Tutto, per due secondi, si ferma. Due secondi immensi, in cui le mie labbra e quelle di Elliot sono intrecciate l'une con l'altre. Due secondi nei quali realizzo quello che sto facendo: "Elliot, Alexis, sul serio?! Proprio con il tuo migliore amico dovevi vendicarti? Ti sei davvero bevuta il cervello per fare una cazzata del genere..."
Poi, d'un tratto, tutto ricomincia. I rumori, le voci, gli applausi...Come mi stacco dalle sue labbra la realtà mi avvolge di nuovo, in modo quasi frastornante.
Mi allontano dal mio amico, guardando dritto verso Austin. Il ragazzo mi fissa con un'espressione mista tra l'incredulo e l'incazzato. Poi gira i tacchi e se ne va, senza degnarci più di uno sguardo.
Sospiro, sicura di aver ottenuto l'effetto sperato; ma l'attimo di calma svanisce non appena percepisco il mio braccio venire violentemente strattonato.-MA TI SEI BEVUTA IL CERVELLO??!- mi urla in faccia Elliot, furioso.
Ecco, appunto...
Mi volto verso di lui, guardandolo negli occhi con espressione colpevole.-Io...io...-
-TU COSA?! Tu che fai sempre quel cazzo che ti pare? Ma che ti passa per la testa?!-
-C...c'era Walker, ho agito d'impulso...volevo che provasse quello che ho provato io...-
Se prima Elliot era furioso, a queste mie parole la sua espressione muta totalmente. Non riesco bene a cogliere cosa le sue iridi stiano cercando di trasmettermi. Sembra...ferito...?
Non sono in grado di spiegarlo. Ma poco importa, considerando che, giusto un attimo dopo, la rabbia torna a farsi strada sia nel suo sguardo sia nel tono con cui mi parla.
-AH PERFETTO! Cosa sono io, un giocattolo? Pensi di potermi usare per far ingelosire i tuoi amichetti? Dimmelo Alexis! Tu non PUOI trattarmi così!-
Mi sento infinitamente colpevole... Abbasso lo sguardo e, sempre continuando a fissare i miei anfibi rosa, tento di scusarmi.
-Hai...hai ragione...mi dispiace così tanto. Lo sai...lo sai che sono un po' strana...-
-MA SENTILA! Che cazzo significa questo? Indossare un'accozzaglia di colori solo per farsi notare non ti dà il permesso di fare quello che vuoi!-
Di botto, la mia testa torna a sollevarsi ed osservo incredula l'espressione del mio amico, furiosa ed ansimante per le urla.
Mi dispiace per quello che ho fatto, sono stata una scema; ma cazzo, prendersela in questo modo! Bacia una ragazza diversa alla settimana! Non può dirmi una cosa del genere...non anche lui! Ci ha già provato quel deficiente di Anderson!-Ritiralo...- gli sibilo, furente.
-Non ci penso nemmeno Alexis! È la verità e lo sappiamo entrambi!-
-No, tu non sai niente di niente!- sbotto, mantenendo comunque un tono della voce basso; sono già troppe le teste ad essersi girate nella nostra direzione.
- Non sai cosa vuol dire essere invisibile, non sai cosa vuol dire vivere nell'ombra di qualcuno. Non lo sai e non lo saprai mai.
E vuoi che ti dica il perché? Perché tu sei EELIIIOOT RROOOBINSOON, il ragazzo più figo e popolare della scuola.
Il mio migliore amico dalle elementari, ma che non si è mai accorto di oscurarmi perennemente.
Io ero quella che ti conservava i bigliettini delle tue ammiratrici a 8 anni, che alzava gli striscioni durante gli incontri di football a 12 e che veniva considerata l'amichetta sfigata a cui chiedere informazioni su di te a 15! Se sono diventata così, se sono strana, se sono così appariscente è stato solo per scrollarmi di dosso quella cazzo di reputazione affibiatami anche grazie a te!-Le parole escono tutte insieme, in un orrendo sibilo, come un fiume in piena, dopo essere state trattenute per così tanto tempo.
