita ad alcuni parenti. Perfetto; forse "scaricarmi" è stata tutta una scusa per farsi qualche ragazza lì, senza poi avere alcun senso di colpa.

-Alexis? Mi stai ascoltando?- mi domanda Josephine, sventolandomi una mano davanti agli occhi.

-Eh? No, stavo pensando...-

Alza gli occhi al cielo, ovviamente non credendoci. Faccio spallucce, chiedendole, cortesemente, di ripetere.

-Ho detto che dovresti parlare con gli altri...-

-Gli altri chi?-

-I bestioni della squadra di football, testina di ca...volo.- risponde Nicole con aria di sufficienza.

-Perchè non ci vai tu, visto che sembri tenerci tanto?- le faccio, irritata dal suo comportamento.
Da quando Elliot è sparito sembra essere ancora più acida del normale.

-Se non sbaglio, mi sembra sia stata TU l'ultima persona che l'ha visto ed a cui Mr Biondino voleva dichiarare amore eterno. Quindi dovrebbe importare a te di scoprire dove cazzo è andato a finire!-

Per un secondo ci fissiamo, impassibili.
Ma poi la ragazza distoglie lo sguardo, frugando nella sua borsa. Qualsiasi cosa stia cercando, deve essere davvero essenziale per la sua sopravvivenza, visto l'impegno che ci sta mettendo.

-Ragazze, fatela finita, ok?- borbotta Josephine, a disagio. 

Le circondo le spalle con un braccio, come per rassicurarla.

-Va bene, stasera parlerò con Anderson al lavoro. Voglio sinceramente evitare Cameron, visto il simpatico incontro che abbiamo avuto dopo quella telefonata- 

E so per certo che, a causa del mio sconforto dovuto al rifiuto di Austin, la sua presenza mi metterebbe ulteriormente a disagio.
Ed ecco che, parlando del diavolo, spuntano le corna; il ragazzo in questione si dirige verso di noi, puntando gli occhi verde scuro sui miei.

-Alexis, stramboide del mio cuore, come stai..?.-

-Taglia corto Cameron, cosa vuoi?- gli domando, osservando le mie unghie scheggiate con enorme interesse. Temo che il caro Lucifer, adesso, gli abbia anche donato la capacità di leggere nel pensiero, visto il perfetto tempismo con cui ha deciso di rivolgermi le sue ipocrite attenzioni.

-Mi piacerebbe davvero infinitamente sapere dove cazzo è finito Elliot. Tra sempre meno tempo dovremo affrontare una partita piuttosto importante e la sua punizione non è una scusa per non venire ALMENO ad assistere agli allenamenti.-

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