Rodrick
Mi scoppia la testa; è come se un elefante si fosse appena seduto su di me . Vorrei tanto tenere gli occhi chiusi per sempre, dormendo senza sosta nel tentativo d'ignorare l'assordante fischio nelle orecchie iniziato con il mio malaugurato risveglio.
Ma, sentendo una strana pressione all'altezza del naso, decido di sollevare le palpebre, sbattendo più volte le ciglia nel tentativo di mettere a fuoco l'ambiente che mi circonda.
La stanza è grande, molto luminosa.
Ed è davvero un gran casino.Vedo che la parete alla quale si affianca il letto è azzurra, addobbata con luci e fotografie colorate raffiguranti paesaggi, persone e sorrisi.
Le restanti tre mura dovrebbero essere bianche ma, essendo talmente tanti i cartelloni ed i disegni attaccativi sopra, questo non è considerabile proprio come un dato di fatto.
Sia la poltrona che la sedia davanti alla scrivania sono stra-colme di abiti colorati e parecchio stravaganti, così come il pavimento mi risulta essere disseminato degli oggetti più variegati.
Sono proprio tutti questi elementi a spingermi a voltare di scatto il viso in direzione della figura seduta accanto a me, intenta a fissare molto probabilmente un punto indefinito nel vuoto.
Vorrei esporle tutto lo stupore (ed il disprezzo) causato dalla sua presenza qui, ma la mia espressione deve essere già stata piuttosto eloquente in quanto, prima che possa pronunciare anche solo una parola, mi precede con aria rassegnata.-Sì, sono io e, come avrai già notato dal casino, questa è camera mia. Prima che tu possa dire qualsiasi cosa, sì, lo ammetto, ho sbagliato e sì, sono stata un'idiota a fare ciò che ho fatto durante la partita. Proprio per questo, essendomi sentita in colpa, ho convinto gli altri a farti trasportare di peso nella mia stupenda dimora. Per fortuna nessun altro si è fatto male dopo il tuo coraggiosissimo gesto. Colin è riuscito a sopprimere Cameron, prima che potesse compiere una strage; nonostante ciò confesso che l'aiuto della maglietta scollatissima da cheerleader di Melodie sia stato provvidenziale, ma...-
-Certo che, se ti piace tanto Clarck, potevi evitare d'illudere Austin uscendoci insieme...- ribatto, annoiato da tutte queste sue inutili chiacchere.
-No che non mi piace, Mr Precisino. Ammetto che potrei aver avuto una sottospecie di cotta per lui, ma, ormai, è acqua ben più che passata.-
Mentre mi espone le sue vicessitudini amorose come se fossero la cosa più interessante di questo mondo, continua a premere il fazzoletto sul naso, sempre con più forza. Noto che si è levata la fasciatura di stamattina. Ha avuto una fortuna sfacciata nel subire danni così lievi, dopo quanto è successo a lei ed al mio amico.
-Ti dispiacerebbe fare un po' più piano?! Mi farà ancora più male se tenti di rompermelo completamente.-
-Per tua informazione le stupende cavità nasali che ti ritrovi non hanno subito danni troppo seri. Insomma, niente di rotto, disgraziatamente.-
La fisso buttare per terra il fazzoletto sporco, per poi prenderne uno pulito e spiaccicarmelo nuovamente in faccia.
Com'è possibile che questa ragazza diventi più insopportabile ogni giorno che passa ?-PUOI. FARE. PIÙ. PIANO?- scandisco, alzando la voce come se fosse ritardata.
-Senti, arrangiati da solo, medico da strapazzo.- sbotta, alzandosi dal letto ed andandosi a piazzare davanti allo specchio.
Appollottolo il tovagliolo, nonostante sia ancora quasi pulito, sporgendomi verso il comodino per estrarne un altro dal pacchetto.
Inizio così a tamponarmi lentamente il viso, nella speranza che, senza la furia omicida di Delany, il flusso di sangue possa diminuire.
Mi sollevo con la schiena, per stare più comodo, appoggiando la nuca sulla testata grigia del letto della stramba.
Ma, non appena vi passo un palmo sopra, mi ritrovo con in mano delle strane pinze appuntite e zigrinate.
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A Strange Girl
Teen Fiction"Alexis Delany, tu sei senza dubbio la ragazza più strana che abbia mai conosciuto" Chiunque pronunci questa frase ha, secondo Alexis stessa, incredibilmente ragione. Lei è, infatti, la prima a definirsi in tale maniera ed il suo unico scopo è far i...