Il ragazzo mi fissa, se possibile ancora più furente. Eppure, per un momento, prima che torni di nuovo a sbraitare, mi è quasi parso che la stessa espressione ferita di prima tornasse nuovamente a farsi spazio sul suo volto.-VUOI FARMI CREDERE CHE È TUTTA COLPA MIA!? SEI TU CHE...-
-PUOI SMETTERLA DI STRILLARE?! CI STANNO GUARDANDO TUTTI!- gli urlo a mia volta, indicandogli l'ingresso con un gesto della mano.
Il ragazzo si guarda intorno, passandosi nervosamente una mano fra i ricci biondi. Effettivamente un bel gruppo di studenti si è disposto in cerchio attorno a noi, osservandoci con enorme interesse. Il mio tentativo di distogliere l'attenzione è risultato del tutto inconcludente...
Si china, allora, su di me, appoggiando le labbra sul mio orecchio.
-Non sembrava interessarti molto quando, poco fa, hai deciso di compiere la tua piccola vendetta davanti a tutta la scuola.-
Detto questo si gira ed, esattamente come Austin, si allontana senza aggiungere una sola parola verso il suo armadietto che, sfortunatamente per lui, si trova proprio accanto al mio...
-Non sei un oggetto...- cerco di spiegargli, raggiungendolo e tentando di recuperare la calma, mentre l'allegra folla di pettegoli si disperde, felice di aver finalmente qualcosa di succoso su cui speculare.
- È proprio un peccato che io mi senta trattato come tale...- esclama, prendendo i libri e dirigendosi verso la classe.
Non so più che fare. Mi sembra di aver perso, o meglio distrutto, una parte di me.
Ma purtroppo, come spesso accade quando sono provata, agisco senza pensare.-Ti ha fatto così schifo?- gli grido.
Senza voltarsi, il ragazzo mi alza il dito medio, nel momento esatto mi cui sbatto con forza il già traballante sportello del mio armadietto, facendolo scivolare dai cardini e cadere per terra con uno schianto che riecheggia nel corridoio.
-Beh? Che c'è? Non vi è piaciuto lo spettacolo? Volete il bis? MOLTO VOLENTIERI SE RIUSCITE A CONVINCERE QUEL COGLIONE A GUARDARMI DI NUOVO IN FACCIA!- sbraito, rivolgendomi ad un gruppo di curiosi intento a fissarmi come se fossi un alieno.
Per tutta risposta, dal fondo del corridoio, il ragazzo alza entrambe le braccia, mandandomi di nuovo e doppiamente a quel paese.
So che è piuttosto corto, ma è anche il modo migliore per dividere la storia, ve lo assicuro.
AAAAAALLOOOORA. Sono stata brava ed ho rispettato la settimana...ah, non ve lo ho detto? Apparte gli scherzi, ho deciso di pubblicare una volta a settimana, in modo tale da riuscirmi a gestire bene con la scuola.
VI RENDETE CONTO CHE HO DUE ORE DI GRECO, FILOSOFIA E FISICA LO STESSO GIORNO? 6 ORE DI MORTE! Ditemi che non sono l'unica che già è nel panico per la scuola. A proposito, che scuole frequentate ?
COOOOOMUNQUE, che ne pensate? Come mai Elliot si è preso così a male? E la storia di Alexis,avreste pensato che fosse "colpa"della popolarità di Elliot che la ha portata a diventare così, e sarà davvero l'unico motivo.
VOGLIO CONGETTUREEEE.
VI ADORO! Tanti kiss
Aurora
P.s. Bella per Eminem nella copertina.
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A Strange Girl
Teen Fiction"Alexis Delany, tu sei senza dubbio la ragazza più strana che abbia mai conosciuto" Chiunque pronunci questa frase ha, secondo Alexis stessa, incredibilmente ragione. Lei è, infatti, la prima a definirsi in tale maniera ed il suo unico scopo è far i...